Il mese di ottobre si apre con una grave difficoltà finanziaria per l'Italia i cui politici sono più preoccupati dei futuri esiti elettorali che non delle condizioni del paese. Il Governo Italiano è entrato in conflitto con l'Europa sia per le finanze che per l'immigrazione. L'inflazione rimane alta e continuano i finanziamenti all'Ucraina.
Ottobre 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.

17 ottobre 2023 cronache della religione pagana
Catania e l'origine del pensiero sociale e filosofico

Claudio Simeoni

Cronache mese di ottobre 2023

 

17 ottobre 2023

A volte fraintendiamo sul significato dei termini

Una volta arrivati a Catania, in un viaggio che riguarda la "Sicilia Classica", io pensavo, lette velocemente alcune tappe, che si mettesse l'accento sulla storia della Magna Grecia, ma, probabilmente, ho frainteso ciò che gli organizzatori intendevano con "Sicilia Classica".

Sta di fatto che il primo giorno del viaggio si è visitato il centro di Catania con la visita alla chiesa cattolica di san Agata.

Indubbiamente i cattolici hanno speso molto denaro per abbellire l'edificio che è meta di molti turisti. Al contrario, non si è visitato il Teatro Romano di Catania, detto Teatro Greco, dove, si dice, un comandante ateniese tenne un solenne discorso inducendo la città di Catania a schierarsi con Atene.

Io non sono entrato nel duomo di san Agata. Mentre gli altri della comitiva entravano nel duomo, io ho fatto una passeggiata fin davanti all'Università degli studi di Catania. Guardando l'edificio a sinistra c'è una scuola d'arte, probabilmente facente parte dell'università, e ho potuto assistere ad una prova teatrale fata in piazza di allievi che provavano una rappresentazione teatrale che parlava delle leggi, della giustizia delle leggi e dell'ingiustizia della legge.

Ho potuto osservarli per un quarto d'ora mentre recitavano leggi e deridevano la pretesa di giustizia di leggi palesemente ingiuste.

Per me, assistere a questa rappresentazione è stato un regalo inatteso della città di Catania.

Il classico, perché di teatro classico si trattava (al di là che l'avessero scritta loro o che fosse una commedia che non conosco), inserito in una visione sociale attuale.

 

17 ottobre 2023

Catania e l'origine del pensiero sociale e filosofico

Non si sa esattamente se ci fossero degli insediamenti precedenti quando a Catania giunsero i greci di Calcide, che erano partiti da Naxos (Giardini Naxos presso Messina), e guidati dall'ecista Evarco.

Da notizie storiche, la città di Catania, col nome di Katane, fu fondata attorno al 729 a.c

Il problema di Catania era la presenza dell'Etna e dei numerosi terremoti che nel corso dei secoli scossero la città.

A Catania è segnalata la presenza di un legislatore, tale Caronda, che vi trovò rifugio dopo essere stato cacciato da Reggio Calabria.

Si narra che Pitagora e Zaleuco furono maestri di Caronda, le fonti sono molto incerte. Tuttavia il corpo di leggi riportato non è in contrasto con la filosofia pitagorica.

Sia Zeleuco di Locri, padre di tutti i legislatori greci, che Caronda appartengono a famiglie benestanti e nello scrivere le nuove leggi della città difendono i diritti dei dominanti contro i dominati.

Da quanto ci è rimasto, vengono dedotte alcune "leggi" imposte a Catania da Caronda:

Dai proemii di Stobeo e da altri autori ricaviamo le seguenti norme:

Bisogna che chi vuole intraprendere qualcosa si faccia guidare dagli dei: infatti l'ottimo, come dice il proverbio, è che il dio sia causa di tutte le cose.
Bisogna astenersi dalle male azioni per conservare l'amicizia col dio: infatti il dio non può avere nulla in comune con nessun ingiusto.
Fra le grandi scelleratezze ci sono il disprezzo degli dei, l'oltraggio ai genitori, l'offesa ai magistrati e alle leggi, il consapevole vilipendio della giustizia.
Ciascuno si sforzi d'intraprendere ed eseguire cose giuste e con decoro, perché è indegno adoperare lo stesso sforzo sia per le grandi che per le piccole cose: cerca quindi di non essere pigro.
Siano lodati quelli che soccorrono i bisognosi e quelli che allevano figli e difensori per la patria, madre comune.
Nessuno deve aiutare l'uomo o la donna che è stato/a condannato/a per un delitto, o semplicemente parlare con lui/lei, per non ricevere l'infamia d'essere simile a lui/lei.
Bisogna amare i buoni e trattare con loro, imitandone probità e virtù, poiché l'uomo senza virtù non è perfetto.
Bisogna onorare i defunti, non solo con le lacrime e la compassione, ma anche col buon ricordo e con l'offerta di frutti rinascenti ogni anno: il solo dolore esagerato è ingratitudine verso di loro.
Bisogna soccorrere il cittadino ingiustamente oppresso in patria o all'estero e accogliere e congedare familiarmente, secondo le proprie leggi, ogni straniero rispettato nella sua patria.
I vecchi inculchino nei giovani il pudore, in modo che questi arrossiscano di ogni mala azione. Dove i vecchi sono spudorati, figli e nipoti saranno più sfacciati. E dove regna la sfacciataggine, seguono l'oltraggio, l'ingiustizia, la violenza.
Bisogna coltivare l'onestà e la verità e odiare la menzogna e la turpitudine, cose da cui si riconosce la malizia. Ciò va fatto fin dall'infanzia, castigando i bambini bugiardi e premiando i veritieri.
I figli dei cittadini hanno il diritto di andare a scuola a spese dello Stato.
Bisogna essere piuttosto prudenti che savi. Spacciarsi per sapienti è cosa vile; e così è meglio essere temperanti e modesti anziché sembrare di esserlo. Nessuno ardisca vantarsi d'una virtù che non ha.
Bisogna rispettare i magistrati e i genitori, obbedendo loro e venerandoli. I magistrati, poi, giudichino con amore paterno, mettendo da parte simpatie, amicizie e rancori.
E' ottima cosa denunziare i delinquenti, affinché lo Stato sia salvo ed abbia così molti cittadini che si preoccupano dei suoi statuti.
Chi fa una denunzia non usi pietà: indichi anche i congiunti del colpevole, perché nulla è più importante della patria. Riferisca però solo ciò che fu commesso deliberatamente e non ciò che fu commesso per imprudenza.

Fonte: Wikipedia

Le leggi di Caronda (VI se. A.c) sono legate al pitagorismo in quell'etica dell'Uno, l'assoluto a cui i Pitagorici attribuivano il numero 1.

Stesso discorso vale per Senofane di Colofone (560-468 a.c) che entrò in polemica con i pitagorici, ma soprattutto condannò Omero ed Esiodo come bugiardi e mentitori.

Va ricordato che Colofone è una città della ionia, l'odierna Turchia.

Di Senofane di Colofone il Diels-Kranz dice:

Senofane di Colofone lasciata la patria dimorò a Zancle di Sicilia e poi prese parte alla colonia diretta ad Elea e quivi insegnò; dimorò anche a Catania. Secondo alcuni non fu discepolo di nessuno, secondo altri invece dell'ateniese Botone o, come vuole qualcuno, di Archelao. E, come dice Sozione, fu contemporaneo di Anassimandro. Ha scritto in versi epici, ed elegie e giambi contro Esiodo e Omero censurando quanto essi hanno detto degli dèi. Inoltre cantava egli stesso le sue composizioni poetiche. Si dice che abbia polemizzato contro Talete e Pitagora e che abbia attaccato anche Epimenide.
Visse sino a tardissima età, come dice egli stesso in un luogo della sua opera: (C Son già sessantasette ... ".
Senofane di Colofone dice che gli elementi delle cose sono quattro; che i mondi sono infiniti ma non mutano; che le nubi si formano per l'alzarsi di evaporazioni prodotte dal sole che si levano alla sfera estrema; che la natura di dio è sferica e che non ha nulla di simile all'uomo; che tutto intiero vede e tutto intiero ode, però non respira; che è tutto mente e sapienza e che è eterno. Fu il primo a dichiarare che tutto ciò che nasce è perituro e che l'anima è soffio. Disse anche che le cose molteplici sono subordinate all'intelletto e che coi tiranni bisogna essere o in nessun rapporto o nei migliori rapporti. Dicendogli Empedocle che il sapiente non si può ritrovare: "Naturalmente, disse, perché bisogna che sia sapiente chi lo deve riconoscere". Sozione dice che è stato lui il primo a dichiarare che tutto è inconoscibile: ma sbaglia. Cantò anche La fondazione di Colofone e La deduzione di colonia ad Elea, in duemila versi

Da: Diels-Kranz, I Presocratici, Edizione Laterza, p. 147 - 148

Ciò che ci sono rimasti sono solo frammenti di "si dice", tuttavia questi frammenti di Caronda e di Senofane di Colofone delineano i principi sui quali verrà a stratificarsi l'intera filosofia metafisica sia per quanto riguarda gli aspetti ontologici sia per quanto riguarda gli aspetti sociali

Una volta arrivato ad Elea, Senofane di Colofone, forse scacciato da Colofone, fondò una propria suola di filosofia diventando maestro di Parmenide.

Senofane di Colofone iniziò una guerra ideologica contro i poeti Omero ed Esiodo. Ciò che Senofane di Colofone odiava non era tanto la forma antropomorfa degli Dèi come descritti da Omero ed Esiodo, ma era la convivialità, la frequentazione, la relazione che gli Dèi d Omero ed Esiodo intrattenevano con gli uomini in un mutuo scambio.

Per Senofane di Colofone il Dio doveva essere un assoluto, un padrone inconoscibile, irraggiungibile, onnipotente e onnisciente, ma assolutamente distaccato dagli uomini a cui gli uomini si dovevano sottomettere.

Cacciare gli Dèi di Omero ed Esiodo consentiva a Senofane di Colofone di staccare gli uomini dalla società rendendoli sottomessi ad un Dio unico e irraggiungibile che non potevano detronizzare in quanto nascosto nell'inconoscibilità umana.

Questi argomenti e queste teorie saranno riprese e fatte proprie da Platone.

Queste sono le condizioni ideologiche che si muovono in Sicilia fra il VII e il V secolo a.c dove le città Stato fondate dai greci iniziano la loro esistenza.

 

17 ottobre 2023

Viaggio in Sicilia

Intendo parlare del viaggio in Sicilia, prima che i ricordi svaniscano.

Tutta la storia dell'inizio della filosofia metafisica ha origine nella Magna Grecia. Geograficamente possiamo dire fra Napoli e il sud della Sicilia.

Nella filosofia metafisica ci sono dei concetti fondanti la filosofia stessa che vengono comunemente tralasciati dai filosofi che danno questi concetti per scontati, assodati, come se fossero delle "verità" indiscutibili. Quando si affrontano questi concetti si assiste ad una levata di scudi, aggressioni fisiche, accuse di "mancanza di rispetto" che si traducono in vere e proprie aggressioni per il filosofo che quei concetti mette in discussione.

Se all'inizio del mio percorso, quaranta anni fa, pensavo che fosse solo aggressioni in difesa dei deliri dell'ideologia cristiana di Gesù o del loro Dio, mi sono, via via, reso conto che sono espressioni formali di un sostrato psico-ideale molto più profondo, sedimentato storicamente, quasi fosse una traccia psichica in grado di dirigere ogni scelta fatta delle persone fin da quando si presentano sulla scena della vita.

La filosofia metafisica appare come lo specchio razionale di queste tracce psichiche. Una razionalità irrazionale che si svolge fra l'emozione che spinge all'esistenza e la necessità di preservare l'esistenza in un ambiente razionale che consente quella, e solo quella, espressione emotiva.

Catania è la prima tappa del mio viaggio e inizierò a parlare di Catania quando torno dalle lezioni di Inglese.

Il simbolo di Catania è l'elefante. Una scultura romana che ebbe una storia travagliata salvandosi da un'eruzione vulcanica dell'Etna.

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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