Il mese di ottobre si apre con una grave difficoltà finanziaria per l'Italia i cui politici sono più preoccupati dei futuri esiti elettorali che non delle condizioni del paese. Il Governo Italiano è entrato in conflitto con l'Europa sia per le finanze che per l'immigrazione. L'inflazione rimane alta e continuano i finanziamenti all'Ucraina.
Ottobre 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.
19 ottobre 2023
L'Etna è una montagna particolare. La sua azione modifica sistematicamente l'ambiente in cui agisce e costringe gli abitanti di quell'ambiente ad un continuo adattamento soggettivo.
La storia di Catania, come quella di Messina, è scandita dall'azione dell'Etna. Eruzioni e terremoti hanno costretto gli abitanti a continui adattamenti soggettivi. Spesso gli abitanti di Catania hanno dovuto ricominciare a ricostruire la loro città.
Ci sono notizie sulle eruzioni dell'Etna, ma ci sono poche notizie sugli effetti che queste hanno avuto sugli abitanti.
Una cronaca delle eruzioni dal VII secolo a.c al primo secolo d.c ci raccontano che gli abitanti di Catania non hanno mai avuto una vita facile.
Eruzioni tra il VII secolo a.c e il III secolo d.c
Eruzione dell'Etna del 737 a.C. - menzionata da Tucidide assieme ad altre eruzioni che sarebbero avvenute negli anni 477 e 427 a.c;
Eruzione dell'Etna del 693 a.C. (o 695 a.C.) I residui della colata si sono trovati in pieno centro storico di Catania, al di sotto degli strati ellenistici e in alcuni casi coprenti ruderi arcaici. L'eruzione coprì: in parte il fiume Amenano, forse dando luogo alla nascita del Lago di Nicito. In questa eruzione, durata fino all'anno dopo, si formò secondo alcune fonti il cratere Mompileri, un cratere eccentrico sviluppatosi in cono piroclastico a sud-ovest di Nicolosi;
Eruzione dell'Etna del 560 a.C. (circa) - Riferita da Tucidide;
Eruzione dell'Etna del 479 a.C. - Riferita da fonti antiche. Probabilmente corrisponde a un campo lavico individuato avente origine dal Monte Arso;
Eruzione dell'Etna del 425 a.C. - Riferita da fonti antiche, come Tucidide[12] ed Eschilo[13]. A questa, o a una delle precedenti eruzioni citate nelle fonti storiche, è collegata la "Leggenda dei Fratelli Pii" (Anfinomo e Anapia);
Eruzione dell'Etna del 396 a.C. - Le lave arrivarono sino al mar Ionio, impedendo al generale cartaginese Imilcone di giungere a Catania da Naxos. Il campo lavico è quello corrispondente all'abitato di Santa Tecla e proruppe dal Monte Gorna come riferisce Diodoro Siculo;
Eruzioni dell'Etna del 140, 135, 126 a.C. - riferite da Julius Obsequens; dalle ultime due potrebbe essere scaturita la formazione dei coni di Mompileri e di Salto del Cane;
Eruzione dell'Etna del 122 a.C. - Secondo alcuni autori durò dal 122 al 121 a.C., secondo altri dal 123 al 122 a.C.; l'eruzione fu di tipo pliniano. Durante l'eruzione una grande quantità di prodotti piroclastici, cenere e lapilli, coprì: il versante sud-orientale del vulcano causando notevoli danni all'antica città di Catania[14]. La città venne esonerata per dieci anni dal pagamento delle tasse;
Eruzione dell'Etna del 49 a.C. - Evento esplosivo e colata sul fianco occidentale;
Eruzione dell'Etna del 44 a.C. - Forte evento esplosivo dal cratere sommitale; secondo le fonti storiche i prodotti piroclastici emessi si depositarono fino a Reggio Calabria. Secondo Virgilio anche colate laviche;
Eruzione dell'Etna del 36 a.C. - secondo Appiano di Alessandria;
Eruzione dell'Etna del 32 a.C. - secondo Dione Cassio;
Eruzione dell'Etna del 252 - L'eruzione ebbe origine dal Monpeloso e interessò il territorio di Nicolosi e Mascalucia fermandosi alla quota di 450 m s.l.m.. Secondo gli Acta Sanctorum, uno dei miracoli di Sant'Agata, postumo, fu quello di fermare l'eruzione con il velo sindonico l'anno dopo la morte della Santa; secondo tale tradizione la lava venne fermata alle porte della città, secondo alcuni autori presso l'Anfiteatro raggiunto, ma non distrutto. Tuttavia negli Acta Sanctorum è chiaramente espresso che "il fiume di fuoco" correva in direzione di Catania, senza specificare dove concludesse la sua corsa: l'invenzione dell'Anfiteatro appare solo dalla fine del XIX secolo, mal interpretando i passi dal latino degli scritti bollandeschi.
Elenco preso da: Wikipedia
Questo è solo quello che la cronaca ha potuto registrare, ma fra un grande evento eruttivo ed un altro ci devono essere stati, sicuramente, manifestazioni di eruzione e terremoti capaci di allarmare la popolazione, alimentare l'apprensione, mantenendo viva, rispetto al vulcano, il timore della popolazione.
L'episodio dei fratelli Anfinomo e Anapia è un episodio chiave per comprendere la struttura psicologica che l'Etna ha indotto negli abitanti di Catania: la necessità, il desiderio, del miracolo in grado di far fronte all'inevitabile dell'eruzione vulcanica.
Si narra che i due fratelli anziché mettere in salvo i loro beni si caricarono il padre sulle spalle e gli Dèi, mossi a compassione, impedirono alla lava di travolgerli. Il fatto fu celebrato con immagini sulle monete dove da un lato erano rappresentati i fratelli col padre sulle spalle e dall'altro Dioniso. Siracusa e Catania si consideravano la patria dei due fratelli. Questo episodio del 425 a.c costrinse i cristiani ad alimentare la leggenda di sant'Agata nel 252 d.c con cui far sparire il ricordo dei fratelli pagani. Poi intervenne il gioco delle interpretazioni propagandistiche del miracolo di sant'Agata che col suo velo fermò la lava, ma sta di fatto che quella colata lavica non giunse mai a Catania.
L'eruzione più distruttiva dell'Etna rispetto a Catania fu l'eruzione del 1669. Nessun miracolo fermò quella distruzione.
Fu in quegli anni che l'elefante divenne il simbolo di Catania in quanto, si diceva, poteva proteggere la città dalle eruzioni vulcaniche e dai terremoti. Sopra l'elefante si trova un obelisco con simboli egiziani. Mentre l'elefante potrebbe essere di fattura cartaginese o romana, l'obelisco è di origine romana dal momento che i geroglifici sembra non abbiano un senso compiuto. Poi, l'architetto che ha progettato il monumento si è premurato di mettere sul monumento sia il crocifisso che i simboli di sant'Agata.
Va da sé che l psicologia dei catanesi è una psicologia di sottomissione e di fatalismo in una continua ricerca di una miracolistica che li rende superstiziosi ed obbedienti ad una realtà che non si ritengono in grado di padroneggiare.
L'Etna è una montagna capace di condizionare la psiche degli uomini e, come tale, va definita una "montagna viva" con la quale è possibile parlare e dialogare.
Ma questo è un altro discorso.
19 ottobre 2023
Si stanno macellando e noi dobbiamo disinteressarci del macello che stanno facendo.
Non che questo non crei sofferenza psicologica, ma la sofferenza psicologica determinata dai massacri è ciò che i massacratori vogliono provocare negli spettatori affinché gli spettatori diventino tifosi, pro o contro, del loro genocidio.
Se c'era qualche cosa da dire, andava detto prima. Andava detto prima che i massacri iniziassero. Ora se ne devono occupare gli Stati, i grandi interessi del capitale internazionale. I massacri mineranno i loro interessi, le loro ideologie, le loro scelte.
C'è un momento in cui farsi coinvolgere e c'è un momento per ignorare l'evento nonostante il dolore che l'evento provoca.
I cittadini, travolti dal dolore dell'evento, si possono far spaccare la testa a manganellate dalla Polizia di Stato anche quando la loro protesta tende a proteggere anche il futuro dei figli della Polizia di Stato.
Non fatevi MAI coinvolgere in giochi le cui regole sono determinate da altri che non siate voi.
E' come per i campi di sterminio di Hitler: la soluzione del problema fu fatta dagli eserciti Sovietici con gli "alleati" nella seconda guerra mondiale. Le popolazioni europee vedevano con simpatia la costruzione dei campi di sterminio salvo indignarsi dopo l'intervento degli eserciti.
Lasciate, nonostante il dolore psicologico, che facciano i loro giochi... il futuro è più importante che essere coinvolti nel presente.
Questo perché, chi ha il potere di gestire la propaganda fa apparire ciò che a lui interessa far apparire e nasconde ciò che a lui interessa nascondere deformando i fatti e le situazioni a seconda dei propri interessi.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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