Il mese di ottobre si apre con una grave difficoltà finanziaria per l'Italia i cui politici sono più preoccupati dei futuri esiti elettorali che non delle condizioni del paese. Il Governo Italiano è entrato in conflitto con l'Europa sia per le finanze che per l'immigrazione. L'inflazione rimane alta e continuano i finanziamenti all'Ucraina.
Ottobre 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.
25 ottobre 2023
Spesso ci si descrive un mondo per quello che si vuole che sia. Sembra un'azione innocua, ma in realtà è un'azione distruttiva. Se io descrivo a me stesso un mondo che non è, organizzo me stesso in funzione di un qualche cosa che non è e, nello stesso tempo, disarmo me stesso rispetto a qualche cosa che è.
Io posso mentire ad altri, ma non posso mentire a me stesso. Non posso investire le mie emozioni su qualche cosa che la realtà non ha dimostrato perché, sempre e comunque, io ho la necessità di investire le mie emozioni, perché le emozioni devono essere veicolate nel mondo pena la malattia fisica e mentale, ma a seconda della direzione in cui le veicolo amplio o distruggo la mia consapevolezza e la mia conoscenza.
Ampliare significa diventare più efficienti nella propria azione nel mondo; distruggere significa diminuire la propria efficienza fino a diventare prede alla continua ricerca di sopravvivenza.
Credere e far proprie delle fake news significa accettare di essere prede in un mondo di predatori. E il predatore non è colui che ti si oppone, ma è il tuo "amico" che alimenta in te le fake news.
25 ottobre 2023
Noi sappiamo molto poco del tentativo dei "sette sapienti" di costruire un corpo di norme politico-morali che fosse comune a tutta la Grecia.
Tuttavia, è facile pensare che fra il VII e il V secolo a.c il tentativo fosse messo in atto da un gruppo di filosofi sociali.
Ci sono vari elenchi di questi personaggi. Platone cita: Talete di Mileto, Pittaco di Mileto, Biante di Priene, Solone, Cleobulo di Lindo, Misone di Chene, e settimo lo spartano Chilone.
Solone di Atene figlio di Essecestide
Secondo il Diels Kranz, al di là di tutto quello che si sa su Solone, sia di vero che di diffamatorio, fa un sunto delle regole sociali e morali di Solone in questo modo:
1. Nulla di troppo.
2. Non sedere come giudice, altrimenti sarai inviso all'accusato.
3. Fuggi il piacere, che genera afflizione.
4. Conserva la probità del carattere, più degna di fede del giuramento.
5. Suggella i discorsi con il silenzio e il silenzio con l'opportunità.
6. Non mentire, ma sii veritiero.
7. Occupati di cose oneste.
8. Non dire cose più giuste dei genitori.
9. Non fare amicizie in fretta e non interrompere frettolosamente quelle che hai fatto.
l0. Imparando ad ubbidire, imparerai a comandare.
11. Se ritieni giusto che gli altri rendano conto, assoggettati anche tu.
12. Consiglia ai cittadini non le cose più piacevoli, ma le migliori.
13. Non ti vantare.
14. Non accompagnarti ai malvagi.
15. Sii in rapporto con gli dèi.
16. Venera gli amici.
17. Ciò che non sai, non dirlo.
18. Sapendo, taci.
19. Sii benevolo con i tuoi.
20. Testimonia le cose invisibili con quelle visibili.
Questi “sette sapienti” si riunirono presso Cipselo tiranno di Corinto come dice Archetimo di Siracusa che afferma di averci partecipato personalmente. Eforo afferma che l'incontro dei "sette sapienti", ad eccezione di Talete, avvenne presso Creso ultimo tiranno della Lidia (Turchia). Altre fonti dicono che si radunarono a Corinto, a Panionio (presso il tempio di Poseidone) e a Delfi.
A quanto sembra, ci fu più di una riunione e forse vi parteciparono anche persone diverse.
Visto l'insieme delle affermazioni, appare un tentativo di dar vita ad una cultura politico-morale comune alla Grecia. Stando a quanto dice Platone, che parteggiava per gli oligarchi 30 tiranni filo spartani, erano tutti ammiratori e discepoli della costituzione spartana e, sempre secondo Platone, si riunirono al tempio di Delfi.
Anche se i principi enunciati dai "sette sapienti" appaiono generici, sicuramente erano all'interno di un contesto culturale che ne chiarificava i contenuti.
Una volta definito il principio, che appare opportuno seguire per il buon vivere, subentrava l'obbligo di attenersi al principio in funzione del dominio di un qualche tiranno.
Si sarebbero riuniti sia al tempio di Delfi, sia presso il tiranno Cipselo di Corinto, sia presso il tiranno Creso della Lidia.
Prendendo spunto da quanto si attribuisce a Solone, consideriamo il principio "Non mentire, ma sii veritiero".
Rispetto a chi o rispetto a che cosa?
Io posso non mentire a me stesso, ed è una buona cosa. Ma perché pretendere che io non menta se non per consentire ad un'autorità di controllare i miei comportamenti contro i miei interessi e le mie necessità? Perché devo non necessariamente mentire rispetto ad un soggetto esterno a me? E' come negarmi il diritto alla legittima difesa.
Questo vale per tutti i principi attribuiti a Solone.
Cosa significa "Fuggi il piacere, che genera afflizione"? Semmai sfuggirò l'afflizione per generare il piacere. Ma se si mette l'accento sul piacere da negare, si negano i bisogni attraverso i quali la vita si sviluppa e, una volta negati, rimangono solo le afflizioni che controllano la vita degli uomini.
E ancora: "Occupati di cose oneste". Chi decide quali sono le cose oneste e quali le cose disoneste? Anche le persone che al giorno d'oggi classifichiamo come disoneste hanno, di fatto, le loro ragioni, spesso la necessità, di comportarsi in quel modo perché non conoscono nessun altro modo, altrettanto vantaggioso per sé, di comportarsi.
E ancora, che cosa significa "Non ti vantare"? Certo che sono orgoglioso del mio lavoro e tu che non hai lavorato pretendi ora che io non mi vanti, non acquisisca un vantaggio, dall'abilità acquisita nel lavorare? E' a dir poco offensivo!
Oppure ancora: "Non dire cose più giuste dei genitori". Che significa? Che non devo far meglio dei miei genitori? Non devo essere migliore o più saggio di loro? Come può un uomo e una donna rendere orgogliosi i propri genitori se non è, almeno, migliore di loro? La forza morale dei genitori sta nella forza morale del figlio: un figlio miserabile ha avuto genitori miserabili, incapaci.
E questo vale per tutti i principi di Solone che diventano, di fatto, legittimazione del controllo di un'autorità esterna sul singolo individuo. Un individuo che non viene controllato in quanto detentore di diritti e di doveri sociali, ma in quanto persona desiderante che deve desiderare solo quello che il potere sociale vuole che lui desideri.
Io passerò attraverso tutti i “sette sapienti” perché questo mi consente di individuare il divenuto della struttura giuridico-morale, in conseguenza della filosofia metafisica, per come è venuta a manifestarsi nella Grecia antica.
La forza e la debolezza di una civiltà si misura dalla sua cultura. I principi sono vuoti di senso quando si omette di precisare la qualità dei contenuti dei principi. Tutto è lasciato all'interpretazione soggettiva che dipende sia dal grado di cultura o di non cultura delle persone, sia dalla sensibilità che le persone hanno nei confronti del mondo, della società e della vita.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
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