Il mese di ottobre si apre con una grave difficoltà finanziaria per l'Italia i cui politici sono più preoccupati dei futuri esiti elettorali che non delle condizioni del paese. Il Governo Italiano è entrato in conflitto con l'Europa sia per le finanze che per l'immigrazione. L'inflazione rimane alta e continuano i finanziamenti all'Ucraina.
Ottobre 2023: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali e cronaca quotidiana.
18 ottobre 2023
Nella mentalità occidentale, seguendo i processi storici degli ultimi duemila anni, noi siamo abituati a pensare la nostra democrazia, al di là di come viene articolata e presentata nelle diverse società, come un processo storico che va da una forma, che viene passata come naturale, insita nella natura dell'uomo, assolutista di un re, un dittatore, un unto del Signore, all'apertura di spazi di libertà sociale e di diritti per gli uomini che chiamiamo, propriamente o impropriamente, democrazia.
Noi non siamo consapevoli del processo inverso.
Non siamo consapevoli di un tempo in cui gli uomini avevano diritti nei confronti di un ipotetico "comando sociale" che si identificava con le azioni degli Dèi dove gli Dèi e il "Comando Sociale" per poter agire doveva venire a patto con gli uomini.
Quando pensiamo al Teatro Greco pensiamo alle tragedie della Grecia, non pensiamo che in quel teatro venisse radunata anche la cittadinanza per dibattere dei problemi fondamentali della città.
Quando pensiamo a Roma Antica e alle leggi sociali della Repubblica, non si dice che quelle leggi sociali sono nate dal patto fra gli uomini e gli Dèi per come i romani concepivano la relazione fra gli uomini e gli Dèi. Non si dice che la riforma delle leggi voluta da Silla prima, da Cicerone e Seneca fu una trasformazione che, negando i diritti dell'uomo, legittimava l'assolutismo degli imperatori contro i cittadini.
C'è una morale criminale dell'obbedienza che consiste nel sottomettersi acriticamente ad un'autorità che vive al di fuori dei problemi umani e che, proprio perché ne è al di fuori, può schernire e deridere gli uomini nelle difficoltà della loro esistenza.
Questo processo storico è stato cancellato dalla storia stessa per poter continuare a legittimare l'assolutismo, anche in presenza di un sistema giuridico democratico, privando gli uomini della consapevolezza di essere dei cittadini in possesso di diritti affinché vivano nel timore delle ritorsioni che vengono organizzate dall'autorità.
18 ottobre 2023
Fra i filosofi greci si annoverano anche "filosofi legislatori".
Il sostrato filosofico in cui i "filosofi legislatori" nascono è manifestato dal Mito. Orfeo, Omero, Esiodo, Museo, ecc.
Il Mito non è solo un insieme di storie, ma un insieme di principi morali ed etici che regolavano la vita degli uomini. Le regole morali altro non erano che "Imitazione degli Dèi" manifestati nel Mito al di là di come venivano interpretati i nomi degli Dèi che partecipavano al Mito stesso.
Nel Mito non c'è il concetto di "Dio assoluto", non c'è il concetto di "onnipotenza", non c'è il concetto di "sempre è e sempre sarà", ma c'è il concetto di una continua trasformazione di uomini e Dèi che segue un momento di trasformazione del presente vissuto che chiamiamo "nascita".
La guerra giuridica, per imporre leggi sociali assolutiste, passa per la guerra al Mito.
Un esempio è Senofane di Colofone, ma è lo stesso per i pitagorici, Parmenide, Archita di Taranto, Platone e Aristotele. Vale anche per gli Stoici.
La guerra al Mito incluse la trasformazione, di una parte di personaggi e situazioni del Mito, in astrazioni e allegorie. Un'altra parte di Dèi del Mito vennero trasformati in "padroni di uomini" allontanandoli dalle relazioni con gli uomini (in Platone, Posidone e Atena diventano re padroni di Atlantide e Atene in una visione di un tempo leggendario).
Da dove nasce la necessità di legislazioni assolutiste?
Riflettete sul ruolo della donna nel Mito. Afrodite e i suoi mille amori; Hera con i suoi progetti, Artemide con le sue cacce; Atena con i suoi progetti; Teti e Oceano; ecc.
Con questi modelli ideologici, come si può emarginare la donna nella società?
Per emarginare la donna nella società è necessario combattere il Mito di Omero, Esiodo, Orfeo, Museo, Lino. Combatterlo significa strappare l'influenza del Mito nell'educazione degli uomini e relegarlo nell'ambito della fantasia riempiendo quel vuoto con principi razionali che impongano la sottomissione dell'uomo ad un'entità superiore che determini le regole del comportamento dell'uomo. Dal momento che l'entità superiore non può essere imposta in un ambiente ideologico mitico, si inizia a imporre regole sociali di separazione della società rispetto ai principi sociali del Mito.
Le stesse azioni che vengono descritte nel Mito vengono trasformate in violenza. Una violenza che, presentata agli uomini, viene dagli uomini rifiutata come primo passo per il rifiuto del Mito. Un esempio è la storia di Medusa. Ciò che il Mito indica come la necessità della razionalità di Atena di essere mediata dall'emozione appassionata del mondo (Medusa) viene trasformata in una storia di stupro e di violenza al termine della quale Atena adorna il proprio scudo e il proprio petto con la testa di Medusa.
E chi è, oggi come oggi, che non rifiuta una storia di violenza condannando i protagonisti della violenza?
Solo che non si condannano i protagonisti di una violenza mai avvenuta; si condanna l'emozione che regola l'equilibrio dell'assolutismo della ragione costringendola a percepire emotivamente un mondo che vorrebbe dominare e distruggere.
CONTINUA—-
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
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