Venti di guerra soffiano sull'Europa.
Giugno 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

17 giugno 2024 cronache della religione pagana
Tafuri e l'Inno Orfico a Sole

Claudio Simeoni

Cronache mese di giugno 2024

 

17 giugno 2024

Riflessione sul commento di Tafuri all'Inno Orfico a Sole

Come i cristiani stuprano gli Inni Orfici.

Se c'è una cosa che va osservata nell'interpretazione degli Inni Orfici in Tafuri è quell'assoluta necessità di ridurre le affermazioni emotive di sentimento religioso degli antichi, ad un'interpretazione razionalistica di forma materialistica priva di patos emotivo. Cosa che caratterizza pa pretesa razionalistica cristiana dove l'unico sentimento dell'uomo ammesso è "l'amore per la carità di Dio".

Tutto il resto va ridotto ad una forma superstiziosa capace di legittimare la superstizione cristiana e rendere reale le farneticazioni fantasiose cristiana.

Nella Premessa dell'Inno al Sole di Tafuri, la superstizione cristiana, espressa dal cristiano che la attribuisce alle antiche religioni, appare del tutto evidente.

Scrive Tafuri commentando l'Inno Orfico a Sole:

Offriamo al Sole e alla sua mente, chiamata Zeus, grani d'incenso, perché questo diffondersi, come dice Dioscoride, purifica ciò che fa ombra alle pupille degli occhi, cosa che è propria del Sole, che noi chiamiamo Febo; con un composto ha detto grani d'incenso, per stabilire una differenza; è detta, infatti, manna dell'incenso la parte più fragile della corteccia e ciò che gocciola giù dall'aria in certi periodi, bianco e insieme dolce; con cui si nutrì il popolo giudaico nel deserto e dal quale fu chiamata manna, poiché ammirarono la stranezza del cibo; manna, infatti, significa proprio questo; infatti, prima non era conosciuta, da lì i Greci chiamarono la fragilità e il bianco dell'incenso.

Viene chiamata manna e riporto da un sito internet:

"La manna,  è il prodotto che si ottiene dalla solidificazione della linfa elaborata che fuoriesce, durante la stagione estiva, dalle incisioni praticate sul fusto e sulle branche principali di alcune specie di frassino del genere Fraxinus L. La manna è un essudato zuccherino costituito principalmente da mannite, acidi organici, acqua, glucosio, fruttosio, mucillagini, resine e composti azotati; una composizione qualitativa e quantitativa molto complessa fortemente influenzata dalla zona di provenienza, dall'esposizione, dalle caratteristiche chimico fisiche del terreno, dall'età delle piante e dall'andamento stagionale."

Che gli ebrei pensassero che il loro fantomatico viaggio nel deserto fosse stato favorito dal loro Dio che ha mandato manna dal cielo, è un desiderio infantile elevato a "verità religiosa" che pretende di essere creduta e non osservata o analizzata (a nessuno, pena la morte, è permesso mettere in discussione le verità di Dio). Nessun "popolo eletto" è uscito dall'Egitto e nessun "popolo eletto ebraico" fu schiavo in Egitto. Sta di fatto che il Tafuri, mettendo in relazione la manna con il Sole e l'idea religiosa per la quale l'estensore degli Inni Orfici si rivolge in quel modo al Sole, è quanto meno strumentale.

Luce, ombra, oscuro nel loro significato in sé non dicono nulla; hanno un senso e un valore per il nostro vissuto, per le emozioni che noi proiettiamo in quella forma percepita e per le emozioni che da quelle condizioni arrivano a noi.

Secondo Tafuri "la mente del Sole è Zeus". Io non ho mai trovato nel Mito una simile interpretazione. A mio avviso si tratta di una soluzione cristiana per legittimare il loro Dio. Nel mito il Sole ha una coscienza, una capacità d'azione e, che piaccia o meno, gli sono attribuiti dei figli. Zeus, nel Mito classico più antico è un oggetto diverso da ogni altro Dio. E' un Dio in sé che vive fra Dèi al di là che questi siano definiti Titani, Dèi Olimpi o Dèi abitatori del Tartaro, dell'Ade o dell'Erebo.

Anche il commento fatto dal Tafuri delle primissime frasi dell'Inno Orfico al Sole rivelano la volontà di piegare gli Inni Orfici all'ideologia cristiana come se l'ideologia cristiana avesse, negli Inni Orfici, una sua preistoria religiosa.

Scrive Tafuri;

1.Che tutto vedi, che tutto guardi.
Eterno, che è per sempre, e ciò che è eterno riguardo agli dèi è immortale; [termine greco omesso] si dice di corpi incorruttibili.

E' proprio del Sole osservare quanto succede sotto la sua luce. E' Sole che vede Ade "rapire" Persefone ed è Sole che assiste a tutte le trasformazioni della vita. L'idea che Sole vede tutto è un'idea traslata nel cristianesimo secondo cui "Dio tutto vede". Ma mentre il vedere del Sole è un'idea che si forma osservando la realtà vissuta; l'idea che "Dio tutto vede" è un'idea da malattia psichiatrica il cui scopo è imporre timore nelle persone. Da non dimenticare: "nella cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no".

L'eternità del Sole, pensata dagli Antichi, è un'eternità relativa all'esistenza umana. Gli uomini muoiono, ma il Sole persiste. Sicuramente gli antichi non hanno mai preso in considerazione il fatto che il Sole si trasforma e corresse anch'egli, come gli uomini, incontro alla propria morte sia pur con tempi infinitamente più lunghi dei mortali della Natura.

L'eternità dell'Inno Orfico al Sole non ha nulla a che vedere con l'incorruttibilità.

L'Inno dice: "tu che hai l'eterno occhio che tutto vede". L'eternità espressa dall'Inno è relativa all'occhio che guarda, non all'esistenza del Sole.

Scrive Tafuri:

2.Titano: non solo perché figlio di Titano, ma anche perché la luce del Sole è bianca e giammai si estingue. Tiravo;, infatti, è la calce viva.
Splendente come oro: per il pregio dei raggi solari e perché è simile a oro.

Il Sole è un Titano. Non solo perché è figlio di Teia e Iperione, ma perché, per la sua natura, non ha accesso all'Olimpo. Anche Latona è un Titano figlia di Ceo e Febe, ma è anche una divinità dell'Olimpo: è lei che toglie la freccia dall'arco di Apollo quando Apollo si presenta nell'Olimpo.

Sole, pur partecipando al mondo, rimane separato dall'Olimpo e continua ad essere definito "Titano" pur essendo fuori dal Tartaro.

L'accostamento dell'oro al Sole splendente è abbastanza logico. Il concetto è che l'oro faceva belle le cose, un tempo l'oro non era prezioso, era ornamentale. Non si accumulava nei forzieri, si usava per abbellire oggetti presentati in pubblico. Un po' come il brillare del Sole.

Scrive il Tafuri:

Iperione: patronimico al posto di Iperionide. Iperionide perché la sua luce è molto superiore a quella degli altri astri.

Il Sole è figlio di Iperione. Nella mitologia il "figlio di" non significa che quello è stato generato come si generano gli Esseri Umani (che poi anche in quel caso il discorso si fa complesso dal punto di vista religioso), ma significa che alcune condizioni rappresentate dall'attività in essere di Iperione e Teia hanno permesso il venir in essere di Sole. Il concetto di "superiore e inferiore" è un concetto che solo nell'ebraismo e nel cristianesimo diventa centrale nella formazione dell'ideologia, nel mito antico il modello ideologico che domina è "diverso"; che può essere diverso come esistenza o come funzione, ma non superiore in quanto un insieme è tale solo se tutti gli elementi partecipano a quell'insieme; cambiando di valore agli elementi di un insieme cambia il valore e la qualità dell'insieme stesso.

Scrive Tafuri:

3.Da te stesso generato: cioè che ha luce propria ed è fonte di ogni luce.
Instancabile: che non si stanca, perché non si stanca mai di girare

L'Inno non dice che "il Sole genera luce", l'Inno dice "Da te stesso generato". Dal momento che Sole è figlio di Iperione e Teia, un cristiano non capisce la differenza fra "nascere da sé stesso" e, nello stesso tempo, "essere figlio di qualcuno". Si tratta di un concetto assolutamente estraneo al cristianesimo dove, generare qualcosa significa che, chi l'ha generata, è padrone di quella cosa allo stesso modo in cui il suo Dio pretende di essere padrone dell'universo in quanto creatore dell'universo.

Il cristianesimo ha trasferito il concetto di proprietà del generato da parte del generante anche nella società civile negando i diritti dei "figli" nei confronti dei genitori (la responsabilità dei genitori nei confronti dei figli è un concetto moderno, attuale, che nasce dalle lotte di liberazione sociale promosse dal "comunismo" che ha generato una democrazia in conflitto con l'assolutismo liberale).

Affermare che Sole, figlio di Teia e Iperione, si genera da sé significa che Sole si è generato nelle condizioni oggettive determinate da Teia e Iperione. Teia e Iperione hanno permetto a Sole di generarsi da sé.

E' un discorso che già feci in altri testi ben prima di conoscere gli Inni Orfici e ben prima di scoprire che anche gli Antichi, prima della filosofia, avevano questo concetto.

NOTA: Le citazioni del Tafuri sono tratte da: Matteo Tafuri, "Commento agli Inni Orfici", Bompiani Editore, 2021, pag. 185.

Marghera, 17 giugno 2024

 

 

Tutti i testi del mese di giugno 2024 in un'unica pagina

 

 

Indice pagine mensili di cronache Pagane

 

Torna agli argomenti del sito Religione Pagana

Home Page Religione Pagana

 

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Iside con bambino - Museo di Napoli prestata a Torino!

 

 

Questo sito non usa cookie. Questo sito non traccia i visitatori. Questo sito non chiede dati personali. Questo sito non tratta denaro.