Venti di guerra soffiano sull'Europa.
Giugno 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
18 giugno 2024
Il fascismo è un'ideologia di potere assoluto dello Stato sulle persone (ad imitazione del Dio cristiano) che affonda le sue radici in un misticismo fantastico che, parallelamente al cristianesimo, genera la giustificazione dell'assolutismo razziale.
E' il caso di uno dei filosofi del fascismo, Evola, che fece dell'interpretazione di ciò che si riteneva fossero gli "antichi" per giustificare una supremazia di razza che veniva posta alla base del suo pensiero.
C'è un articolo che vale la pena di prendere in considerazione dal titolo "Aspetti del movimento culturale della Germania contemporanea" scritto da Evola nel 1930 e pubblicato su "nuova antologia".
E' indubbio che ogni filosofo vive in un contesto culturale. Quel contesto ha la capacità di presentare varie ipotesi culturali che sicuramente condizionano il filosofo; sia nelle sue idee che negli elementi che sceglie per giustificare le sue idee (vale anche viceversa, gli elementi che sceglie della cultura in cui vive generano quel tipo di idee).
Scegliere delle ipotesi culturali piuttosto che altre, in campo filosofico, significa legittimare le ipotesi culturali considerate e, tali ipotesi, non sono cosa altra dal filosofo ma, nella misura in cui il filosofo le usa, diventano le idee del filosofo.
La premessa che Evola fa nell'articolo ci fa comprendere, sin dall'inizio, la sua impostazione mentale capace di produrre un desiderio che alimenta le fantasticherie.
Scrive Evola:
Oggi in Germania sta formandosi un movimento, che merita di esser segnalato, e che potrebbe essere caratterizzato con la formula: "Ritorno alle origini". Gli sguardi si volgono là dove l'umanità ebbe la sua aurora; si volgono ad epoche primordiali, donde sembra ancora risonare attraverso miti, simboli e tradizioni di primitivi, una sensazione originaria delle cose. Fra le stesse ombre della preistoria, come in una rinnovata potenza di visione, sembrano delinearsi — oltre le sparse tracce dell'archeologia e della paleontologia — delle "presenze" inaspettate : quasi come quando in alta montagna fra le caligini che d'un tratto si squarciano, emergono per un momento lembi illuminati dei lontani paesaggi delle valli. E il miraggio delle origini.
Non c'è dubbio che la storia antica sia oggetto di studio e che quando si scopre un oggetto antico lo si possa e lo si deve descrivere. Questo dovrebbe essere il lavoro dell'archeologo, ma poi interviene colui che sull'oggetto trovato inizia a dipingere le sue fantasticherie e, con esse, le sue idee che proietta nel presente magari in contrasto con altre idee.
Il filosofo sceglie le idee che gli sono più assonanti e Evola afferma che "gli sguardi si volgono là dove l'umanità ebbe la sua aurora" inducendo, con questo, l'idea che l'umanità, in quanto umanità, abbia avuto un suo inizio. Evola non dice "creata", ma l'assunzione del concetto di "aurora dell'umanità" implica l'esistenza di un tempo privo dell'umanità e un tempo del suo apparire.
Punto di riferimento del pensiero evoliano è Herman Wirth, un ideologo nazista, le cui idee Evola usa per scrivere l'articolo attraverso il quale esporre le sue idee. La scelta non è casuale.
Herman Wirth non solo aderì e lavorò con l'ideologia nazista fin dal 1925, ma continuò ad operare come nazista fin oltre il 1980. Fondò e diresse l'Ahnenerbe (Società di Ricerca dell'Eredità Ancestrale) assieme a Himmler e Walter Darré. Una società delle SS naziste per ricercare la razza ariana che, prima di essere incorporata, operò dal 1935 al 1937.
Scrive Evola:
Ed Herman Wirth, partendo dalla mastodontica indagine sulla preistoria, di cui diremo, è nel problema della religione nel mondo moderno che sbocca e il simbolismo "preantico" gli serve per il tentativo di potenziare la concezione cristiana con un significato cosmico-universale. Già da ciò si indovina che speciale attitudine stia a base di tali ricerche, a differenziarle da quelle che già esistevano: si tratta di sintesi, di ricerca di significati viventi, secondo una "volontà di spirito" che si applica alla storia ed alla preistoria, con dichiarato contrasto con i metodi e le limitazioni filisteo-positive degli "specialisti".
Herman Wirth ha un solo obbiettivo: legittimare la superiorità della razza ariana in nome del nazismo. Herman Wirth studiò dei graffiti rupestri con Heinrich Himmler convinti che questi erano la prima forma di scrittura, ideata dal un popolo superiore, la razza ariana. Herman Wirth, col partito nazista, fu tra i primi che reinterpretarono il cristianesimo come derivante dal monoteismo pagano dei popoli nordici. Secondo Herman Wirth il cristianesimo non proveniva dalla filosofia greca e dall'ebraismo, ma dai popoli nordici.
Su queste tesi naziste si getta a capofitto Evola che dice che il lavoro di Herman Wirth:
Presupposti criteriologici fondamentali sono capovolti: nelle cosiddette "religioni naturalistiche", per esempio, non si sarebbe trattato di elementi naturali divinizzati ed allegorizzati, ma viceversa: gli elementi naturali sarebbero stati usati simbolicamente per esprimere significati spirituali posseduti direttamente, sulla base dei quali si sarebbe sviluppato un "sapere" comprendente il naturale ed il soprannaturale, il fisico ed il metafisico come due parti non separabili, ma anzi trasparenti luna nell'altra.
Il concetto che Evola mette in discussione è quello dell'interpretazione relativa alle "religioni della Natura". Si tratta di una definizione elaborata, fra gli altri, da Emile Durkheim (1858-1917) che voleva spiegare la storia delle religioni come una sorta di evoluzionismo sociale dove gli uomini procedevano da società inferiori, primitive, costruitesi dopo il diluvio universale per evolversi nelle attuali società occidentali considerate più evolute.à evolute. Anche le religioni procedevano per evoluzione. Da una religione animista ad una totemica, ad una naturalista, ad una politeista fino all'arrivo del monoteismo che, secondo Emile Durkheim, rappresentava l'evoluzione superiore del sistema religioso dell'uomo. Secondo Emile Durkheim le religioni naturali hanno iniziato divinizzando gli elementi della natura.
A questa visione di Emile Durkheim, chiamata evoluzionismo, che nulla ha a che vedere con l'evoluzionismo darwiniano ma ha a che vedere con l'evoluzionismo sociale di Herbert Spencer (1820-1903) nasce l'opposizione di Evola. Spencer era un cultore dell'ermetismo e convinto reincarnazionista. Pensò di fare successo applicando alle società una parvenza di evoluzione di cui la razza inglese, la razza ariana, era la razza più evoluta a differenza dei popoli colonizzati dagli Inglesi che era di razze non evolute.
Alla visione di Emile Durkheim si contrappone Evola quando afferma che i criteri interpretativi vanno capovolti: gli uomini non avrebbero divinizzato gli elementi naturali, ma "gli elementi naturali sarebbero stati usati simbolicamente per esprimere significati spirituali posseduti direttamente". Evola, all'evoluzionismo religioso di Emile Durkheim (poi fatto proprio anche da Freud), oppone l'assolutismo cristiano, cattolico, secondo cui l'uomo, creato da Dio nella sua struttura spirituale, cerca nella natura simboli per esprimerla.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
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