Venti di guerra soffiano sull'Europa.
Giugno 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
27 giugno 2024
Inno Orfico a Melinoe
Invoco Melinoe, fanciulla ctonia, dal peplo color croco,
che presso la foce del Cogito l'augusta
Persefone generò ai sacri letti di Zeus Cronide,
alla quale l'ingannato Plutone si unì con scaltre astuzie,
e con l'ira di Persefone tirò fuori un'apparenza dal doppio corpo,
che rende folli i mortali con apparizioni brumose,
rivelando l'impronta della forma con visioni strane,
talora ben visibile, talora oscura, si accende di notte
in attacchi ostili nella notte tenebrosa.
Ma, dea, ti supplico, regina di sotterra,
di far uscire dall'anima la follia verso i confini della terra,
mostrando agli iniziati il sacro volto benevolo.
Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli
Questa divinità era sparita dalla mitologia antica.
C'era solo quest'Inno a ricordarla.
Oggi, qualcuno, pensa che sia un epiteto di ECATE.
Questa figlia di Plutone e Persefone può essere legata ad Ecate.
Melinoe è quel velo di illusioni che deve essere alzato dalla percezione umana affinché l'Essere Umano trasformi sé stesso, superi l'apparenza e colga la qualità degli oggetti al di là di ciò che crede che gli oggetti siano.
Le apparizioni brumose sono proprie di chi altera la percezione, ma non ha potere sufficiente per mettere a fuoco gli oggetti; oppure, gli oggetti appartengono ad un inconoscibile del quale può soltanto intravedere una forma sbiadita in sintonia con la sua capacità di descrivere lo sconosciuto.
Melinoe è il fantasma delle cose.
Un fantasma che si appropria dell'Essere Umano che non ha il coraggio, o la forza, di rappresentare sé stesso nel mondo: il pavido! Melinoe si appropria del pavido, lo lega al fantasma dell'apparenza e alimenta la sua paura e la sua dipendenza.
Al contrario, Melinoe alimenta il coraggioso!
Manifestando il fantasma delle cose costringe il coraggioso ad affrontare sé stesso, a modificare la propria capacità di percepire superando la forma presentata e cogliere cosa si nasconde dietro l'apparenza.
Il fantasma delle cose, le forme indistinte, la nebbia che evidenzia forme di cui non conosciamo il nome.
---continua al link----
27 giugno 2024
E' buffo sapere che, quando si racconta il mito, si usano le parole deprivate del loro significato e, questo, sembra abbastanza normale.
Se io dico 5+2=7, ho detto 5+2=7, ma se non c'è accordo fra la qualità indicata da 5 e la qualità indicata da due, il mio 5+2= 7 è una semplice astrazione priva di riferimenti reali.
Allo stesso modo, dicendo Demetra+Zeus= Persefone, se non si precisano i contenuti di Demetra, di Zeus non posso comprendere Persefone e i contenuti che rappresenta.
Si parte dal presupposto che tutti sappiano cos'è Demetra, tutti sappiano co'è Zeus e tutti possono, pertanto, sapere che cos'è Persefone.
Quel 5+2 sono cinque carote e due cipolle? Se si, posso sapere che sono 7 vegetali.
Ma se con quel 5+2 volessi indicare 5 cavalli e 2 mucche, non avrei 7 vegetali, ma sette animali.
Lo stesso vale per il Mito.
Se Demetra è una donna e Zeus un uomo, Persefone, come figlia è una ragazza o una donna.
Ma se Demetra è la libertà che porta a crescere modificando il presente e Zeus è l'aria che respiriamo: che cos'è Persefone?
Tutti i testi del mese di giugno 2024 in un'unica pagina
Indice pagine mensili di cronache Pagane
Torna agli argomenti del sito Religione Pagana
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Iside con bambino - Museo di Napoli prestata a Torino!
Questo sito non usa cookie. Questo sito non traccia i visitatori. Questo sito non chiede dati personali. Questo sito non tratta denaro.