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Luglio 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

06 luglio 2024 cronache della religione pagana
I cristiani e i bambini

Claudio Simeoni

Cronache mese di luglio 2024

06 luglio 2024

Veneto: gli "sciamani de' noialtri"
fra deliri indipendentisti e farneticazioni naziste

L'educazione all'ideologia cristiana porta alla ricerca ossessiva dei miracoli. Ricerca di miracoli e ricerca di onnipotenza.

L'assunzione di droghe allucinatorie da parte dei cristiani obbedisce al platonico "Conosci te stesso" che, nell'immaginario cristiano diventa, "Dio ti ha creato a sua immagine e somiglianza e tu puoi essere potente come Dio assumendo droghe che alterano la tua percezione". Dunque, conosci i superpoteri che Dio ti ha dato a sua immagine e somiglianza.

Nel territorio in cui è avvenuta la morte del ragazzo, presumibilmente in seguito ad assunzione di sostanze allucinogeni, io ho raccontato, attraverso trasmissioni radiofoniche settimanali per oltre dieci, che cos'è la Stregoneria.

Disciplina esistenziale, intento esistenziale, ascoltare il mondo, vivere nel tempo e nelle trasformazioni, attenzione per gli altri e per il mondo. ecc. Mi ascoltavano, ma a loro non interessava nulla. Per loro, quello che io raccontavo non era Stregoneria.

Per loro la Stregoneria doveva essere il "fermati vento". Essere come il Dio cristiano padrone degli elementi e andavano a cercare le forme medioevali di esorcismi e credenze. Per loro la Stregoneria era "non passerà questa generazione senza che vedrete il figlio dell'uomo venire con grande potenza" e cercavano di prevedere il disegno divino attraverso temi astrologici o tarocchi. Per loro la Stregoneria era dire al paralitico "alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina...", usavano erbe, cristalli e riti di guarigione finendo per ammazzare molti malati terminali che, speranzosi, anziché cercare le cure, cercavano il miracolo.

In nome della loro educazione cristiana si sono nutriti di fantasie che la finzione cinematografica e una letteratura emarginante offriva loro, compresi i "poteri mitici delle sostanze psicotrope".

Il Veneto cattolico è abitato da migliaia di questi imbecilli che si dividono fra gli illusi, che cercano il "guru", e coloro che si spacciano per "guru" o "sciamani", che vendono prospettive da superpoteri a poveri disperati della destra politica nazista (e leghista che è la stessa cosa) incapaci di distinguere fra realtà vissuta e delirio di onnipotenza.

I cattolici continuano a seminare questi deliri e la fissazione nelle persone di questi deliri avviene con la collaborazione dell'ambiente genitoriale che, rispetto ad essi, non sviluppa un processo culturale di analisi e di critica.

Episodi di danni dovuti ad assunzione di sostanze psicotrope ci saranno sempre fintanto che i bambini verranno convinti che l'imbecille Gesù ha guarito il cieco sputandogli in un occhio. Fa il pari con l'imbecille che entra nella gabbia del leone ritenendosi immune perché lui ha "fede in Cristo". Troppi cristiani sono convinti che basta la fede per essere così potenti da ordinare alle montagne di gettarsi a mare.

Si svilupperanno delle indagini per comprendere la dinamica del fatto specifico avvenuto a Treviso, ma è lecito farsi una domanda se le ipotesi, ad oggi, sono quelle che sono: in che famiglia è vissuto questo ragazzo per aver bisogno di cercare super poteri con piante psicotrope? Gli sciamani erano e sono dei poveracci che si adattano a sopravvivere in un mondo povero, elevarli a modello per imporre la povertà delle loro soluzioni nel mondo occidentale dimostra una volontà di distruzione della cultura e un intento di fare profitto sulla creduloneria: come i preti cattolici!

Oggi, come domani, avremo altri truffati e seguiranno altri incidenti.

Intanto l'informazione racconta che il ragazzo aveva la testa sfondata, come risulterebbe dall'autopsia. E allora, al di là di tutti i discorsi, c'è un assassino da individuare.

 

06 luglio 2024

I cristiani e i bambini

Quando si leggono certi brani, non è proprio possibile non condividerli.

Esiste un passato che ha formato questo presente e col quale non abbiamo mai fatto i conti finendo per portare nel presente le distorsioni psico-emotive costruite in quel passato: prima fra tutte la tolleranza della violenza fatta sui minori ad opera del cristianesimo. Sia direttamente, come religione che fa violenza ai minori, che indirettamente, come società cristiana che nega il futuro a sé stessa violentando la sua stessa infanzia.

Ci si dimentica com'era la situazione sociale e come le idee schiaviste, che ancor oggi rappresentano per molti la soluzione dei loro problemi, siano ancora così radicate in Europa.

Un mondo di schiavitù, controllato da chi si considerava "nobile" e nelle grazie di Dio, ha costruito la mentalità schiavista in modo tanto diffuso che negli schiavi, una volta che progressivamente si sono emarginati, è rimasto l'ideale di trasformare altre persone in schiavi.

L'idea di trasformare l'altro in chiavo, che deve obbedire, è un modo di pensare e di essere che è sopravvissuto e si è articolato presentandosi in più aspetti e si è maggiormente radicalizzato nelle persone a mano a mano che le rivendicazioni di libertà, dei vari gruppi sociali, hanno cominciato ad essere accolte. Più gli uomini diventavano padroni del proprio corpo e del proprio tempo più tendevano ad emarginare altri uomini per sentirsi superiori, "padroni", di altri uomini.

L'infanzia era la massa di individui da usare come schiavi; i neri erano la massa di individui da usare come schiavi; le donne erano la massa di individui da usare come schiavi; lo straniero, l'immigrato, era la massa di individui da usare come schiavi.

Tutt'ora questa mentalità domina i comportamenti delle persone, le loro idee, il loro indirizzo politico in una perenne situazione di disfacimento sociale dove "vivere sugli schiavi" è la condizione ideale di troppi strati sociali favoriti dalla Istituzioni che, con questa mentalità, dominano le società civili: a chi tocca essere ridotto come schiavo?

Scrive Karlheinz Deschner fra le conclusioni del decimo volume della Storia criminale del cristianesimo:

Lasciate che i bambini vengano a me

C'era anche chi preferiva vedere i bambini in altri luoghi, piuttosto che nelle scuole: per esempio nelle miniere, a quattro o cinque anni, in stretti cunicoli che facevano sudare. Oppure, a soli tre o quattro anni, nelle fabbriche di merletti! Lasciate che i bambini vengano a me...

Alcuni credevano non fosse mai abbastanza presto per sottometterli al giogo del lavoro, come J. H. G. fusti, che nel 1760, nel suo "Fondamenta del potere e della felicità degli stati", vuole "sollecitare tutti i bambini fin da piccoli alla laboriosità ed abituarli al lavoro". Ci sarebbero infatti "centinaia" di cose da fare, "di cui i bambini sono capaci a 5 o 6 anni di età; e attraverso cui il lavoro può essere loro per così dire connaturato[...]". Secondo la ricerca storica marxista, i bambini rappresentavano "un gruppo assai consistente di lavoratori forzati nel XVII/XVIII secolo" (Kuszynski). Il lavoro minorile era ampiamente diffuso e portava ai giovani precocemente malattie, occhi infiammati, eruzioni cutanee, disturbi d'asma etc.; il lavoro minorile portò al cosiddetto morbo inglese, che si potrebbe chiamare anche, secondo il dott. Ludwig Mauthner che lo studiò a Vienna, "morbo viennese"; "invecchiamento e morte prima del tempo [dovevano] essere il destino usuale" delle vittime. Marx lo definisce la "trasformazione del sangue dei bambini in capitale".

C'erano fabbriche che si basavano esclusivamente sul lavoro minorile come una fabbrica di cotonina a Berlino, fondata con l'autorizzazione di Federico il Grande che fu anche disposto a inviare ai fabbricanti di filati di Hirschberg per aumentare: le produzione (crescita, crescita!) mille bambini di dieci-dodici anni. L'orfanotrofio militare di Potsdam fornì fino a 1.400 maschietti per lavori di tessitura e 700 femminucce per lavori al tombolo. Nel 1748 il re assegnò tale potenziale di orfani al produttore di seta e damasco. A Oberleutensdorf, Austria, nel 1755 si creò per la fabbrica Waldstein un apposito orfanotrofio, solo per la manifattura.

Per quanto riguarda la formazione degli adulti, non sorprende il fatto che in tutta l'Europa centrale e centrorientale non esistesse una biblioteca educativa in nessun villaggio. La maggior parte dei proprietari terrieri e signori feudali credeva evidentemente che i contadini succubi "esistessero solo per loro, per stare al loro servizio, e per essere tormentati e martoriati a loro piacimento", solo per il vantaggio economico, il profitto. "Per il [...] contadino come schiavo [... ] può essere sufficiente se conosce il suo aratro e la coltivazione dei campi. Neanche leggere e scrivere gli serve".

Fu quasi più generoso il "saggio di Sanssouci" quando nel 1779 scrisse al suo ministro, il barone von Zedlitz: "Il fatto che i maestri delle scuole di campagna insegnino ai giovani la religione e la morale è un bene, e non devono allontanarsi da questo, affinché la gente se ne resti brava con la sua religione e non passi a quella cattolica; perché la religione protestante è la migliore ed è molto meglio della cattolica; perciò i maestri devono sforzarsi affinché la gente mantenga il suo attaccamento alla religione, e deve portarli a non rubare e non uccidere. Per il resto nelle pianure è sufficiente se imparano un po' a leggere e a scrivere; ma se dovessero sapere troppo..."

Già, troppo sapere sembrava a Federico "il Grande" fuori luogo e non solo per i contadini. Quando una volta, nel 1740, richiese ai conventi cattolici di Halberstadt un prete "che possa essere proposto come cappellano militare presso i reggimenti che devono andare in battaglia", aggiunse subito: "Il pretino non ha bisogno di essere intelligente, al contrario: più è stupido, tanto meglio [...]"

Karlheinz Deschner Storia criminale del cristianesimo, volume 10, Edizione Ariele, 2013 da pag. 157-158

Quella che oggi noi chiamiamo "libertà sociale" e che le persone non percepiscono come l'uscita da forme di schiavitù, ma come repressione di ciò che vorrebbero e che la società attuale rende irrealizzabile o difficoltosa, è un presente divenuto attraverso sangue e sofferenze alle quali il cristianesimo ha sottoposto le persone.

Leggendo il brano sopra presentato di Deschner, io vivo emotivamente la sofferenza del vissuto delle persone aggredite da chi le voleva schiave e sottomesse. Ma la mia percezione non è la percezione che ne hanno le persone della mia società. Leggendo questo stesso brano, quando viene letto, la maggior parte delle persone vive il piacere di ridurre altri in schiavitù. Si immaginano come fossero i nobili che bastonano i contadini e le contadine, E si compiacciono della schiavitù imposta non immaginando che se fossero vissuti a quei tempi, loro sarebbero gli schiavi bastonati e sottomessi. Si compiacciono di essere gli utilizzatori di bambini di 6 o 7 anni allo stesso modo del bambino nudo con Gesù.

Questa pulsione, che spinge l'individuo ad identificarsi con l'aguzzino, è il fondamento sia del cristianesimo, dell'ebraismo, che dell'ideologia nazista e fascista che pretende di riprodurre schiavitù e sottomissione ogni volta che un qualche strato sociale riesce a liberarsi di una qualche imposizione.

Perché molte donne sono contrarie al diritto d'aborto? A loro non è imposto di abortire. Sono contro al diritto d'aborto perché questa posizione sociale permette loro di far violenza alle donne che necessitano di abortire. In questo modo, chi ha necessità di abortire diventa emarginato, vessato e doppiamente violentato. A molte donne piace far violenza ad altre donne come a molti uomini piace fare violenza alle donne comprese quelle che fanno violenza ad altre donne.

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

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