I governi decidono, ma i cittadini: che cosa desiderano?
Luglio 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

15 luglio 2024 cronache della religione pagana
Quali prospettive per l'Italia?

Claudio Simeoni

Cronache mese di luglio 2024

15 luglio 2024

Inflazione finita?

Dal momento che l'inflazione è rientrata, com'è possibile che con un tale stipendio non sia posibile vivere?

Se con un simile stipendio queste persone sono in difficoltà come sono messe le persone che hanno uno stipendio inferiore?

 

15 luglio 2024

Quali prospettive per l'Italia?

Le prospettive demografiche italiane sono semplicemente drammatiche.

Con un governo fascista che aiuta gli evasori fiscali e favorisce le truffe e la menzogna, solo gli immigrati stanno tentando di reggere l'economia italiana.

Le politiche del governo Meloni hanno un duplice scopo: favorire l'emigrazione di cittadini giovani e culturalmente preparati attraverso la protezione di salari bassi volti ad affamare la maggior parte della popolazione e impedire la natalità sia aumentando i costi delle famiglie per la crescita dei figli sia come attività di terrorismo religioso favorendo l'attività di violenza sulle donne che intendono abortire.

E' diminuita un po' la mortalità dopo i picchi dovuti al covid negli anni scorsi, ma l'attuale governo intende aumentare la mortalità limitando la vaccinazione e rendendo più precaria l'assistenza medica.

Scrive l'ISTAT

Con appena 379mila bambini venuti al mondo, il 2023 mette in luce l'ennesimo minimo storico di nascite, l'undicesimo di fila dal 2013. Un processo, quello della denatalità, che dal 2008 (577mila nascite) non ha conosciuto soste. Calano anche i decessi (661mila), l'8% in meno sul 2022, dato più in linea con i livelli pre-pandemici rispetto a quelli che hanno caratterizzato il triennio 2020-22. Da quanto detto sopra emerge un saldo naturale ancora fortemente negativo (-281mila unità).

Le iscrizioni dall'estero (416mila) e le cancellazioni per l'estero (142mila) determinano un saldo migratorio con l'estero positivo di 274mila unità. In tali condizioni, che consentono di compensare quasi totalmente il deficit dovuto alla dinamica naturale con una dinamica migratoria favorevole, la popolazione residente ha la possibilità di rimanere, almeno sul piano numerico, in sostanziale equilibrio.

I trasferimenti di residenza tra Comuni hanno coinvolto un milione e 444mila cittadini, in diminuzione rispetto al 2022 (-1,8%).

La popolazione residente di cittadinanza straniera al 1° gennaio 2024 è di 5 milioni e 308mila unità, in aumento di 166mila individui (+3,2%) sull'anno precedente. L'incidenza sulla popolazione totale tocca il 9%. Il 58,6% degli stranieri, pari a 3 milioni 109mila unità, risiede al Nord, per un'incidenza dell'11,3%.

Altrettanto attrattivo per gli stranieri è il Centro, dove risiedono un milione 301mila individui (24,5% del totale) con un'incidenza dell'11,1%. Più contenuta la presenza di residenti stranieri nel Mezzogiorno, 897mila unità (16,9%), che raggiunge un'incidenza appena del 4,5%.

Prosegue la riduzione della popolazione di cittadinanza italiana (53 milioni 682mila unità), 174mila in meno rispetto al 1° gennaio 2023 per una variazione pari al -3,2 per mille. In relazione alle diverse dinamiche demografiche che distinguono il Centro-nord dal Mezzogiorno, in termini di nascite, decessi e trasferimenti di residenza, tale variazione si concentra nel Mezzogiorno, ben 126mila italiani residenti in meno (-6,6 per mille). Nel frattempo, sfiora le 200mila unità il numero di cittadini stranieri che nel 2023 hanno acquisito la cittadinanza italiana, dato in linea con l'anno precedente (214mila), pur se in parziale calo.

Dal Rapporto Istat su indicatori demografici del 29 marzo 2024

Nel 2023 hanno ottenuto la cittadinanza italiana duecentomila cittadini stranieri che sommati ai 379000 nati non compensano nemmeno il numero di decessi nel 2023.

Non siamo davanti ad un paese che invecchia, siamo davanti ad un paese che muore nell'assoluta indifferenza di un governo che ha sostituito con la propria propaganda elettorale i doveri verso l'Italia.

Tutto questo grazie a politiche che favoriscono la mafia, il delirio di onnipotenza, disprezzano la Costituzione e offendono i cittadini umiliandoli e aggrendoli.

Un paese in cui la mentalità dell'impunità del delinquere è talmente diffusa da aver perso il senso di cittadini con bande di giovani che si riuniscono per teppismo, droga e banditismo di territorio.

Una destra politica che con i provvedimenti Nordio ha favorito il disfacimento della società civile in nome dell'ideologia mafiosa che è diventata l'ideologia della destra politica al governo in Italia.

Sono talmente presi dal riuscire ad avere un successo nell'immediato che vogliono ignorare le conseguenze delle loro azioni, delle loro leggi, dei loro provvedimenti. Vivono di proclami e di menzogne attraverso le quali nascondono e deridono i problemi delle persone.

 

15 luglio 2024

Papiro di Derveni: riflessione fra "divergenti" e "deliranti da malattia mentale"

Il credere come fede sembra sia l'argomento della colonna 5 del Papiro di Derveni.

In questa necessità di credere sembra prospettare le pene dopo la morte cose preannunciate dai sogni e da altri presagi.

Scrive la colonna 5 del Papiro di Derveni:

Consultando un oracolo...
Consultano un oracolo...
Per loro entriamo nell'oracolo a chiedere
riguardo alle questioni oracolari se sia lecito...
Perché non credono alle prove terribili che attendono nell'Ade?
Se non capiscono il significato dei sogni
o nessuno degli altri presagi in base a quali evidenze
potrebbero credere? Sopraffatti dall'errore
e da altri generi di piacere, non imparano
né credono. Incredulità e ignoranza sono una stessa cosa:
se non imparano né conoscono, non c'è modo
che credano anche se vedono...
...incredulità...
...appare...

Tratto da Eleusis e Orfismo – I misteri e la tradizione iniziatica greca: a cura di Angelo Tonelli, Feltrinelli, 2022, pagina 503.

Chi ha scritto il Papiro di Derveni era convinto che "l'Ade riservasse prove terribili" quasi che ritenesse che l'Ade fosse un luogo d'arrivo della vita fisica. In questo brano c'è sicuramente una volontà di intimidire "coloro che non credono", ma non c'è l'idea di reincarnazione e tanto meno l'idea della metempsicosi.

Il "credere negli Dèi" e le "punizioni nell'Ade", sono due idee che non si incontrano sovente nel Mito, ma sicuramente c'era qualche idea simile se lo stesso Epicuro scrive:

Non attribuire alla divinità niente che sia diverso dal sempre vivente o contrario a tutto ciò che è felice, vedi sempre in essa lo stato eterno congiunto alla felicità. Gli dei esistono, è evidente a tutti, ma non sono come crede la gente comune, la quale è portata a tradire sempre la nozione innata che ne ha. Perciò non è irreligioso chi rifiuta la religione popolare, ma colui che i giudizi del popolo attribuisce alla divinità.

Epicuro, Lettera a Meneceo

Tuttavia la colonna numero 5 del Papiro di Derveni ci permette di fare una riflessione su una questione sociale fondamentale: i divergenti e i malati mentali che si fanno portavoce delle divinità.

Costruire una credenza oggettiva sulle cose che solo io percepisco. C'è forse una differenza con la pretesa del malato psichiatrico che vuole piegare lo psicoanalista alle proprie affermazioni su una realtà altra?

Il sogno non è il sogno, ma è il mio sogno, l'espressione delle mie emozioni in relazione al mondo in cui vivo quando la ragione cessa il controllo sulla mia coscienza.

Il mio sogno comunica qualche cosa a me, al mio divenuto e alla mia trasformazione. Esiste un sognare collettivo che può avere temi in comune fra più persone che vivono la stessa situazione e che, negli stessi intenti e nelle azioni simili riversano le loro emozioni, ma il mio sogno, il mio sognare, riguarda solo me.

Percepire una realtà altra, è un'attività di un individuo divergente rispetto a chi si è adeguato alla descrizione di una realtà socialmente condivisa, ma è anche espressione di una possibile malattia psichiatrica, al di là di come è indotta, che porta a manifestare deliri e farneticazioni che veicolano desideri di onnipotenza.

La differenza fra un divergente e un delirante, sta nella capacità di uno e nell'incapacità dell'altro di razionalizzare le proprie affermazioni e di metterle in relazione con gli interessi propri della vita quotidiana.

Il divergente afferma le sue idee, come il delirante, ma a differenza del delirante le spiega, le argomenta e le mette in relazione alla vita qquotidiana. Il delirante mette sé stesso al centro di ogni riflessione. E' lui che parla con Dio e tutti devono credere a lui perché egli afferma di parlare con Dio. Le sue affermazioni sono funzionali a sé stesso e non hanno una funzione sociale. Il divergente è al servizio della società, il delirante è solo al servizio di sé stesso.

Il divergente prospetta opportunità, in campo religioso; il delirante prospetta premi e pene eterne ed atroci.

Quando Angelo Tonello scrive:

Quello che è certo è che non si tratta di un autografo, perché presenta errori da copiatura, e che è scritto in dialetto prevalentemente ionico (come ionico è lo stile di pensiero), con atticismi e forse rari dorismi. E' un commentario filosofico in prosa, infarcito di citazioni eraclitee, a un testo orfico più antico (VI secolo a.C.?) scritto in versi enigmatici, che l'Autore utilizza per esporre le proprie idee, senza preoccuparsi di fedeltà filologica al testo: le sue interpretazioni sono costitutivamente, ma anche produttivamente, false e forzate, perché legge allegoricamente un testo che non era stato concepito allegoricamente.

Tratto da Eleusis e Orfismo – I misteri e la tradizione iniziatica greca: a cura di Angelo Tonelli, Feltrinelli, 2022, pagina 483-484

Noi siamo difronte a due tipi di persone: la persona che ha redatto le idee utilizzate da chi ha scritto il Papiro di Derveni, e colui che ha usato quelle idee per scrivere il Papiro di Derveni dando lustro e autorevolezza alle proprie idee.

Il Papiro di Derveni che ci è giunto è sicuramente un misto fra le idee esposte da un deviante e le idee di un farneticante.

Noi che pratichiamo religione Pagana, come possiamo fare?

Come abbiamo sempre fatto, prendere quello che funziona e lasciare quello che non funziona. Il Pagano ha la sua idea della realtà del mondo, attinge dagli antichi, ma è consapevole che fra gli antichi c'era chi era attento agli Dèi e c'era chi usava la propria versione degli Dèi per favorire i propri interessi.

Noi sappiamo che fra gli Antichi c'erano i divergenti che agivano per fornire prospettive diverse per il futuro sociale e c'erano i malati mentali che esprimevano il loro delirio di onnipotenza con molta euforia coinvolgendo molte persone.

 

15 luglio 2024

Dal bullismo al teppismo che portano allo squadrismo

Lo squadrismo fascista non è giustificato da forme ideologiche che non siano l'identificazione dell'individuo con Dio che chiede a tutti di sottomettersi.

Bullismo, teppismo e squadrismo sono la stessa cosa. Gradi diversi della medesima pulsione psicologica che non ha altro fine che l'applicazione della dottrina di Paolo di Tarso: la riaffermazione dell'ignoranza creazionista sulle possibilità di trasformazione sociale.

Il bullismo fascista ora si è fatto Stato e ha eliminato il "pudore" con cui prima si occultava nella società. La società civile dovrà convivere con queste condizioni finché un grande problema sociale, che porterà sofferenza, cancellerà la necessità della veicolazione dell'ignoranza e indifferenza teppista nella società.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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