I governi decidono, ma i cittadini: che cosa desiderano?
Luglio 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

28 luglio 2024 cronache della religione pagana
Squadrismo e terrorismo negli asili nido

Claudio Simeoni

Cronache mese di luglio 2024

28 luglio 2024

Squadrismo e terrorismo negli asili nido

E' difficile far capire che le aggressioni ai bambini dell'asilo sono atti di terrorismo eversivo perché si compromette il loro equilibrio psico-emotivo costruendo degli adulti disadattati.

Io non fornisco formule educative, ma usare la violenza contro i bambini dell'asilo è un atto che rientra nell’ideologia nazista e cristiana (frustare i propri figli è un atto d’amore, vedi i proverbi o i salmi, vado a memoria); un'azione squadrista che realizza il significato "lasciate che i bambini vengano a me!".

Non per nulla le pene per la violenza sull'infanzia sono irrisorie; più formali per giustificare il diritto di "dominio dello Stato", rimosso dall’atto di violenza dell’educatore, che non volte a punire le aggressioni contro cittadini inermi ed indifesi. Non si punisce la violenza contro la persona, ma si punisce una “violazione amministrativa”.

La violenza sui bambini degli asili è estremamente diffusa, come è diffusa la violenza sugli anziani nelle case di riposo.

Sono strutture concepite più come dei lager che strutture al servizio dei cittadini. Cittadini che devono obbedire allo squadrista di turno che con "manganelli" (leggi azioni di violenza) vuole costringere gli indifesi all'obbedienza e alla sottomissione come gli è stato insegnato dall'ideologia criminale cristiana.

Sono cronache che ogni tanto vengono "scoperte" fra lo stupore dei lettori, ma la violenza sull'infanzia è talmente diffusa da riempire l'Italia di bulli e disperati che, ammalati da delirio suprematista, sono pronti ad invocare Gesù, il Duce, Hitler e qualche altro super padrone che li porti nel fango delle trincee in nome della superiorità della razza italica.

Non vi preoccupate: la violenza sarà punita con una diffida che permetterà al diffidato di fare altra violenza.

 

28 luglio 2024

Inno Orfico a Leucotea - 74esimo Inno Orfico

Inno Orfico a Leucotea - 74esimo Inno Orfico

  Inno Orfico a Leucotea

Invoco Leucotea figlia di Cadmo, demone augusto,
molto potente, nutrice di Dioniso dalla bella corona.
Ascolta, dea, custode del mare profondo,
che ti allieti dei flutti, somma salvatrice dei mortali:
in te infatti è lo slancio instabili delle navi che corrono il pelago,
sola risolvi nel mare la sorte pietosa dei mortali,
sui quali slanciandoti giungi amica salvatrice.
Ma, dea padrona, essendo soccorritrice vieni
sulle navi dai bei banchi salvatrice con volontà propizia,
portando agli iniziati sul mare un vento favorevole alla corsa delle navi.

Tratto da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Il mare, al di fuori della ragione, è tempesta emotiva che si affronta attraverso l'intuizione e il saper maneggiare il timone di Intento. I naviganti sprovveduti impongono la ragione là dove la ragione non ha descrizione né elementi con cui imporsi: gli sprovveduti costruiscono la loro follia,

Anziché vivere il mondo che li circonda, proiettano sul mondo la loro immaginazione, il loro desiderio e le loro aspettative. Così, la tempesta della vita li avvolge ed essi vagano in balia dei flutti. Alimentano dentro di loro l'incertezza e l'angoscia che li rende impotenti davanti alla vita; si sentono sbattuti dai flutti del pelago dell'esistenza. Prigionieri del loro desiderio e privi di mezzi con cui veicolarlo nella quotidianità, sognano un destino desiderando una provvidenza che scaturisca dalle mani di un qualche salvatore.

Leucotea è un guerriero che si è fatto un Dio. Cosa fece di tanto prodigioso Leucotea per trasformarsi in un Dio? Seppe vivere. Seppe vivere guardando il tempo che le veniva incontro. Lei seppe fornire a Dioniso gli strumenti per affrontare il suo futuro. Lei seppe armare il presente affinché questo non fosse in balia dei flutti. Lei ha attrezzato il presente "risolvendo nel mare la sorte pietosa dei mortali".

Gli studiosi, leggendo quest'Inno dopo quello dedicato a Demone, non ne capiscono il senso e la collocazione. Se noi consideriamo che Daimon è l'Essere della Natura che si trasforma in un Dio (la parte emotiva di un corpo vivente) e Leucotea è colei che aiuta i mortali a trasformarsi in Dèi soccorrendoli nelle tempeste che attraversano il mare della loro vita, allora la collocazione appare corretta. Se canto un inno al soggetto che si trasforma in un Dio, canto un inno anche a chi consente al soggetto di trasformarsi in un Dio; Dio egli stesso.

---Continua al lik----

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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