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Luglio 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

30 luglio 2024 cronache della religione pagana
Beppi di Lusiana e Cerbero dodicesima e ultima fatica di Beppi

Claudio Simeoni

Cronache mese di luglio 2024

30 luglio 2024

Partita di calcio mondiale della filosofia

Partita di calcio mondiale della filosofia

Con questa pagina, capitolo se preferite, ho concluso ho concluso il lavoro generale della Partita di calcio mondiale della filosofia.

E' un lavoro iniziato il 13 marzo 2018 (pubblicazione pagina indice) e durato fino al 28 luglio 2024.

A questo lavoro mancano le conclusioni e, probabilmente, non verranno mai scritte perché non esiste una conclusione

La conclusione la potranno fare altre persone che, scrivendo altre e diverse pagine di filosofia, potranno introdurre altri nuovi e diversi concetti.

I concetti non sono ciò che le persone vogliono che siano, ma sono ciò che ideologicamente rappresentano e che hanno la capacità di modificare la vita delle persone in chiave assolutista, rendendole schiave, o modificando le costrizioni a cui sono sottoposte liberando le loro condizioni di vita da condizioni di schiavitù.

Non esiste la libertà di costruire forme di schiavitù, come non esiste la libertà di ammazzare il più debole o di violare i diritti del più debole nella società. Non esiste un diritto, una libertà, nella pratica del razzismo, dell'emarginazione o del bullismo.

La filosofia che esalta la schiavitù dell'uomo è la filosofia maggiormente praticata perché, nel farlo, il filosofo si eleva al rango del Dio padrone, dice agli uomini che cosa devono fare in nome di Dio ed egli si eleva al ruolo di portavoce di Dio fra gli uomini.

Il filosofo che si fa padrone di uomini, anche se dice una qualche frase che suscita attenzione, questa serve solo a coprire il suo lavoro ideologico di schiavista al di là che lui pratichi o partecipi all'attività schiavista o che, più spesso, idealizzi un comportamento riconducibile a tecniche finalizzate alla sottomissione degli uomini ad un'autorità o ad una morale.

Beppi di Lusiana e Cerbero
Dodicesima e ultima fatica di Beppi

Cerbero e Beppi di (o da) Lusiana

La festa che Demetra aveva organizzato per l'arrivo di Persefone era ancora in corso.

Ganimede versava il vino da giorni nelle coppe degli Dèi e degli eroi bevendo e brindando egli stesso. La festa di primavera era la grande festa che attivava ogni Dio in ogni angolo del pianeta.

La forma delle cose è una rappresentazione delle cose in un contesto di forme che esistono solo entro limiti definiti da misure e da numeri.

Che cos'è la "cosa in sé"?

E' l'oggetto privo di misura, privo di confini, che fluisce in trasformazioni temporali e in manifestazioni emotive sempre diverse. Un flusso di cambiamenti e rappresentazioni che si compenetrano e si differenziano in un continuo mutare privo di forma e di definizione con cui la percezione soggettiva costruisce delle relazioni ma non definizioni.

Ogni volta che si usa una parola per definire un oggetto o una situazione, si limita l'oggetto alla parola che, per sua natura, attribuisce una forma ad un oggetto che in sé è privo di forma. Privo di nome. Privo di quella verità con cui il linguaggio vorrebbe rappresentarlo ad una mente che può pensarlo, raccontarlo, solo in quel modo perché quella mente si perderebbe nella realtà dell'oggetto in sé.

La forma degli oggetti crea delle gerarchie fra oggetti, ma la gerarchia è legata alla forma pensata e svanisce quando il pensatore cessa di pensare gli oggetti attraverso la forma, che attribuisce loro, per abitare gli oggetti che, nella frequentazione, cessano di essere forme per diventare fenomeni con i quali costruire le relazioni. Il fenomeno è un soggetto che costruisce delle relazioni e la sua forma è la dinamica attraverso la quale vive le relazioni perdendo i connotati di forma per assumere i connotati dell'azione.

Il messaggero è il messaggio e il messaggio qualifica il messaggero nei confronti della percezione del soggetto che lo riceve. La percezione del fenomeno qualifica l'oggetto in sé e l'oggetto in sé può costruire delle relazioni con quei suoi, e solo con quei, fenomeni.

Il mondo in cui viviamo può essere fatto da forme che descriviamo con la nostra mente razionale o può essere fatto da fenomeni che abitiamo e con i quali abbiamo, e hanno, delle relazioni modificando continuamente la loro, e nostra, esistenza.

Quando guardiamo il mondo: che cosa vediamo?

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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