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Agosto 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

03 agosto 2024 cronache della religione pagana
La violenza sessuale e il Dio della bibbia

Claudio Simeoni

Cronache mese di agosto 2024

03 agosto 2024

Percepire gli Dèi e conflittualità

Il concetto centrale che divide i Pagani e distingue i Pagani dai non-pagani è il concetto relativo alla "natura degli Dèi". In sostanza, come si pensano gli Dèi.

Quasi sempre i "Pagani", imitando il cristianesimo e le religioni monoteiste, pensano gli Dèi come ad "oggetti diversi da sé". Solo che, pensare gli Dèi in questo modo, può essere chiamato platonismo, stoicismo, neoplatonismo, ebraismo, cristianesimo, ma non "paganesimo".

Pensare gli Dèi in questo modo, per chi è educato in un ambiente cristiano, è facile. In fondo, il modello secondo cui "Gesù viene con grande potenza sulle nubi mentre le stelle cadono sulla terra", viene, di fatto, riproposto da alcuni tipi di "pagani" con l'immagine di Giove, Zeus, Venere, Apollo, Ercole, Demetra, ecc. che arrivano a modificare l'ambiente come soggetti esterni all'uomo e a cui l'uomo deve deferenza e sottomissione. Come Gesù. Questo tipo di "pagani" non mette in discussione il "Dio" come soggetto esterno all'uomo, separato da esso e superiore dell'uomo. Non contesta ai cristiani il diritto di sottomettere l'uomo in nome d Dio. Questo tipo di "pagani" dicono ai cristiani: "L'uomo non deve sottomettersi a Gesù o al vostro Dio, ma deve sottomettersi a Giove, Zeus, Dioniso, Apollo, ecc.". E' il concetto di sottomettere che rende che rende questi "pagani" uguali ai cristiani, cristiani essi stessi.

Il concetto di umiltà, che i cristiani impongono all'uomo nei confronti del loro Dio, viene, dall'individuo che si dichiara "pagano", trasferito alle sue divinità che, pur chiamate con un diverso nome, vengono pensate sempre come si pensa il Dio cristiano signore e padroni degli uomini. Cambiare il nome non cambia la sostanza dell'idea religiosa che emerge dal percepire la realtà divina del mondo.

In sostanza, i cristiani, che chiamano sé stessi "pagani", riproducono la medesima idea del divino del cristianesimo sostituendo i nomi ma lasciando inalterato il concetto, l'idea del divino, proprio del cristianesimo.

Da qui il conflitto fra i Pagani dove i "pagani", che riproducono i modelli cristiani di Gesù, del superuomo, fanno guerra ad ogni diversa idea di "paganesimo" per riaffermare l'idea cristiana di Dio, oggetto diverso dagli uomini e padrone degli uomini (superuomo), in quanto superiore agli uomini che, davanti a quel Dio e a chi lo rappresenta, si devono prostrare.

Da qui l'idea, spacciata per pagana, di "pregare gli Dèi" che è un'offesa per la Religione Pagana.

 

03 agosto 2024

Cristiani e sfruttamento

Anche questa è violenza sessuale e sociale.

Indubbiamente non hanno la qualifica di "schiave", ma il rapporto di sudditanza è analogo se non peggiore e la sua origine ideologica è propria dell'ideologia del cristianesimo; del Dio dei cristiani; del Gesù dei cristiani.

E' il mondo di servi e di schiavi che piace tanto ai "padroni" che si identificano con Dio e con Gesù e, pertanto, in diritto di possedere persone.

 

03 agosto 2024

La violenza sessuale e il Dio della bibbia

Non è possibile affrontare nessun problema sociale, politico o religioso, se non si affronta, prima di tutto, il problema di Dio, del Dio dei cristiani.

Il problema della violenza sessuale è, indubbiamente, un problema sociale rilevante.

Un problema che viene affrontato dal punti di vista dell'azione giudiziaria. La violenza sessuale è messa in atto da criminali che violano il principio secondo cui il corpo appartiene alla singola persona e violarlo contro la sua volontà è un crimine contro la persona.

Non ci si domanda, però, chi ingenera nella persona il principio secondo cui la persona ritiene di avere una sorta di "diritto" di violare quel corpo.

E' una domanda che, sia la società che il sistema giudiziario, ha sempre ritenuto di non dover porsi partendo dal presupposto cristiano secondo cui la violenza insorge naturalmente nell'individuo per volontà di Dio. L'individuo, in quanto creato da Dio, secondo il sistema giudiziario e l'ideologia imperante nella società civile, detentore di un'anima perfetta creata da Dio, cade nel peccato in quanto il male, l'insorgenza della necessità di delinquere, insorge in lui: la necessità e l'azione del delinquere è circoscritta all'individuo che, classificato come delinquente, è considerato l'unico responsabile della violenza.

Questo modo di pensare è una "categoria di pensiero", un "modello", proprio dell'ideologia creazionista che vuole negare che la forza pulsionale dell'individuo è venuta formandosi come risposta soggettiva alle stimolazioni oggettive, sia di natura parentale che sociale, vissute dall'individuo nel corso della sua crescita.

Gli stimoli oggettivi, ai quali l'individuo ha risposto adattandosi, sono propri di un apparato ideologico preciso il cui scopo è produrre un individuo che sia funzionale all'ambiente sociale predeterminato e capace di riprodurre i modelli ideologici propri di quell'ambiente.

La necessità della violenza per soddisfare il proprio apparato pulsionale ha il suo modello nel Dio della bibbia col quale i cristiani manipolano l'infanzia. Ha il suo modello nella società che reprime il reato, ma non lo previene (in quanto ritiene di non poter prevenire la volontà di Dio). Ha il suo modello nella bibbia dove la violenza è un'offesa a Dio (la morale) e non alla persona che è proprietà di Dio.

La manipolazione dell'infanzia, attraverso i modelli di sopraffazione della bibbia, è sistematica, capillare e calata con la violenza nella struttura emotiva dell'infanzia.

Prima di manipolare l'infanzia di oggi, hanno manipolato, col modello del Dio della bibbia, l'infanzia dell'insieme parentale a cui si adatta l'infanzia di oggi e l'insieme parentale dell'infanzia, dell'infanzia, e di tutte le infanzie che hanno preceduto l'infanzia di oggi. E così via per millenni.

Se andate a leggere la bibbia a cristiani che abitano la cultura, la trovano sia puerile che criminale. Ma la questione è che la bibbia, il Dio della bibbia che ammazza tutti quelli che vuole ammazzare per ogni fastidio, diventa il modello ideologico imposto all'infanzia, l'infanzia assorbe, non è in grado di discriminare; cresce, adattandosi a quel modello, fra violenza, bullismo e la convinzione che il più forte abbia un qualche diritto di far violenza al più debole perché quella è la volontà di Dio.

Io non ho dubbi che ad un Galimberti, per fare un esempio, abbia ribrezzo quando legge che per Platone le donne sono uomini malvagi costretti a reincarnarsi in donne che devono soffrire per espiare le loro colpe. Ma nel momento stesso in cui Galimberti sottolinea qualche cosa come "Platone si è inventato la divisione anima e corpo per questioni di conoscenza!", non fa altro che reiterare il diritto di fare violenza sulle donne, anche se nessuno forse pensa che siano uomini malvagi che si sono reincarnati in donne per essere puniti.

Quando si impone ai bambini la storia che il Dio dei cristiani macella gli abitanti di Sodoma e Gomorra perché non fanno sesso come lui vuole, quel bambino adulto si ritiene in diritto di accoltellare la compagna che lo lascia perché si fa Dio dei cristiani che punisce la "malvagia".

Le storie della bibbia, nella loro puerilità, quando vengono presentate dagli adulti con enfasi, hanno la capacità di manipolare la struttura emotiva dell'infanzia adattandola a riprodurre tali storie nella sua vita quotidiana,

Per eliminare il problema della violenza e della prevaricazione nella società è imperativo combattere il Dio dei cristiani, il Dio della bibbia, indicandolo come il malvagio, il criminale da perseguire: fonte che genera la "merda sociale".

Questo porterebbe a risolvere il problema fra molte generazione sottraendo la veicolazione della libido dall'ideologia del possesso indotta dall'educazione cristiana.

Ma questa soluzione trova un ostacolo: nessuno vuole combattere Dio perché ciò non paga né in termini economici né in termini elettorali.

E' una situazione in cui la società induce le persone a risolvere i propri problemi con la violenza e la sopraffazione e, nello stesso tempo, criminalizza le persone che risolvono i loro personali problemi con la violenza e la sopraffazione.

Come si pensa di poter costruire una società che censuri socialmente la violenza e la sopraffazione quando chiunque che pratica violenza e sopraffazione mette i crocifissi sui muri per poter legittimare la propria violenza e la propria sopraffazione?

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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