Non scambiate mai, quando guardate alle azioni del Governo, l'attività del delinquere con l'incompetenza. Non sempre la Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione sono in grado di intervenire. Spesso le questioni non sono giuridiche, ma sociali e politiche.
Settembre 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
Cronache mese di settembre 2024
15 settembre 2024
Scrive Diogene Laerzio:
... i Caldei presso i Babilonesi e gli Assiri, e i Gimnosofisti presso gl'indiani, i cosiddetti Druidi e Semnotei presso i Celti ed i Galli. E che inoltre nella Fenicia nacque Oco, nella Tracia Zamolsi e nella Libia Atlante. Gli Egizi dal canto loro sostengono che sia stato Efesto, figlio di Nilo, a dare inizio alla filosofia, che fu in modo preminente coltivata dai sacerdoti e dai profeti; che da questo fino ad Alessandro il Macedone trascorsero quarantottomilaottocentosessantatre anni, nel quale periodo si verificarono trecentosettantatré eclissi di sole, ottocentotrentadue eclissi di luna.
Diogene Laerzio, Vite dei Filosofi, Proemio, Mondadori, 2009, p. 3
Il si dice che abbia inventato la filosofia, dopo aver parlato dei Magi, Diogene Laerzio fa un piccolo elenco delle credenze del suo tempo su chi ha inventato la filosofia.
Anche al tempo di Diogene Laerzio c'erano le "leggende metropolitane", non tanto per la realtà degli oggetti affermati, ma per come gli oggetti affermati potevano incidere sulla sviluppo della filosofia.
Oggi come oggi, nessuno mette in discussione che Babilonesi (nelle varie epoche e nelle varie dominazioni) e gli Assiri non avessero delle loro idee filosofiche e religiose. Se è plausibile che con i Magi, nella relazione fra oriente e occidente vissuta da Mileto, ci possono essere state delle relazioni che hanno sollecitato la nascita di una direzione del pensiero, più difficile è pensarlo nella relazione fra Assiri nel loro insieme che i Babilonesi, precedenti l'arrivo dei persiani, abbiano avuto influenze sulla direzione di sviluppo del pensiero greco.
I Gimnosofisti entrarono nel pensiero greco solo dopo l'arrivo in India di Alessandro Magno, 330 d.c., circa. Il pensiero greco era rappresentato da varie "scuole" anche al seguito di Alessandro Magno.
E' indubbio che i Celti e i Galli avessero un loro pensiero religioso, ma questo pensiero religioso, a quanto ne so, non arrivò mai in Grecia e spesso, le uniche informazioni sulla religione dei Galli le abbiamo da Giulio Cesare più interessato a diffamare i Galli che non a capirli.
L'Oco della Fenicia, forse si tratta di Artaserse III Oco, o anche Ocho, (425 a.c. circa – 338 a.c.) fu re dell'Impero achemenide dal 358 a.c. finché morì.
Il Zamolsi (Zalmoxis) della Tracia, citato da Diogene Laerzio, è una figura mitica di difficile collocazione e, secondo alcune fonti, di volta in volta elevata al rango di Dio, di riformatore sociale e religioso, di profeta che precede Pitagora e a volte ne si nega l'esistenza relegandola ad una fantasia mitica. Di lui non si sa nulla, ma provenendo dalla stessa zona (la Tracia) da cui proviene Orfeo, la faccenda merita un po' di approfondimento anche se le fonti sono tutte dubbie. Messe in dubbio anche dagli stessi Antichi che fungono da fonte.
La filosofia egiziana ha una sua particolare rappresentazione. La credenza di che cosa fosse la filosofia Egiziana di quei tempi, ce la fornisce Giamblico, ma la moderna archeologia ci ha dimostrato che ai tempi di Diogene Laerzio non si conosceva la filosofia egiziana antica, ma solo quella sopravvissuta in epoca tolomaica.
Fino a qui siamo nelle ipotesi dell'origine straniera (rispetto ai Greci) della filosofia.
Un'origine straniera, e vedremo come, contestata da Diogene Laerzio in funzione della supremazia greca della filosofia.
15 settembre 2024
Da: Hermes e i filosofi esistenzialisti contro rinascimentali - azione 20
[Partita Mondiale di Calcio della Filosofia]
Poi prese a parla Beppi agli altri arbitri:
Io sono l'unico Dio assoluto che l'uomo possa elevare agli altari, perché io sono l'uomo stesso. Io sono colui che prese coscienza in un antico brodo primordiale e che dette vita alla Natura. Sono "colui che è". Io ho generato e la mia generazione è cresciuta. Io sono ogni diversificazione di specie, io sono il topo, il rettile, il passero, la zanzara, lo scarafaggio, il filo d'erba e l'albero, io sono il fungo, le muffe, il battere e il virus. Io sono l'uomo che descrive il mondo a propria immagine e somiglianza. Io sono materia che attraverso il desiderio è diventata coscienza e io ho agito affinché altra materia diventasse coscienza in un'infinita trasformazione del presente perché io trasformo il presente in continuazione. Nel trasformare il presente immagino una realtà virtuale popolata di forme e desideri irreali e fra quelle forme e desideri irreali io, Beppi da Lusiana, ho creato anche Yahweh, Allahu Akbar. Che io esista o non esista, Fanete continuerà ad esistere perché la materia non può fare a meno di desiderare, ma se io non esisto, né Yahweh né Allahu Akbar possono esistere. Non esistono citazioni che descrivono la mia esistenza perché io sono l'uomo, io sono i soggetti della Natura, io sono colui che fece nascere la natura e il mondo che calpestiamo e respiriamo è la mia opera; l'opera della volontà d'esistenza dell'uomo quando ancora non aveva la forma dell'uomo.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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