Non scambiate mai, quando guardate alle azioni del Governo, l'attività del delinquere con l'incompetenza. Non sempre la Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione sono in grado di intervenire. Spesso le questioni non sono giuridiche, ma sociali e politiche.
Settembre 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

20 settembre 2024 cronache della religione pagana
La coscienza del nuovo nato nasce dalla scissione della coscienza della madre

Claudio Simeoni

Cronache mese di settembre 2024

20 settembre 2024

La coscienza del nuovo nato nasce dalla scissione della coscienza della madre

Sono oltre 40 anni che la Stregoneria sostiene che la formazione della coscienza del neonato avviene per scissione della coscienza della madre.

La coscienza non è la conoscenza, ma è la capacità soggettiva di manifestare e veicolare le emozioni.

La coscienza è ciò che separa la non-vita (quella che noi consideriamo non-vita) dalla vita (quella che noi consideriamo vita).

I viventi nella natura hanno elaborato numerose strategie, nel corso dell'evoluzione, per espandere sé stessi riproducendosi e moltiplicandosi come esseri fisici, ma la coscienza si trasmette, nei nuovi nati, per scissione della coscienza della madre.

Che cosa sia la coscienza, la scienza non lo sa perché si limita ad osservare i fenomeni dall'esterno e il fatto stesso che la trasformazione del cervello della madre appare trasformato come il cervello dell'adolescente, non è una regressione del cervello della madre, ma la madre sta vivendo una scissione della propria coscienza a cui la parte fisica del cervello si predispone per ricostruire la coscienza della madre ripartendo dalla condizione adolescenziale della madre.

D'altronde, fin dal Libro dell'Anticristo che scrissi fra il 1985 e il 1990 affermai che l'adolescenza umana è una forma di nascita: muore il bambino e la bambina e nasce l'individuo che inizia un cammino verso la maturità sessuale.

Stando dunque a questa ricerca scientifica, il cervello della madre in gravidanza ritorna ad attivare la struttura adolescenziale preparandosi ad un nuovo cammino di maturità sessuale dopo aver ceduto parte della coscienza al nuovo nato.

Ovviamente, questa è l'ipotesi della Stregoneria che, dal momento che non è suffragata da "dottorati scientifici" lascia il tempo che trova, d'altro canto, in una società in cui si è convinti che l'uomo sia creato da Dio, tesi avvallata da numerosi dottorati scientifici, le ipotesi della Stregoneria vengono emarginate come vengono emarginate le donne nella società civile in quanto strumento nelle mani di Dio.

Pensare una cosa o un'altra, non è la stessa cosa. Si costruisce una diversa società e relazioni umane diverse.

L'articolo di Elena Dusi lo potete leggere su La Repubblica.

 

20 settembre 2024

Teia commenta il comportamento vigliacco ed infame di Socrate
[dalla Partita Mondiale di Calcio - azione 31]

"Come nella vita sociale." Continua Teia "Io ho la conoscenza di un oggetto e confronto la conoscenza dell'oggetto con la conoscenza che di quel medesimo oggetto ne ha una diversa persona. A confronto ci sono due modi di rappresentare il medesimo oggetto e si presume che entrambi siano in grado o di definire l'oggetto o di impiegare l'oggetto in modi che si possono giustificare. Quando l'oggetto della discussione è un'azione, che si reputa debba avvenire nella società, c'è indubbiamente chi agisce e c'è chi non agisce, ma si erge a giudice dell'azione. Chi agisce ha degli intenti da perseguire con l'azione che mette in atto; chi giudica l'azione ha come intento il controllo (o l'appropriazione) del soggetto che agisce. Chi si erge a giudice di un agire non ha lo stesso obbiettivo di chi agisce, ma ha come obbiettivo il soggetto che agisce. Il problema fra la posizione di chi agisce nella società e chi giudica l'agire senza agire a sua volta, non nasce da un diverso punto di vista, ma nasce da un diverso intento e da un diverso scopo. Non è importante se l'azione che prendiamo in considerazione danneggia o alimenta lo sviluppo sociale. Chi mette in atto l'azione ha come scopo la modificazione del presente in funzione di un presente che, immagina, migliore del presente per il quale egli necessita mettere in atto l'azione. Chi giudica l'azione è disinteressato alle modificazioni che l'azione potrebbe produrre, ma è interessato al soggetto che ha la capacità d'agire. L'elemento del contendere, fra le due diverse posizioni, è la capacità d'agire del soggetto che agisce. La capacità d'agire deve essere espropriata al soggetto che agisce perché chi ha la capacità d'agire è il soggetto che ha la capacità di modificare il suo presente. Ed è questo che fa Socrate con la sua indagine, deve espropriare la capacità d'azione dei soggetti sociali che interroga per convincerli che sono individui inadeguati davanti alla sua "sapienza" che non è altro che retorica aggressiva rispetto a cittadini che, comunque, agiscono nel mondo in cui vivono. La retorica aggressiva, propria di individui impotenti davanti ai problemi della vita, viene esercitata per controllare le persone che agiscono. Il Dio non ha detto che Socrate è un uomo sapientissimo perché sapientemente lavora la terra, pascola il bestiame, costruisce palazzi, statue o templi. Il Dio dice che Socrate è sapientissimo perché sa che la sua sapienza non vale nulla. La sapienza di Socrate non vale nulla perché non ha un fine per il quale Socrate potrebbe esercitare la sua sapienza. Per contro, Socrate aggredisce ogni uomo che agisce nella società, interrogandolo, per poter dimostrare la sua "superiorità retorica", il "dominio della sua retorica" sull'uomo dal momento che l'uomo, pur agendo e modificando il suo presente, non è in grado di giustificare la sua azione con altrettanta retorica. Socrate deve distruggere l'affezione con la quale i suoi concittadini modificano sé stessi e il mondo perché la retorica dimostra che Socrate è affezionato solo a sé stesso. La necessità di privare gli uomini dell'orgoglio per la loro "capacità d'azione" capace di modificare il presente, sarà portata agli estremi dal cristianesimo che anziché ringraziare l'uomo che con la sua intelligenza ha risolto dei problemi, ringrazierà Dio che ha consentito di risolvere i problemi. E' il buio della coscienza, piegata e chiusa su sé stessa, che fugge dalla luce del cambiamento e della trasformazione rifugiandosi in una perenne denigrazione di sé stessa e della propria volontà d'esistenza per salvaguardare la verità, quell'essere sapientissimo, che la imprigiona in un perenne immobilismo."

[dalla Partita Mondiale di Calcio - azione 31]

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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