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Settembre 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

26 settembre 2024 cronache della religione pagana
I Misteri di Eleusi:
l'umiltà dell'Iniziato Parte n. 17

Claudio Simeoni

Cronache mese di settembre 2024

26 settembre 2024

I Misteri di Eleusi: l'umiltà dell'Iniziato
Parte n. 17

Scrive l'Inno Omerico a Demetra:

A lei rispose a sua volta Demetra dalla bella corona:
"Anche a te salute, di tutto cuore, o donna; e gli dei ti concedono felicità.
Di tuo figlio volentieri mi prenderò cura, come tu mi chiedi;
lo alleverò, e in verità non credo che, per negligenza della nutrice,
mai lo abbatteranno il maleficio, o le erbe velenose:
conosco un rimedio molto più forte delle erbe nocive;
conosco, per il maleficio funesto, un valido scongiuro".
Così disse, e strinse il fanciullo al seno odoroso d'incenso,
tra le braccia immortali; si rallegrava nel cuore la madre.
Così ella lo splendido figlio del saggio Celeo,
Demofonte, che Metanira dalla bella cintura aveva generato,
allevava nel palazzo; ed egli cresceva simile ad un essere divino,
senza prendere cibo, senza poppare.

Dall'Inno Omerico a Demetra

L'Iniziato si rapporta col mondo con rispetto, con passione e con partecipazione.

Con-passione nell'eccezione di: vivere delle stesse passioni, delle stesse aspettative, degli stessi progetti!

E' un atteggiamento diverso della Pietas. Nella Pietas c'è attenzione per il mondo nel quale l'Iniziato vive. Attenzione e considerazione che portano l'Iniziato ad afferrare e mettere attenzione alla qualità dei fenomeni del mondo. Nella con-passione, l'Iniziato partecipa attivamente alle questioni del mondo e alle strategie d'esistenza degli Esseri che in quel mondo agiscono e modificano la realtà nella quale vive.

Demetra si rapporta con Metanira con lo stesso atteggiamento con cui si rapporterebbe (a parte la sua attuale rabbia) con Zeus. Lo stesso fece con le figlie di Metanira. Che forse la sua rabbia non è grande nei confronti di chi gli rapì la figlia? Perché, dunque, non dovrebbe vivere con passione le strategie e i desideri di chi, come lei, arranca sulla strada dell'esistenza? Lei è Demetra. La crescita che si esprime in ogni Essere dell'Universo!

Demetra riconosce immediatamente sé stessa negli atteggiamenti di Metanira. Suo figlio deve crescere. Metanira vuole che suo figlio abbia il meglio che esiste. Metanira si piega alle strategie degli Dèi e sa che la sua strategia si inserisce in un insieme nel quale i rapporti di forza non le sono favorevoli, ma ha colto l'occasione dell'arrivo di Demetra per chiederle, con tutto sé stessa, di accudire a suo figlio. E' questo che fa di Metanira una Dea davanti alla quale Demetra non esita a manifestare sé stessa. Non la sé stessa dell'apparenza, ma la sé stessa degli Intenti. La sé stessa nelle sue azioni.

Questa è l'umiltà dell'Iniziato. Le sue azioni non ingannano. Magari le parole non hanno lo stesso suono delle parole di chi vorrebbe ergersi a giudice, ma le sue azioni non ingannano, mai. Le azioni dell'Iniziato rivelano le sue intenzioni, la sua disponibilità davanti al mondo, la direzione nella quale procede.

Le parole di Demetra inducono all'inganno. Dice: "... mai lo abbatteranno il maleficio, o le erbe velenose: conosco un rimedio molto più forte delle erbe nocive; conosco, per il maleficio funesto, un valido scongiuro..." e cosa avrebbe potuto dire la Dea a Metanira? "Nessun'erba velenosa lo può danneggiare perché conosco le qualità della crescita di tutte le erbe dell'universo in quanto tutte le erbe dell'universo manifestano quanto io sono: la crescita?" o avrebbe dovuto dirle: "Chi manifesta la crescita, cioè me, non può essere toccato da nessun maleficio in quanto il maleficio colpisce soltanto chi vive in assoggettamento?" Povera Metanira! Lei che combatte con le unghie e con i denti (e quanto la Natura le ha fornito) per costruire il suo essere divino fra la specie umana, trovarsi difronte ad uno dei maggiori Potere di Essere dell'universo che si comporta in maniera diversa da come fa Demetra. Come avrebbe reagito?

Questa è l'umiltà dell'Iniziato!

Solo che Metanira è un individuo divino (anche se con tutti i limiti della specie cui appartiene) e di Demetra osserva le azioni. Non sono le parole di Demetra che la convincono, anche se sono "parole alate" ma li intenti che preludono alle azioni!

"Così disse, e strinse il fanciullo al seno odoroso d'incenso, fra le braccia immortali;..." Questa è l'azione, l'espressione comunicativa che Metanira recepisce! Ed è quello che rende felice Metanira!

Ho spesso parlato dell'umiltà dell'Iniziato, dello Psichista, dell'Apprendista Stregone, di colui che, vivendo sfida dopo sfida, alimenta il suo Potere di Essere. Se non è attento ad alimentare ulteriormente il proprio Potere di Essere nelle relazioni col mondo, rischia la sconfitta, fagocitato da Potere di Avere.

In questo esempio di relazione fra Demetra e Metanira troviamo l'esempio che ci permette di comprendere come Demetra non usa il suo Potere di Essere per prevaricare Metanira e, ad ogni lettore, apparirebbe assurdo che Demetra lo facesse. Cosa diversa nei comportamenti del macellaio di Sodoma e Gomorra che, millantando il suo Potere quale creatore dell'universo, se ne serve soltanto a tenere ferme le persone mentre Davide le uccide colpendole alle spalle!

L'Iniziato non si "umilia" davanti al più forte e sorregge il più "debole" sulla sua strada affinché diventi un Iniziato a sua volta. Questo, comunque è un altro discorso che può continuare: "Così ello lo splendido figlio del saggio Celeo, Demofonte, che Metanira dalla bella cintura aveva generato, allevava nel palazzo; ed egli cresceva simile ad un essere divino, senza prendere cibo e senza poppare......" Agendo opportunamente l'Iniziato alimenta altri Esseri Umani che possono, a loro volta, diventare Iniziati!

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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