Sterminare gli indifesi è l'ordine del Dio degli ebrei e dei cristiani in nome del potere assoluto di Dio contro i diritti degli uomini.
Ottobre 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

09 ottobre 2024 cronache della religione pagana
Il mausoleo del Bosco di Bomarzo

Claudio Simeoni

Cronache mese di ottobre 2024

09 ottobre 2024

Il mausoleo del Bosco di Bomarzo

Terminata l'esplorazione dei significati del lato sinistro della biforcazione, una volta entrati e vista la cascata, della quale non ho parlato anche se anche lei ha un significato preciso in quella collocazione (nascere e sgorgare alla vita), si riprende il cammino verso destra.

Il cammino verso destra porta il visitatore nel cuore delle strutture architettoniche del Bosco Sacro di Bomarzo.

Partendo dal fondo del lato sinistro e andando verso la biforcazione dell'entrata, partiamo dalla nascita, rappresentata dalla cascata d'acqua; passiamo attraverso la trasformazione, Proteo-Glauco; incontriamo il principio della vita che proveniente da dietro (passato) agisce nel presente in funzione del futuro, Pan-Giano.

Superiamo la biforcazione e la prima scultura che incontriamo è una scultura che rappresenta un mausoleo spezzato.

Si dice che questa scultura sia ispirata ad una tomba etrusca, ed è volutamente scolpita come fosse in rovina con il frontone abbattuto.

Sul frontone appaiono figure in bassorilievo. Una sirena dalle gambe anguiformi e divaricate, a destra un delfino e un ariete dal corpo di pesce; un tritone che suona una conchiglia e sorregge un timone, con l'altra mano, sulla spalla.

Il mausoleo è un sepolcro monumentale che contiene "persone di valore da celebrare". Il "mausoleo spezzato" indica che in quel mausoleo non ci sono più "le persone di valore da celebrare".

Il mausoleo spezzato indica che le persone che c'erano dentro ora non sono più dentro.

Che ne è delle persone?

Proviamo a fantasticare su questo insieme di simboli che appaiono sul mausoleo.

1) Una Sirena dalle gambe anguiforme e divaricate;

2) Un Delfino;

3) Un Ariete dal corpo di pesce;

4) un Tritone che suona una conchiglia e con l'altra mano regge un timone poggiato sulla spalla;

Riporto dal Dizionario dei simboli di Jean Chevalier e Alain Cheerbrant edito dalla BUR, 1988, la riflessione che mi interessa al vocabolo "Sirene":

"Se si paragona la vita ad un viaggio, le sirene raffigurano i tranelli posti dai desideri e dalle passioni. Poiché esse scaturiscono da elementi indeterminati dell'aria (uccelli) o del mare (pesci), se ne è fatto delle creazioni dell'inconscio, dei sogni affascinanti e terribili, in cui si manifestano le pulsioni oscure e primitive dell'uomo."

Questa descrizione della Sirena sia attinente all'immagine presentata sul mausoleo scolpito come un rudere. E' la fine di un viaggio. La Sirena, a gambe aperte, partorisce il viaggiatore della vita.

Il secondo simbolo è il Delfino.

Riporto dal Dizionario dei simboli di Jean Chevalier e Alain Cheerbrant edito dalla BUR, 1988, la riflessione che mi interessa al vocabolo "Delfino":

"E' il simbolo legato alle acque e alle trasfigurazioni. I pirati che si ubriacarono dopo aver legato Dioniso all'albero della nave, caddero in mare e furono trasformati in delfini. Il delfino è diventato il simbolo della rigenerazione e se ne vedeva l'immagine accanto al treppiede di Apollo a Delfi; è anche il simbolo della divinazione, della saggezza, della prudenza, qualità che, unite alla sua eccezionale velocità, ne hanno fatto il signore della navigazione. E' spesso rappresentato anche con un tridente o un'ancora come Poseidone. I delfini erano onorati come Dèi della Creta preellenica; Apollo si incarna nella forma di un delfino, secondo l'Inno Omerico, per accostarsi ai lidi di Crisa, che gli aprono la via di Delfi."

Il Delfino rappresenta il senso della trasformazione.

Il terzo simbolo è l'ariete dal corpo di pesce.

La ricerca di significato va divisa in due parti: ariete e pesce.

L'ariete.

Riporto dal Dizionario dei simboli di Jean Chevalier e Alain Cheerbrant edito dalla BUR, 1988, la riflessione che mi interessa al vocabolo "Ariete":

"André Virel, parlando dell'Ariete dal vello d'oro, afferma che "l'ariete rappresenta la potenza. E' il generatore del gregge. E' pure la macchina che permette di abbattere le porte e le mura delle città assediate, di fendere cioè la corazza della collettività. La forma a spirale delle corna accresce l'idea d'evoluzione e rinforza il valore di apertura e di iniziazione evocata dalla forma a V di tutte le corna degli animali. Nel mito in oggetto l'ariete rappresenta efficacemente l'iniziazione: è fornito di parola e di ragione. Rappresenta la forza psichica e sacra, la sublimazione: vola e il suo vello è d'oro." La sua forza di penetrazione resta una forza ambivalente: può fecondare o distruggere."

Associato all'ariete c'è l'elemento acqua, il pesce.

Noi non sappiamo se nel simbolo si tratta di un corpo di pesce o, più specificatamente, di un delfino. Tuttavia riporto l'idea psicologica che il pesce ispira al di là dell'uso tradizionale che ne fa il cristianesimo dal momento che, nel simbolo al Bosco Sacro di Bomarzo, il pesce è associato all'ariete e non ho informazioni di questo tipo di associazione all'interno dell'ideologia cristiana.

Riporto dal Dizionario dei simboli di Jean Chevalier e Alain Cheerbrant edito dalla BUR, 1988, la riflessione che mi interessa al vocabolo "Pesce" legato ai simboli zodiacali:

"La tradizione rappresenta il segno con due pesci accoppiati in senso inverso e legati da una sorta di cordone ombelicale che va dalla bocca dell'uno alla bocca dell'altro. Sotto i suoi auspici entriamo nella marea del grande universo, accediamo alla comunità di tutti gli uomini della terra, come una goccia d'acqua nell'oceano. Ci caliamo anche nel mondo dell'indistinto, dell'indifferenziato, del sommerso, del confuso, dove vengono cancellati i particolarismi e emerge l'illimitato; si va da zero all'infinito. Questo segno è posto sotto la tutela di Giove, che favorisce lo sviluppo e, soprattutto sotto quello di Nettuno in quanto archetipo di dissoluzione universale, dal limo originario alla fusione finale."

E' un brano di un'interpretazione astrologica molto in voga nel 1500 cosa, del resto, praticata anche da Galileo Galilei a Padova.

Il viso, la parte anteriore è quella dell'ariete, primo mese del ciclo delle costellazioni dell'astrologia, la parte posteriore è a forma di pesce, ultimo mese del ciclo delle costellazioni in astrologia.

Infine Tritone, figlio di Poseidone con nella mano una conchiglia con cui suona per fermare le tempeste in mare e, con l'altra mano, regge un timone con cui dare la direzione.

Appare del tutto evidente, dati questi simboli, che il mausoleo non è una "tomba", ma una porta di passaggio per accedere alle meraviglie del Bosco di Bomarzo e, in senso esoterico, per passare oltre la soglia della vita.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

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