Chiunque sarà il Presidente USA cambierà la situazione sociale interna agli USA, ma non miglioreranno i rapporti internazionali.
Novembre 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
Cronache mese di novembre 2024
06 novembre 2024
Il significato è chiaro, chiunque vinca le elezioni negli USA intende impedire all'industria USA e al commercio USA di vendere i propri prodotti in Cina. Gli USA hanno 350 milioni di abitanti, la Cina 1 miliardo e 400 milioni. E' la proporzione fra il mercato USA e il mercato cinese.
La guerra commerciale serve a questo: isolare il proprio mercato dal resto del mondo presupponendo che il resto del mondo necessiti del proprio mercato e sia disponibile a sottomettersi alle regole di chi si è isolato.
Recentemente c'è stata una reazione della Germania che si è opposta a nuove sanzioni commerciali alla Russia perché questo mette in crisi la sua industria che, grazie alle sanzioni imposte al mondo, è in grande crisi.
Nessuno si pone la domanda: di che cosa ha bisogno il mondo?
Sembra che imperi il desiderio di Dio: "Io voglio; io voglio; io voglio".
Senza porsi il problema delle conseguenze sociali ed economiche di questo volere che esclude il volere di tutti gli altri.
06 novembre 2024
Se volete, riflettete attentamente su quanto vi posto sulla Stregoneria.
Tutti coloro che frequentano il mondo "pagano" sanno che il mondo è fatto da intelligenze, ma quante volte, al vostro cane o al vostro gatto avete detto "Bello il mio tesoro" accarezzandolo: lo stesso atteggiamento lo avreste tenuto con un uomo o una donna che passa per strada?
Il punto è che quando pensiamo agli animali, si pensano come degli inferiori e mai come degli uguali.
Così è anche per i bambini; con gli uomini e le donne quando vengono pensati come subordinati.
E potrei continuare...
Quando la Stregoneria dice che il mondo in cui viviamo è un insieme di intelligenze espresse da coscienze mediante la loro volontà, sta esprimendo un concetto di uguaglianza che ammette la diversità delle intelligenze nella loro specificità, ma non ammette gerarchia (superiorità o inferiorità) nelle relazioni.
Io che ho appena iniziato a studiare inglese, nei confronti di tutte le intelligenze del mondo, dalla persona all'albero, agli animali, ai batteri, al vento, al fiume e a tutto ciò che potete immaginare, dovrei applicare a me stesso il concetto di "I must" e non il concetto "I have to". Il sostanza, il concetto di "Io devo" e non il concetto di "Io necessito".
Questo è il primo passo che un individuo deve (I must) fare per iniziare un cammino di Stregoneria.
Questo concetto è discriminante fra coloro che possono percorrere un sentiero di Stregoneria e coloro che non possono percorrere nessun sentiero di Stregoneria, ma solo cortocircuitare il loro desiderio in forme patologiche.
Nessun razzista e nessun sovranista è in grado di percorrere un sentiero di Stregoneria perché il razzista e il sovranista applica il dovere agli altri, all'albero, alle piante, agli animali, al vicino di casa, agli altri uomini, donne, all'ambiente e quanto potete immaginare, in funzione di sé stesso (You must for me). E per farlo, divide e discrimina per gerarchia. Costruisce delle categorie gerarchiche dell'intero ambiente in cui vive dove c'è qualcuno che comanda e qualcuno che (must) deve obbedire.
Nel razzista, nel cristiano, nel monoteista, nel fascista, non c'è il concetto di con-passione. Perché chi si identifica nel gerarca non vive le stesse passioni di altri. Può usare il concetto di "pietismo" dove il più forte ha pietà per sé stesso e si rende conto che senza i sottoposti non può imperare e concede qualcosa a chi considera sottoposto. Un concetto che viene definito dai cristiani come "amore", la "carità di Dio" per il bestiame umano che avrebbe creato e che è tenuto ad "amarlo" perché, altrimenti, li ammazza tutti col diluvio universale.
Non puoi percorrere un sentiero di Stregoneria se non vedi le tue stesse emozioni nel gatto, nel merlo, nell'albero, nella nuvola, nel vento, nel battere, nel virus, nella montagna, nelle stelle, nella luna, nel sole, nel ruscello sotto casa come nel grande fiume. Non puoi percorrere un sentiero di Stregoneria se non vivi le medesime passioni degli uomini e delle donne del tuo ambiente.
E questo è un concetto che non sono mai riuscito a far comprendere.
Le persone sono educate a sentirsi sempre superiori a qualcuno e si sentono buone quando si sentono più forti di qualcuno che ritengono inferiori e nei confronti del quale applicano un atteggiamento "buonista" purché sia sottomesso.
Io posso uccidere un animale per mangiarlo; posso uccidere la zanzara che mi infastidisce. Ma non per questo il mio atteggiamento psicologico si sente superiore all'animale o al vegetale che mangio o alla zanzara che uccido.
06 novembre 2024
La Stregoneria è l'arte di relazione fra l'individuo e il mondo in cui vive. Si tratta "solo" di stabilire che cos'è il mondo, che cos'è l'individuo e in cosa consiste la magia della trasformazione. Oppure, in alternativa, c'è IL VIVERE inteso come la capacità e le possibilità di veicolare nel mondo le proprie passioni e i propri desideri. Un mondo fatto da soggetti che vivono veicolando nel mondo le proprie passioni, intenti e desideri: anche di mangiarsi a vicenda.
Non esiste una branca della scienza che non abbia la sua origine e il suo senso nella Stregoneria; sarebbe come dire che può esistere una scienza, una branca scientifica, che prescinde dalla vita e dai bisogni dell'uomo nelle necessità del suo quotidiano.
L'oggettività in cui vive uno Stregone è composta da soggettività che progettano la loro esistenza: ogni uomo e ogni donna; ogni animale e ogni pianta; ogni luogo e ogni fonte; ogni fiume e ogni strada; ogni pianeta e ogni galassia; ogni tensione psichica e ogni emozione; ogni cellula e ogni battere; ogni virus e ogni fungo; sono tutti soggetti pensanti che progettano la loro esistenza. L'esistenza è fatta di conflitti e di amicizia, di trasformazione continua in cui ogni soggetto manifesta la propria intelligenza e la propria volontà.
06 novembre 2024
Quando Lei dice:
"La ragione è la facoltà di elaborazione dei dati sensibili (esterni e interni). Può essere definita come l'insieme di regole e procedure seguite dalla coscienza nell'esercizio dell'intelligenza."
Lei sta prendendo in considerazione sè stesso e quanto di sè stesso considera ragione.
Solo che quel sé stesso, come insieme razionale, lei non lo incontra nelle scelte del paramecio, dell'ameba, del virus o del battere.
Un conto è la pulsione di vita o volontà d'esistenza e un altro conto sono le strategie di specie o di individuo in cui veicoliamo la volontà d'esistenza sia come specie che come singoli Esseri.
Il ragionamento può essere risolto affermando che, comunque la visione della vita del virus, del paramecio, dell'ameba o del battere, sono comunque delle ragioni soggettive. Questo pone vari problemi; innanzi tutto su che cos'è l'intelligenza e in secondo luogo abbattere l'onnipotenza della ragione umana per assimilarla a quella dei virus e dei batteri e nessuna ragione umana è disposta a fare un'operazione del genere.
Infatti, Lei stesso scrive della ragione:
"La ragione è la facoltà di elaborazione dei dati sensibili (esterni e interni). Può essere definita come l'insieme di regole e procedure seguite dalla coscienza nell'esercizio dell'intelligenza. Essa crea una mappa del mondo utilizzando la quale dirige le azioni. Ma tra i dati a disposizione della ragione non ci sono solo quelli della mappa. La ragione (l'intelligenza) sa che la mappa è solo una mappa, cioè sa anche che la mappa si riferisce a qualcos'altro, e quindi sa che per acquisire nuove informazioni deve interrompere il filtraggio (che effettua normalmente per restringere l'ambito della sua elaborazione alle informazioni già elaborate e inserite nella mappa - che altro non è che un sistema di definizioni e relazioni) e lasciar entrare informazioni prive di relazioni riconosciute con quelle già inserite nella mappa (e che quindi la ragione non sa ancora dove mettere). In sostanza si tratta di destinare una certa quantità di risorse (memoria e capacità di elaborazione) a elementi non immediatamente relazionabili e quindi non inseribili nella mappa. Questo garantisce una continua evoluzione e un continuo adattamento, a patto che le nuove informazioni vengano poi elaborate e inserite della mappa, arricchendola in quantità e qualità d'informazione."
E questo dà addito ad altre difficoltà di ordine pratico. I cardinali che condannarono Galilei erano talmente terrorizzati da non poter mettere i loro occhi dietro al cannocchiale e verificare di persona quanto Galilei diceva. La ragione di quei cardinali era preclusa a dei fenomeni. E questo vale per tutta la nostra vita. Per esempio, quanti fenomeni provenienti dalla "materia oscura" o fenomeni dovuti a risposte di modificazioni ambientali dovute "all'antimateria", la nostra ragione ignora? Eppure, anche se ignorati alla nostra ragione, il nostro corpo vi si adatta fin dalla nascita della vita su questo pianeta. Questi adattamenti, che appartengono alla vita, sono ignorati dalla ragione la quale dà delle spiegazioni solo a posteriori e spesso del tipo: lo ha voluto Dio!
Per affermare quello che dice Lei è necessario essere convinti che l'intelligenza, attribuita alla ragione, sia un oggetto in sé. E' necessario affermare il non-sense secondo cui l'intelligenza risolve il problema anziché descrivere il problema a soluzioni date. Le faccio un esempio. L'uomo costruisce navi e barche e risolve i problemi di galleggiamento. Ma non sa perché. Dà varie spiegazioni, tutte irrazionali però funzionali. Poi, arriva Archimede e dà la spiegazione razionale. Alla soluzione data, Archimede descrive qual è il problema risolto. Quel "eureka" di Archimede altro non è che l'euforia di un'illuminazione dovuta ad un'emozione che ha disarticolato la sua ragione e l'ha ricomposta includendo il principio di galleggiamento. La cultura assorbe, tutti noi dovremmo conoscere il principio di galleggiamento (dillo a quelli che venivano derisi perché costruirono la prima nave in ferro), ma solo Archimede fece l'atto divino di ampliare la sua ragione mediante l'emozione che modificava la descrizione razionale del mondo vissuto. I virus e i batteri sono bravissimi in tutto questo: hanno costruito anche il nostro corpo in risposta alla pulsione di vita che li spingeva ad elaborare le migliori condizioni per continuare a vivere. In più non hanno la necessità di trasformare la loro azione in principio razionale.
Quando Lei dice nello specifico
"lasciar entrare informazioni prive di relazioni riconosciute con quelle già inserite nella mappa".
Lei sta parlando di "illuminazione". In sostanza sta parlando di quell'atto per cui la struttura emotiva dell'individuo, dopo un processo di tensione-carica si scarica destrutturando la ragione in essere nell'individuo e, nella fase di rilassamento dalla scarica emotiva, la ristruttura su un piano diverso inglobando nuovi fenomeni del mondo e adattando al nuovo la ragione (che, fra l'altro mette in atto strategie di recupero del suo stato precedente).
Quando Padre Zeus fece la sua Titanomachia, altro non fece che rivendicare il diritto di far nascere nuovi Dèi attraverso le strategie di vita della Natura mediante la forma e la quantità. Tuttavia, sia i Titani che i figli di Urano Stellato, sono strutture fondamentali con cui Zeus ha fatto germinare la vita della Natura. Zeus è la ragione, la forma e la quantità; ma i Titani sono le pulsioni della trasformazione della vita (della ragione stessa) e i figli di Urano Stellato sono le emozioni: cioè la vita in sé.
Non esiste un'evoluzione mediante la ragione. La ragione registra e giustifica atti dei quali non comprende il senso. Il senso appartiene alla vita e alle pulsioni di vita, la ragione tenta di giustificarle. Secondo un'indagine sociologica, nei supermercati le scelte dei clienti obbediscono a dei criteri assolutamente irrazionali; partono da scelte che emergono dalla psiche profonda che la ragione ignora. Poi, una volta che il cliente ha fatto la sua scelta, allora la ragione dà delle spiegazioni: che sono dei Giudizi di necessità.
---fine terza parte---continua--
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Claudio Simeoni
Meccanico
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