Chiunque sarà il Presidente USA cambierà la situazione sociale interna agli USA, ma non miglioreranno i rapporti internazionali.
Novembre 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
Cronache mese di novembre 2024
07 novembre 2024
La Casa Pendente del Bosco Sacro di Bomarzo
nella foto sotto la pendenza interna della casa
Nel Bosco Sacro di Bomarzo, appena superato il Teatro, si incontra la Casa Pendente.
Dalle mie foto che allego, si comprende il perché del nome. La casa è stata costruita così perché Francesco Orsini, detto Vicino, ha voluto costruirla così e in quella posizione.
Che senso ha costruire una casa pendente?
Il senso non sta nella casa, ma nelle sensazioni che quelle forme non regolari provocano sul visitatore. Il visitatore, chiunque sia, viene preso da capogiri, perdita di equilibrio e da sensazioni che alimentano le fantasie di ogni visitatore.
Della casa si possono visitare due stanze e, io che ci sono entrato, pur avendo un buon controllo dell'equilibrio, ho avvertito immediatamente la necessita della coscienza di destrutturare i riferimenti della realtà perché, la realtà, come storicamente acquisita e fagocitata dalla mia esperienza, veniva messa in discussione da un ambiente con una pendenza irregolare che imponeva una diversa ristrutturazione dei parametri dell'equilibrio, del sotto e del sopra.
Ho visto persone, entrate con me, sentire sensazioni di smarrimento e vertigine più violente di quelle che percepivo io e persone che, al contrario avevano sensazioni più leggere di smarrimento. Ma tutte le persone che entravano avevano tutte le sensazioni di una destrutturazione della coscienza spaziale.
Perché Francesco Orsini, detto Vicino, ha voluto costruire quella casa?
Per dimostrare fisicamente che ci sono delle realtà diverse da quelle razionali e, davanti a queste, la coscienza razionale è smarrita.
E' un principio alchemico: noi percepiamo il mondo in questo modo perché noi abbiamo costruito la coscienza affinché percepisse il mondo in questo modo, ma in presenza di un altro mondo noi viviamo lo smarrimento di una coscienza che deve destrutturare il vecchi e ricostruirsi per adattarsi al nuovo mondo che si è presentato.
Anche il CICAP ha voluto analizzare le strane sensazioni provocate dalla Casa Pendente del Bosco di Bomarzo.
Scrive il CICAP [online]:
Per capire perché questa casetta è interessante per chi si occupa di illusioni, è necessario entrarvi. è possibile accedere al solo piano superiore, dove ci sono due stanzette, con pareti e pavimento obliqui come le pareti esterne. Una volta all'interno si percepisce all'inizio semplicemente ciò che c'è, cioè una stanza inclinata, ma dopo un poco cominciano a verificarsi strani fenomeni. Ad esempio, si ha l'impressione di essere storti, e che le pareti e il pavimento siano invece sostanzialmente diritti.
E ancora:
Ma il fenomeno che in genere determina il maggiore stupore consiste nella sensazione di perdere l'equilibrio. All'interno della casa di Bomarzo, all'inizio, si ha la tendenza a porsi in posizione perpendicolare al pavimento, cioè in modo tale da essere diritti rispetto alla stanza, perché assumendo quella postura ci si sente verticali; in realtà, però, si è storti, per cui si deve compiere uno sforzo per non perdere l'equilibrio. Si sente di doversi opporre a una forza che attrae orizzontalmente verso la parete che è più in basso di se stessi. è la forza di gravità, e sembra agire orizzontalmente perché ci si percepisce verticali, mentre non lo si è affatto.
Scientificamente si possono dare tutte le spiegazioni fisiche che si vuole, sta di fatto che questa Casa Pendente, unica in Europa, era la dimostrazione pratica della realtà "religiosa-esoterica" che Francesco Orsini, detto Vicino, voleva rappresentare col Bosco Sacro di Bomarzo.
Sulla casa c'è una scritta che dice:
"ANIMUS QUIESCENDO FIT PRUDENTIOR ERGO"
che significa:
"L'animo tacendo diviene più assennato"
La modificazione della percezione indotta dalla pendenza dell'edificio porta la persona a fermare il flusso delle parole e a concentrarsi sulla destrutturazione e ristrutturazione della propria coscienza.
Se qualcuno aveva dei dubbi sulla visione esoterico-pagana del Vicino, la casa pendente fuga ogni dubbio perché, oltre la Casa Pendente c'è un'altra storia, un altro mondo che si dischiude al visitatore.
Solo che, per comprenderlo, è necessario destrutturare la nostra coscienza e ristrutturarla all'interno di un mondo nuovo, di una diversa visione della realtà.
07 novembre 2024
"Ogni soggetto si adatta ad ogni condizione che incontra e costringe il mondo, con tutti i soggetti che contiene, ad adattarsi alle sue scelte: cacciatori e cacciati in cui la posta in gioco è l'INFINITO. La consapevolezza (e le infinite forme e gradi di consapevolezza) fanno la differenza di chi opera come uno Stregone e chi invece subisce, aspettando la morte come fine, le avversità della vita."
La questione introduce un concetto: la necessità della ribellione soggettiva alle condizioni date. Quando date? Sempre al sorgere della necessità della ribellione soggettiva che implica una modificazione dell'ambiente nella quale si vive.
Come avviene questa ribellione soggettiva? Appartiene alle scelte soggettive che dovrebbero essere armate di intelligenza e scopo analizzando l'ambiente in cui l'individuo opera.
Accettazione delle condizioni esistenziali in essere e ribellione alle condizioni esistenziali in essere.
Si tratta di parole generiche che non indicano la direzione in cui è indirizzata la ribellione e, pertanto non significano nulla se non definiscono la situazione psicologica che abita l'individuo nella percezione delle condizioni in cui esiste e non definiscono gli intenti, gli obbiettivi, che tale ribellione definisce.
La definizione della realtà e gli intenti, gli obbiettivi, della ribellione definiscono sia la qualità della trasformazione soggettiva che la qualità della modificazione dell'ambiente abitato dall'individuo.
L'atto di ribellione è un atto in cui l'individuo libera dentro di sé le emozioni che trattiene nello sforzo di adattarsi al mondo in cui vive per poter essere accettato dal mondo stesso.
Dall'accettazione che può assumere l'aspetto di sottomissione o attività finalizzata a sottomettere, alla ribellione alla sottomissione come rifiuto di elementi dell'oggettività vissuti come fastidiosi e modificazione delle relazioni fra sé e il mondo nelle proprie condizioni di vita.
Esiste il lato nero della ribellione. La ribellione alla realtà per imporre sottomissione e beneficiare dal sottomettere persone o esseri alle proprie necessità. Imporre sottomissione per liberare sé stessi da condizioni che risultano faticose anziché rimuovere le condizioni oggettive che risultano faticose. Mi ribello alla libertà dell'uomo perché, essendo incapace di organizzare la mia vita in quelle condizioni, costringo altri uomini ad obbedire a condizioni che mi liberano dalla fatica di dover adeguarmi o rispondere a quelle condizioni. E' il lato nero della ribellione che non è rivolto alle condizioni oggettive, ma è rivolto alle persone affinché le persone, con la loro sottomissione, possono consentire a qualcuno di evitare la fatica imposta dalle condizioni in essere. In parole più povere, anziché modificare le condizioni che costringono alla fatica di "spostare sacchi pesanti" da un luogo ad un altro, si costringono altre persone a farlo beneficiando dello spostamento dei sacchi. Si è ribellato dal dover spostare sacchi, si è liberato dalla fatica, ma l'ha imposta ad altri per favorire sé stesso. Poteva costruire un carro e spostarli più facilmente, ma ha preferito imporre la fatica ad altre persone.
Il lato nero fissa le persone nella condizione della schiavitù: sia come schiavo che l'accetta che come schiavista che la impone. Se protratta per generazioni finisce per cortocircuitare l'ideale esistenziale nella relazione schiavo padrone dove l'ideale dello schiavo si realizza nel poter diventare padrone a sua volta e l'ideale del padrone consiste nella pretesa di essere amato dai suoi schiavi.
Ogni ribellione alle condizioni trasforma l'uomo, ma la direzione, l'intento della trasformazione, produce un uomo diverso in condizioni oggettive diverse. L'uomo può espandere sé stesso nel mondo o può chiudersi in sé stesso costringendo il mondo a preservare quel sé stesso affinché non cambi.
Trasformare significa: plasmare, modificare la propria struttura fisica che modifica, a sua volta, la qualità della percezione soggettiva e le idee razionali sul mondo e sulla vita. Per modificare la percezione è necessario modificare il cervello e la coscienza investendo di emozioni, l'intera attività quotidiana. L'emozione è l'energia vitale che alimenta, modifica, adegua, adatta, trasforma la coscienza dell'individuo. La ribellione è l'atto mediante il quale l'emozione, insorgendo nell'individuo e occupando la coscienza, modifica la percezione della realtà dell'individuo e amplia la sua capacità di descrivere il mondo in cui vive.
Questo atto di ribellione, prodotto dall'insorgenza emotiva dentro all'individuo, è chiamato: illuminazione.
07 novembre 2024
Le persone vengono insultate da razzisti e fascisti e se poi le persone si risentono degli insulti, vengono denunciate e spesso trovano un PM pronto ad avallare e giustificare le affermazioni demenziali di razzisti e squadristi.
E' capitato anche a me. A me questo giochetto lo fece una giornalista del giornale Il Gazzettino che voleva giustificare la violenza delle suore cattoliche sui bambini.
Si tratta di una forma di squadrismo che viene usata per bastonare le persone che tentano di essere cittadini anziché servi e sudditi sottomessi a prepotenti e miserabili.
Ricorrere al magistrato non è giuridicamente un atto "squadrista", ma lo è nella percezione del soggetto che percepisce come intimidatoria l'attività del magistrato che non è volta a stabilire giustizia (valutare le due parti sullo stesso piano), ma appare volta ad intimorire una parte politica. Dopo avrai giustizia, molto probabile, ma intanto vivi la sofferenza dell'aggressione giudiziaria subita.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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