La storia non è altro che la successione delle singole generazioni, ciascuna delle quali sfrutta i materiali, i capitali, la conoscenza che le sono stati trasmessi da tutte le generazioni precedenti.
Da una parte continua, in circostanze cambiate, l'attività ereditata, dall'altra parte modifica le vecchie circostanze con un'attività del tutto nuova.
Dicembre 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

01 dicembre 2024 cronache della religione pagana
Le diverse dottrine militari fra USA e Cina

Claudio Simeoni

Cronache mese di dicembre 2024

01 dicembre 2024

I libri sono ancora di moda?

Nel mese di novembre l'immagine guida è stata la statua di Giordano Bruno in campo dei Fiori a Roma.

Per il mese di dicembre ho deciso di usare un'immagine della cultura. Qualche cosa che sembra dimenticata.

La cultura non è avere dei libri, ma è data dalla nostra capacità di agire nei confronti dei contenuti di un libro perché l'azione nei suoi confronti permette agli uomini e alle donne di produrre cultura.

Non è importante quanto un libro ti può fare innamorare, imbestialire, arrabbiare. Ogni reazione emotiva suscitata da un libro è la fonte della cultura sociale. Per questo motivo non si bruciano i libri nei nemici, ma è necessario servirsene per demolire le tesi che presentano. Demolire le tesi ci rende forti, bruciare i libri, come voleva fare Platone, è un atto di vigliaccheria.

L'immagine caratterizzerà le trenta pagine che, una al giorno, farò nel mese di dicembre per il sito religionepagana.it e presentate nella pagina index di federazionepagana.it (una pagina al giorno e le pagine dei giorni precedenti riassunte con una frase per argomento e un collegamento per raggiungerle).

Sembra che i libri non siano più di moda.

Oggi si scrivono milioni di libri, ma la quantità serve a nascondere la qualità.

Si vive in una censura perenne. La censura non brucia più la carta dei libri, ma brucia i cervelli affinché non siano in grado di leggere e di interpretare i libri.

 

01 dicembre 2024

Le diverse dottrine militari fra USA e Cina

Per comprendere i fondamenti della dottrina della guerra USA, è necessario leggersi la bibbia o, come viene chiamata negli USA, la "Santa Bibbia".

Diversamente, per conoscere i fondamenti della dottrina della guerra cinese è necessario leggersi Mao Tse Tung.

E' indubbio che entrambi i vertici militari di USA e Cina conoscano perfettamente la dottrina della guerra della parte avversa, ma, date le condizioni ideologiche maturate nel corso delle trasformazioni sociali, nessuna delle due è in grado di applicare la dottrina della guerra della parte avversa.

Dal momento che una dottrina non è in grado di trasferirsi nell'ambito avverso, ne sorge inevitabilmente un conflitto. E' auspicabile che quel conflitto non giunga mai alla fase in cui si usano le armi, ma non so come una delle due parti possa essere in grado di gestire il conflitto senza l'uso delle armi.

Pensare alla guerra significa pensare ad un futuro possibile. Chi diceva che "La guerra è la continuazione della politica con altri mezzi e viceversa" pensava più ad organizzare la vita che non ad un conflitto armato.

Questo passo di Mao Tse Tung che riporto, è uno dei passi che caratterizzano la dottrina militare cinese. Scritto nel 1938 da Mao, era portatore di illusioni. L'illusione che le parole usate dai politici degli Stati nel mondo in quel tempo avessero un qualche fondamento di "verità". La disillusione portò a considerare questi scritti non più confinati nel tempo in cui furono vergati, ma assunsero un respiro molto più ampio cambiando anche il senso del termine di "guerra di lunga durata" per diventare "vita di lunga durata".

Scrive Mao Tse Tung:

Questa è la cosiddetta “teoria dell'onnipotenza delle armi", una teoria meccanicistica sul problema della guerra, un'opinione che nasce dall'esaminare il problema in modo soggettivo e unilaterale.
La nostra opinione è diversa; noi prendiamo in considerazione non solo le armi ma anche gli uomini. In guerra le armi sono un fattore importante, ma non decisivo. Gli uomini sono il fattore decisivo, non le cose. Il rapporto di forze non è solo un rapporto di potenza militare ed economica, ma anche un rapporto di potenziale umano e morale.
La potenza militare ed economica è necessariamente controllata dall'uomo. Se la grande maggioranza dei cinesi, dei giapponesi e dei popoli di tutto il mondo si schierano dalla parte della Guerra di resistenza contro il Giappone, si può considerare come superiorità la potenza militare ed economica che una piccola minoranza in Giappone controlla con la forza? Non la si può considerare superiorità; allora non è forse la Cina, nonostante che disponga di una potenza militare ed economica relativamente inferiore, destinata a diventare superiore? Fino a quando la Cina persevererà nella guerra di resistenza e nel fronte unito, è indubbio che la sua potenza militare ed economica aumenterà gradualmente. Indebolito come sarà per la lunga guerra e le contraddizioni interne ed esterne, il nostro nemico vedrà sicuramente la sua potenza militare ed economica modificarsi in direzione contraria.
Perché in tali condizioni non dovrebbe essere possibile per la Cina raggiungere la superiorità? E non è tutto. Se oggi non possiamo contare apertamente e in misura rilevante sulla potenza militare ed economica di altri paesi, perché non potremo farlo in futuro? Se i nemici del Giappone non si limitano alla sola Cina, e se in futuro uno o più paesi faranno apertamente uso della loro considerevole potenza militare e economica per difendersi dal Giappone o attaccarlo e per aiutare la Cina, la nostra superiorità non sarà ancora maggiore?
Il Giappone è un piccolo paese, la sua guerra è retrograda e barbara, ed esso sarà sempre più isolato sul piano internazionale; la Cina è un grande paese, la sua guerra è progressista e giusta, ed essa godrà di un appoggio sempre maggiore in campo internazionale dopo un lungo processo di sviluppo tutti questi fattori non rovesceranno in modo definitivo il rapporto di superiorità e di inferiorità esistente fra il nemico e noi?

Tratto da: Mao Tse Tung, "Sulla guerra di lunga durata" 1938, in Opere scelte, volume II, Casa Editrice in Lingue estere, Pechino, 1971,pag. 148

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

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