La storia non è altro che la successione delle singole generazioni, ciascuna delle quali sfrutta i materiali, i capitali, la conoscenza che le sono stati trasmessi da tutte le generazioni precedenti.
Da una parte continua, in circostanze cambiate, l'attività ereditata, dall'altra parte modifica le vecchie circostanze con un'attività del tutto nuova.
Dicembre 2024: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

15 dicembre 2024 cronache della religione pagana
I fondamenti del Libro dell'Anticristo

Claudio Simeoni

Cronache mese di dicembre 2024

15 dicembre 2024

I fondamenti del Libro dell'Anticristo

I tre elementi a fondamento del Libro dell'Anticristo sono: l'Universo, l'Essere e l'Entità.

Se dovessi interpretare in modo attuale questi primi tre elementi del Libro dell'Anticristo dovrei osservare che l'Universo altro non è che il mondo in cui viviamo; l'Essere, gli Esseri, non è altro che ognuno di noi (Esseri al plurale); l'Entità è il divenire degli Esseri, le loro possibilità.

Se devo tradurre questo nei modelli propri della Religione Pagana, l'Universo è ciò che ci contiene ed è la sostanza che permette l'espressione della nostra coscienza: L'Universo come materia-energia e l'Universo come coscienze, come Dèi. L'Essere altro non è che ogni soggetto che nell'universo mette in atto delle azioni che giungono alle altre coscienze sotto forma di fenomeni, al di là che le coscienze ne conoscano o meno l'origine, e a quei fenomeni si adattano.

L'Entità non è altro che il fine del percorso di adattamento messo in atto da ogni soggetto nell'Universo in cui alla formazione di un numero infinito di Entità che si trasformano in Entità portano alla "riformazione" della coscienza Universo. Questo viene chiamato "l'infinito dei mutamenti". Il mutare è il fine dell'azione di ogni soggetto esistente, di ogni Essere.

Il Libro dell'Anticristo si apre con queste tre osservazioni che regolano l'intera nostra esistenza.

Noi possiamo agire in quanto Esseri in trasformazione in un mondo, Universo, composto da Esseri in trasformazione e il fine della trasformazione è la trasformazione stessa al di là dei risultati che la trasformazione produrrà. Ad esempio: come useremo i nostri bisogni e i nostri desideri? Come useremo la nostra volontà di vivere? Come useremo la nostra percezione? come decidiamo di pensare il mondo in cui viviamo?

Ogni scelta che facciamo manifesta il nostro Essere e la scelta produce una trasformazione nel nostro Essere che non è più l'essere di prima della scelta, ma è un altro Essere, un Essere che ha fatto una nuova scelta.

Fra un Essere e l'Essere dopo la scelta, c'è un momento di silenzio in cui la coscienza dell'Essere cessa di essere per ricomporsi "rinascere" subito dopo inglobando l'esperienza della scelta fatta.

In quel momento abbiamo agito come l'Universo, siamo morti e rinati.

L'Entità si formerà, è già formata e si trasforma, seguendo i medesimi meccanismi degli Esseri, scelta dopo scelta. Ma l'Entità non è l'obbiettivo, il fine dell'esistenza degli Esseri. Il fine dell'esistenza degli Esseri è la trasformazione, l'Entità ingloba gli Esseri quando questi, nelle loro condizioni d'esistenza, non sono più in grado di trasformarsi: l'Essere non diventa il nulla, ma dalla quantità dei mutamenti che ha vissuto, genera una diversa qualità del proprio vissuto che gli permette di continuare nei mutamenti: l'Entità.

Il meccanismo vale per tutti, Esseri della Natura, Esseri di sola Energia, Dèi, Esseri dell'Universo qualunque sia la qualità della loro coscienza e qualunque siano i meccanismi di trasformazione soggettiva.

 

15 dicembre 2024

L'universo e l'attimo del silenzio

La fine del rumore e poi, solo il silenzio.

Avevo sottovalutato questo aspetto della mia visione.

Le persone sono educate a concentrare la loro attenzione su qualche cosa che sorge, si dilata, si espande. E' come se il dilatarsi, l'espandersi alimentasse le pulsioni del nostro sistema emotivo che trova nell'espansione la sua condizione di essere, di esistere.

Solo che l'espansione porta alla fine dell'espansione.

Sembra che non siano importanti i contenuti dell'espansione e i contenuti della fine dell'espansione. Sembra che sia inevitabile che il processo di espansione porti inevitabilmente alla fine dell'espansione.

Indubbiamente esistono altre formulazioni che descrivono il processo, ma quando vivevo nella sensazione dell'oscuro in Nera Notte la mia attenzione fu attratta da quanto stava accadendo. La materia-energia iniziava ad espandersi. Solo che, nel frattempo, avevo vissuto un altro momento: la materia-energia che si contraeva. Nel contrarsi cessavano le voci, cessavano i rumori, cessavano le sensazioni, cessava la presenza di oggetti da percepire.

L'Universo, l'Essere di ciò che era, divenne il Nulla.

E dal nulla, che non è nulla perché Gaia, la materia-energia persiste sia pur privata della coscienza e della consapevolezza, da qui il silenzio, torna ad espandersi.

La domanda a tutti è questa: questo meccanismo appartiene solo all'Universo o è un meccanismo, sia pure in piccolo, che si manifesta in ogni attimo della nostra esistenza?

La nostra stessa coscienza, non procede forse per destrutturazione e ristrutturazione in un processo continuo di trasformazione?

E fra una destrutturazione della coscienza e una ristrutturazione della coscienza, con cui la coscienza soggettiva le nuove esperienze, non c'è forse un momento di silenzio assoluto?

Avevo sottovalutato quest'aspetto della mia visione.

La coscienza è rumore che emerge dal silenzio e se noi non siamo in grado di osservare l'emergere di una coscienza dal silenzio, la coscienza, inevitabilmente, metterà in atto delle azioni che giungeranno a noi come fenomeni, appunto, come rumori, rispetto ai quali verranno messi in atto gli adattamenti soggettivi che, nell'insieme, appariranno come tanti rumori rispetto ai quali verranno messi in atto adattamenti soggettivi.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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