Non è solo il prigioniero che sta rivendicando la propria libertà, ma tutta la realtà sta rivendicando il proprio diritto di liberarsi dalle illusioni e dai preconcetti.
Questo può avvenire solo se la realtà sociale eleva illusioni e preconcetti al ruolo di dominatori.
Dopo un periodo di dominio di illusioni e preconcetti sull'uomo, questi si potrà liberare chiamandoli col loro vero nome.
Gennaio 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

02 gennaio 2025 cronache della religione pagana
Riflessione sulla sensazione di morte

Claudio Simeoni

Cronache mese di gennaio 2025

02 gennaio 2025

Riflessione sulla sensazione di morte

Il concetto di morte è alimentato dal desiderio di eternità che, proprio della ragione che controlla la coscienza, alimenta il desiderio che si espande nella struttura emotiva dell'individuo.

La ragione dell'individuo desidera l'eternità allo stesso modo in cui la ragione dell'individuo desidera l'onnipotenza che trasferisce nell'immagine specchiata di sé stessa chiamata "Dio padrone onnipotente, creatore".

La ragione, in un complesso educazionale cristiano, non è in grado di ammettere di essere solo uno strumento usato dall'individuo per costruire delle relazioni specifiche, tra l'altro limitate alle relazioni sociali, e consentire al suo corpo, al complesso più ampio degli strumenti con cui l'individuo abita il mondo, di alimentare la coscienza soggettiva mediante l'esperienza del vissuto.

La paura della morte del corpo fisico altro non è che la paura della ragione di perdere il controllo della coscienza dell'individuo e di morire con la morte del corpo fisico. Con la morte del corpo fisico muore anche la ragione e la sua specifica descrizione del mondo.

La ragione ha imprigionato la coscienza dell'individuo per tutta l'esistenza dell'individuo costringendo la sua azione entro mura della giustificazione razionale: "Faccio questo perché ...".

Il problema per la ragione è che il corpo ha sistemi di percezione e di adattamento in grado di agire al di fuori di ogni categoria razionale: lo ha fatto per centinaia di milioni di anni prima che la ragione occupasse l'intera coscienza dell'individuo allontanando la sua coscienza dalla percezione emotiva costringendola nella descrizione del mondo come forma e quantità.

Nonostante il controllo della ragione sulla coscienza dell'individuo, il corpo di ogni individuo continua a percepire il mondo in cui vive e la ragione, per il corpo, diventa un "fenomeno del mondo" alla quale il corpo tende ad adattarsi in una ricerca continua di adattamenti che possano mediare fra le necessità della ragione di controllare il corpo e le necessità del corpo di alimentare la migliore sopravvivenza nell'ambiente in cui è nato e favorire, nonostante la ragione, i processi di crescita e di trasformazione.

La ragione tende a conchiudere tutta la vita dell'individuo fra la razionalità della sua descrizione e il delirio della sua immaginazione che impone all'individuo come realtà ontologica alla quale l'individuo si deve sottomettere. In questa dualità si è inserita quella che storicamente viene chiamata la guerra fra ragione ed oscurantismo. Una guerra in cui la ragione razionale combatte la ragione delirante che , all'indagine dei meccanismi del mondo (scienza) oppone i concetti aprioristici della "verità" propri dell'ideologia cristiana (anche quando veicolata con il nome di altre ideologie religiose assolutiste).

La morte del corpo fisico pone fine anche a questa dualità. La ragione muore e con essa tutto l'apparato ontologico con cui la ragione ha giustificato il suo dominio su ogni singolo individuo.

Quando il corpo muore, e con esso la ragione, rimane l'energia emotiva, l'energia vitale, che ha alimentato il corpo e che il corpo ha manipolato nel corso della propria esistenza mediante le sue azioni, le sue scelte, i suoi desideri e le sue necessità che dal profondo sollecitavano la sua coscienza ad agire per abitare il mondo.

E' necessario partire da questo presupposto per iniziare a comprendere il concetto di nascita del Libro dell'Anticristo. Un concetto di nascita che la ragione chiama "morte" perché la ragione, in quella nascita, non è partecipe. La ragione è l'oggetto annientato dalla morte del corpo fisico e tutte le sensazioni di paura della morte che l'individuo vive altro non sono che le paure della ragione di cessare di esistere.

Tanto più una ragione domina un individuo, sia con la descrizione razionale, che nella migliore rappresentazione chiamiamo "analisi scientifica", sia con le sue varie dimensioni ontologiche in cui la ragione immagina la propria immortalità, tanto più debole sarà l'energia emotiva con cui l'individuo affronta la morte del proprio corpo fisico.

In estrema sintesi, possiamo dire che noi, con le nostre scelte nella nostra quotidianità, qualunque sia l'oggettività nella quale scegliamo, decidiamo su come affronteremo la morte del corpo fisico e le possibilità che abbiamo di superare la fine della vita in quanto Esseri della Natura.

 

Tutti i testi del mese di gennaio 2025 in un'unica pagina

 

 

Indice pagine mensili di cronache Pagane

 

Torna agli argomenti del sito Religione Pagana

Home Page Religione Pagana

 

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Iside con bambino - Museo di Napoli prestata a Torino!

 

 

Questo sito non usa cookie. Questo sito non traccia i visitatori. Questo sito non chiede dati personali. Questo sito non tratta denaro.