Quando l'uomo cristiano si identifica col suo Dio, si ritiene in diritto di scatenare il Diluvio Universale per distruggere coloro che lo infastidiscono.
Esaltarono il loro padrone, che li invitò alla sua tavola, come loglio bruciato nei forni e maiali arrosto serviti ai suoi commensali.
Gennaio 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

23 gennaio 2025 cronache della religione pagana
Riflessione sulle vittime delle catastrofi

Claudio Simeoni

Cronache mese di gennaio 2025

23 gennaio 2025

Riflessione sulle vittime delle catastrofi

Un'intera struttura sociale è stata distrutta da un "banale" incendio a Los Angeles

Banale, perché non si tratta di un bombardamento aereo, si tratta di fuoco, un incendio a cui la più potente nazione al mondo vi ha fatto fronte con disprezzo e noncuranza. Si tratta di un incendio nella più grande potenza mondiale e, per la sua potenza economica e militare, quello di Los Angeles è solo un banale, piccolo, incendio a cui gli USA hanno assistito affascinati dall'evento.

Ora, le fonti di informazione vengono a dire che le persone colpite erano miliardari con un reddito medio di quattrocentomila dollari l'anno.

Come si può essere solidali con persone di questo tipo?

Mentre Los Angeles brucia, migliaia di persone muoiono nel mediterraneo nell'assoluta indifferenza, se non con la collaborazione, di chi vorrebbe vederli sterminare perché disturbati dalla loro presenza.

La solidarietà è sempre una strada a doppio binario: la solidarietà che hai dato è la solidarietà che ricevi.

Mentre gli USA guardavano divertiti la vittoria di Trump che promette di deportare le persone povere, hanno aperto il diritto alle persone povere di divertirsi guardando bruciare Los Angeles. Le persone ricche ritengono questo "cinico", mentre trovano normale disprezzare le persone povere che considerano "non persone".

 

23 gennaio 2025

Usi obbedir tacendo?
Considerazioni sparse

La filosofia si esprime nelle azioni delle persone che sono spinte ad agire dalle proprie necessità.

L'arte della guerra è l'arte dell'imposizione della fede che chiede obbedienza: c'è una filosofia che legittima il chiedere obbedienza e c'è una filosofia che condanna il chiedere obbedienza.

C'è una linea di filosofia che è stata relegata nel sottobosco della cultura ufficiale e che emerge nel corso della storia quasi esclusivamente nei nodi di maggior conflitto sociale.

E' una linea filosofica difficile da definire perché il linguaggio razionale che contiene è espresso con parole cariche di emozioni e di urgenze e definisce i principi attraverso un linguaggio aprioristicamente conflittuale che la "ragione", che controlla i comportamenti dell'uomo, definisce "violento" perché non è in grado di opporre i propri argomenti emotivi alle necessità degli uomini.

Questa linea filosofica passa dall'uomo, che la esprime, a "strutture" della "ragione" che intende sfruttarne le spinte psicologiche determinate dalla necessità soggettiva.

Solo che la "ragione" snatura la tensione psico-emotiva cercando delle spiegazioni e delle soluzioni che siano razionali.

Il conflitto è un'esigenza, per l'insorgenza emotiva nell'uomo che esprime delle necessità. Questa insorgenza viene "razionalizzata" elencando delle motivazioni, riconosciute collettivamente, per raggiungere fini che siano "razionalmente" definiti.

Questa razionalizzazione delle spinte emotive ha lo scopo di incanalare prima e distruggere, esaurendola, poi la spinta emotiva e impedendo alla "ragione" di cogliere motivazioni profonde ed esistenziali al di fuori della descrizione della ragione che, in questo modo, conserva sé stessa, i suoi modelli con cui definisce il mondo, e non è costretta a modificare i modelli con cui definisce il mondo per adattarsi alla spinte emotive che escono dagli uomini.

In queste condizioni nasce "l'arte della guerra", dove gli elementi che concorrono alla guerra non sono più elementi fisici, anche se gli elementi fisici, la repressione militare, rimane la minaccia di fondo, ma sono armate di coercizione emotiva dove il "far credere" diventa l'obbiettivo dei nuovi "squadroni della morte".

Le elaborazioni militari moderne di Clausewitz, Mao Tse Tung, Lin Piao o Vo Nguyen Giap, non possono più essere interpretate come uomini armati che si muovono sul territorio, ma come armate che devono conquistare la "fede", la "credenza", l'"illusione" delle persone per farle agire in un modo prefissato anche, e soprattutto, contro i propri interessi.

Gli uomini devono agire credendo che di lì a poco, date certe condizioni, verrà Gesù dalle nuvole con grande potenza per risolvere, magicamente, i loro problemi degli. Gli uomini devono essere indotti a crederlo, con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima.

Il "nemico" deve cessare di essere una persona, ma è un terrorista che va definito all'interno di una categoria che allontani l'attenzione, di chi si vuole manipolare, dalla consapevolezza che quello è solo un uomo a cui sono negati bisogni e necessità.

In questa operazione di guerra, il razzismo è l'arma che, elaborata dalla bibbia di ebrei e cristiani, viene estesa a metodo con cui far serrare le fila del proprio gregge e usarlo contro qualcun altro, definito come un gregge ostile.

In questo tipo di guerra diventano importanti gli strumenti "popolari" capaci di diffondere le idee "complottiste" specialmente ad una massa sociale, magari giovane, incapace di discriminare fra il possibile e l'assurdo. Basti pensare che, grazie ai meccanismi complottisti, si è creduto che i seguaci di Baal sacrificassero i loro figli, i loro primogeniti, al Dio. Non ci si è mai soffermati a pensare quanto fosse assurda questa credenza. Alimentata dalla bibbia ebrea e cristiana, ha diffamato popoli, uomini e donne legittimando il genocidio e la strage di persone indifese.

Oggi come oggi è la stessa cosa. In particolare con l'uso dei social. I social sono sì fondati da questa o quella nazione, USA, Russia, Cina, e sicuramente queste nazioni traggono benefici di informazioni dal coinvolgimento dei cittadini nei social, ma il pericolo non consiste nelle informazioni che hanno gli Stati, ma la disinformazione che alimenta la "fede" e la "credenza" per creare masse di complottisti e di anticomplottisti da schierare l'uno contro l'altro "affinché nessun uomo sia portatore di progetti sociali che non siano voluti da Dio". La disinformazione non è creata dal social. Il social è un mezzo, facile da usare e a disposizione di chiunque. Il chiunque che usa il social non è la persona acculturata o inserita in circuiti sociali riconosciuti, ma sono gli emarginati che, nella facilità d'uso del social, cercano di rompere l'emarginazione aggredendo la società civile diffondendo idee di complotti il cui fine, al di là delle intenzioni dei singoli, diventa quello di coprire i complotti sociali veri.

Per le nuove regole di guerra è importante che gli uomini non alzino lo sguardo verso il cielo perché, se lo facessero, il loro nemico non sarebbe più la differenza di colore di pelle, origine culturale, religione, fede, sesso o quant'altro, ma individuerebbero nel Dio cristiano, nell'autorità che si identifica con Dio, il loro nemico.

In questo modo si costringono le masse d'uomini a fare guerra agli uomini anziché cercare di migliorare le proprie condizioni esistenziali.

Il razzismo: gli italiani vengono incitati ad essere razzisti con chi proviene dal sud del mondo; gli Alto atesini vengono incitati ad essere razzisti con gli italiani; gli svizzeri vengono incitati ad essere razzisti con altri; gli ebrei vengono incitati ad essere razzisti con tutti (macellare i palestinesi) in nome del "popolo eletto"; i cristiani vengono incitati a macellare i musulmani: i musulmani gli induisti; ecc. Scusate se ho lascito fuori un sacco di condizioni, ma nel veneziano, dove abito io, si ha l'abitudine di dire che "tutto il mondo è paese salvo che Marcon, Gaggio e Dese" (tre paesi a qualche chilometro di distanza da Venezia). A Chioggia, un paese non molto distante da Venezia c'è l'idea razzista fra i chioggiotti e i marinanti che sono della stessa città divisa da una strada o da un ponte (ora non ricordo bene).

Il complottismo indica nell'altro il nemico da distruggere e ha la caratteristica di essere un atto di vero e proprio linciaggio, privo di motivazioni reali e riempito di enfasi che impedisce di analizzare le condizioni complottistiche.

E' l'arte moderna della guerra. La guerra degli incapaci e dei disadattati il cui scopo è derubare i soggetti da linciare.

Da cosa è sorretto il complottismo? Dalla condizione psicologica secondo cui, i ricchi che "aiutano" i poveri tendono a diventare "prede" dei poveri. Se su 100 persone che passano davanti ad un povero che tende la mano, una persona dà qualche moneta, il povero individua in quella persona una fonte di sopravvivenza. Questa persona assume i caratteri di "preda". Finisce, a volte, per essere infastidita perché sollecitata. Dopo un po' di tempo questa persona sviluppa una repulsione per i poveri che "vogliono approfittare di lei".

L'idea cristiana, secondo cui ai poveri va data "la carità di Dio", imporrebbe ai poveri di amare chi "si fa Dio" elargendo loro le briciole. Al contrario, le esigenze della vita dicono che se qualcuno vuole esporre la propria ricchezza per farsi invidiare dai poveri, i poveri hanno diritto, se possono, di privarlo delle sue ricchezze.

Sarebbe più saggio migliorare le condizioni di vita della società anziché pensare alle strategie di guerra da ladri dove la società appare come la preda che ogni "furbo" è in grado di saccheggiare solo perché alimenta la sindrome dei complotti attraverso i quali trasformare i propri concittadini nelle proprie vittime da derubare.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

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