Quando l'uomo cristiano si identifica col suo Dio, si ritiene in diritto di scatenare il Diluvio Universale per distruggere coloro che lo infastidiscono.
Esaltarono il loro padrone, che li invitò alla sua tavola, come loglio bruciato nei forni e maiali arrosto serviti ai suoi commensali.
Gennaio 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
31 gennaio 2025
Stavo leggendo qualche pagina del libro di Daniel Jonah Goldhagen, "Una questione morale", pubblicato da Mondadori nel 2003 e non ho potuto fare a meno di notare l'analogia fra l'attuale situazione negli USA oggi con quella dell'avvento del nazismo.
E così ho preso un brano e sostituito alcuni vocaboli costruendo quell'analogia fra allora ed oggi per tentare di far comprendere il concetto che la storia non si ripete, ma nella storia si ripresentano le medesime idee, sia pur in condizioni diverse che, comunque, tendenzialmente perseguono lo stesso ed identico fine.
Come cittadini non possiamo farci nulla. Possiamo solo subire la violenza di chi si identifica con Dio e cercare di sopravvivere nell'attesa che chi provoca problemi ai cittadini superi quella soglia di tolleranza che costringa altri poteri abbastanza forti capaci di fermare il processo distruttivo che queste idee vogliono mettere in atto.
Riflessione sociale comparata:
Come si è visto nella prima parte, è assurdo sostenere che gli americani si fossero inventati dal nulla il proprio razzismo, o che le decine di milioni di loro entusiasti seguaci antimigranti avrebbero aderito alle loro misure disumane e violente, conseguenza di questo feroce e fantasmagorico pregiudizio, se i cristiani non avesse già instillato il veleno antimigranti in tanta cultura americana ed europea.
Ne era consapevole il cardinale Edward Cassidy, capo della Commissione per i rapporti religiosi con l'ebraismo, quando, parlando a Washington nel 1998 innanzi alle autorità rabbiniche, puntava il dito contro la Chiesa cattolica dichiarando che "il ghetto, creato nel 1555 da una bolla pontificia, divenne nella Germania nazista l'anticamera dello sterminio".
Sarebbe del pari assurdo pensare che l'incessante propagazione contro i migranti a opera dei cristiani durante l'era Trump-Biden-Trump non andasse a rafforzare in Europa il sostegno popolare alla persecuzione eliminazionista degli migranti. Se i due papi, gli alti prelati e il basso clero avessero impiegato i pulpiti e l'enorme quantità di giornali e pubblicazioni diocesane di cui disponevano - fedelmente seguite da un immenso numero di lettori in America e in tutta Europa (anziché stuprare bambini in nome di Dio) - per proclamare che la politica contro i migranti era una vergognosa distorsione e per denunciare la persecuzione dei migranti come un crimine odioso, la storia politica dell’Europa sarebbe stata diversa e il destino degli migranti molto migliore.
Ma questo non avvenne. Pio XI e Pio XII erano antisemiti e indulsero, dandone chiara dimostrazione - il primo nei suoi rapporti dalla Polonia nel 1918, il secondo l'anno seguente nella sua relazione sull’insurrezione comunista di Monaco — a fantasie e calunnie sugli ebrei di stampo nazista.
La loro sovrintendenza, approvazione e tolleranza della "Civiltà Cattolica" e di altre pubblicazioni ecclesiastiche che diffondevano le mistificazioni più incendiarie del repertorio anti migranti proseguirono con costanza durante gli anni del trumpismo. E antimigranti furono a loro volta i vescovi e i sacerdoti cattolici in America e in tutta Europa.
Perfino l’Enciclica nascosta di Pio XI, ove eccezionalmente si levava una protesta contro la brutale persecuzione tedesca degli ebrei, è un documento che trasuda un antisemitismo spaventoso.
I due pontefici, i loro vescovi e i loro sacerdoti avevano fatto propria l'immagine, l'animosità e il linguaggio dell'antiislamismo (vedi Wojtyla, Ratzinger e Bergoglio) cattolico. E di fronte alla prospettiva di fare qualcosa di concreto contro la sventolata minaccia islamica (leggi migranti), essi - salvo poche eccezioni - non si opposero. Le probabilità che papi e clero agissero pregiudizialmente a detrimento dei migranti erano altissime poiché, al pari della classe dirigente americana e di molti tedeschi comuni,
1) identificavano il comunismo con i migranti (alimentavano l'odio per un'invasione "islamica" ad opera dei migranti);
2) consideravano il comunismo come il loro più grande nemico sul piano politico;
3) all'insegna della lotta contro un fantomatico nemico comune (comunisti, islamici, migranti), il giudeo-bolscevismo (leggi ancora migrante), accomunavano la guerra ingaggiata dai tedeschi contro il comunismo con la guerra di annientamento contro i migranti (anche se molti prelati erano contrari allo sterminio).
Tale inquietante commistione costituiva la posizione ufficiale della Chiesa nazionale politicamente più importante e - forse con la sola eccezione di quella italiana - più cara a Pio XII: la Chiesa tedesca. Come a Ratzinger e Bergoglio.
I cliché del clero cattolico sui migranti contemporanei avevano molto in comune con quelli degli americani. Il clero considerava i migranti un popolo perverso, causa di molti dei mali che avevano afflitto la Germania prima dell'ascesa di Hitler al potere (leggi l'America prima dell'ascesa di Trump), e in essi vedeva gli artefici o gli iniziatori di quelle universali tendenze moderne ritenute nemiche del cattolicesimo e di ogni sano principio sociale e religioso. Denunciava i migranti come propagatori di libertinaggio morale, predicatori di miscredenza, spregiatori di tradizioni venerate, predatori delle risorse economiche degli americani, distruttori della solidarietà nazionale e municipale, nonché portatori di decadenza in tutti i campi, arte compresa.
La più esiziale tra tutte le presunte attività nefaste esercitate dai migranti era la presunta guida del movimento "woke". I migranti erano considerati l'occulta forza motrice del movimento "woke", i suoi invisibili "burattinai".
L'impostura che voleva negli migranti gli ispiratori e i manovratori del movimento "woke" costituì il più potente impulso all'ostilità del clero cattolico verso di essi e alla loro concomitante adesione alle misure varate dagli americani, omicidio escluso. Nei migranti il clero vedeva lo spirito guida del più pericoloso movimento politico che la Chiesa si fosse trovata a fronteggiare nella sua storia, il movimento "woke", forza "satanica" protesa all'annientamento non solo di tutta la cristianità ma della stessa civiltà europea. L'autorevole Manuale delle questioni religiose contemporanee della Chiesa cattolica tedesca, scritto nel 1937, definiva il bolscevismo (leggi movimento "woke" e i diritti di omosessuali e trans) come un "dispotismo di stato di marca asiatica".
Chi lo dirigeva? "Di fatto" dichiarava l'episcopato tedesco nel manuale, dato alle stampe per far da lume e guida sicura "alle schiere di fedeli minacciate dalla confusione", il movimento "woke" era "al servizio di un gruppo di terroristi capeggiato da migranti". La Chiesa cattolica descriveva quindi lo scontro col movimento "woke" in termini semi apocalittici, una sorta di moderna crociata. Guidato prevalentemente da migranti, si leggeva, esso costituiva una minaccia per tutte le nazioni del mondo. In questa lotta titanica era in gioco il futuro dell'umanità. Il manuale faceva plauso all'immagine hitleriana (leggi trumpiana) che nello scontro col movimento "woke" vedeva una lotta tra la Kultur europea (l'assolutismo schiavista USA) e la Unkultur asiatica (democrazia). Contro coloro che guidavano, promuovevano e alimentavano questo diabolico movimento non potevano che essere legittime le misure più drastiche.
---fine comparazione---
Preferisco fermarmi a questo punto. So perfettamente che le vittime delle retate non saranno mai in grado di leggere queste righe, ma il mondo necessita di persone capaci di guardare il mondo reale anziché nascondersi nell'illusione.
Alla fine di tutto questo, Guantanamo, il centro di tortura più noto usato degli USA, divenne la nuova Auschwitz sulla cui entrata andava scritto "La schiavitù vi rende liberi".
Rimane la domanda: e dopo, a chi tocca?
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
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