E scelsero la libertà di Dio, affinché Dio li potesse perseguitare saccheggiando la loro vita.
febbraio 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

11 febbraio 2025 cronache della religione pagana
Riflessione sull'inconoscibilità del mondo emotivo
e i deliri criminali della ragione

Claudio Simeoni

Cronache mese di febbraio 2025

11 febbraio 2025

Riflessione sull'inconoscibilità del mondo emotivo e i deliri criminali della ragione

Il mondo in cui viviamo è un mondo fatto da fiumi emotivi: tutta la realtà è tale solo se pensata come sostanza emotiva.

E' l'aspetto della realtà che le persone non comprendono.

Separati dalle emozioni, ci si rifugia nel mondo della ragione fatto di forme e di quantità e si pretende di leggere le sensazioni, l'insorgenza emotiva, le necessità e i bisogni delle persone partendo dalla forma e dalla quantità che domina queste insorgenze che non hanno forma né hanno quantità ma che, per la ragione vanno descritte relegandole in una forma immaginaria e in una quantità che, secondo loro, ne misura l'intensità.

La separazione delle emozioni messa in atto dagli individui, li costringe a diventare sordi alle necessità del mondo in cui vivono perché le voci emotive, per loro, non hanno né senso, né suono.

Chi si chiude nel mondo della ragione, si chiude in un'arroganza che suona offesa per chiunque altro si è chiuso nel mondo della ragione e manifesta, al contempo, una follia assoluta alla percezione di chi ancora abita il mondo delle emozioni.

Le emozioni sono un oggetto in sé. Sia quando sono espresse da un soggetto che abita il mondo della ragione, che nel mondo emotivo scompare perché egli diventa l'emozione espressa e solo l'emozione espressa, anche quando non è riferibile ad un soggetto del mondo della ragione, ha la capacità di suscitare sentimento, altre emozioni e trasporto psichico verso un qualche cosa di indefinibile.

Chi è prigioniero della ragione trasforma questo indefinibile in un oggetto della propria immaginazione e, come oggetto della propria immaginazione, diventa destinatario e motore di quell'indefinibile che, una volta definito mediante l'immaginazione, la ragione, ora, può prendere in considerazione.

Quest modo di agire della ragione genera forme di follia umana o, se qualcuno preferisce, forme di follia umana si presentano in questo modo alla ragione. Se in un manicomio un malato afferma di "vedere asini che volano", l'allucinazione viene ricondotta alla sua malattia. Se un uomo afferma l'esistenza di un Dio creatore, l'affermazione non viene ricondotta ad una malattia, ma si tende a classificarla come un "atto di fede" come se quell'"atto di fede" non fosse la rappresentazione di una malattia mentale che ha separato l'individuo dalla realtà sia "razionale" che "emotiva". Le sue emozioni sono conchiuse nella sua credenza fideistica e la sua ragione elabora il modello di Dio onnipotente che giustifica la chiusura in esso delle sue emozioni e la separazione fra la sua percezione emotiva e la realtà, ragionale od emotiva che sia.

Chi vive nel mondo delle emozioni non comprende le forme allucinatorie imposte dalla ragione per conchiudere in esse le relazioni emotive che la ragione vuole allontanare dall'orizzonte della coscienza che possiede.

Ci sono ragioni prigioniere delle circostanze che impediscono al loro delirio di prendere il sopravvento sulla coscienza e ci sono ragioni che, liberate dalle limitazioni psico-emotive che la società impone ai deliranti possono finalmente esprimersi in tutto il loro potenziale.

Come descrive Daniel Jonah Goldhagen in "I volonterosi carnefici di Hitler":

Quegli artisti tedeschi, il cui compito ufficiale era tutt'altro che l'uccisione degli ebrei, non ebbero alcun bisogno di pressioni, ordini o coercizioni; in perfetta sintonia con il generale volontarismo dell'impresa, furono loro stessi a supplicare l'autorizzazione a uccidere. E il loro desiderio di massacrare gli ebrei non fu considerato un sintomo patologico o aberrante, tanto che il giorno dopo i plotoni d'esecuzione furono in buona parte costituiti proprio da loro. Come per tanti altri realizzatori, volontari o no, la loro trasformazione in alacri carnefici di ebrei avvenne senza alcun trauma.
La convinzione che lo sterminio fosse giusto spiega anche il volontarismo che contraddistinse sempre il modo in cui i tedeschi presero parte alla distruzione degli ebrei d'Europa; lo coglie perfettamente un sopravvissuto, che li accusa di non aver rispettato gli ordini perché "nessuno poteva aspettarsi che un tedesco disobbedisse a un ordine». Era proprio il volontarismo, espresso in tanti modi diversi, a renderli così micidiali; e sul volontarismo quel sopravvissuto fondava il suo giudizio: "La loro azione era sempre fatale, perché approvavano in tutto il programma ufficiale [dello sterminio], e ne erano anzi compiaciuti, estendendolo tacitamente ben al di là degli ordini, nel modo più attivo, personale e volontaristico».

Il desiderio di uccidere si manifestò in un eccidio dopo l'altro: a Uscilug, per esempio, dal versante ucraino della frontiera polacca. Un sopravvissuto racconta che dopo aver deportato 0 fucilato tutti gli ebrei che erano riusciti a rastrellare senza difficoltà, i tedeschi cominciarono la caccia a tutti quelli che si erano nascosti. Una caccia che non aveva uguali nella storia dell'umanità. Intere famiglie si nascondevano negli skrytkas, come quelli che avevamo a Wlodzimierz; ma loro, inesorabili, instancabili, finivano sempre per scovarli. Strada per strada, casa per casa, centimetro per centimetro, dalla soffitta alla cantina; erano diventati esperti nel trovare i nascondigli. Quando perquisivano una casa battevano sulle pareti alla ricerca del suono sordo che indicava un doppio muro, e perforavano soffitti e pavimenti...
Non erano più "azioni» limitate; era l'annientamento totale. Squadre di ss battevano le strade, frugando nei fossi, nei magazzini, nei cespugli, nei fienili, nelle stalle, nei porcili. Scovavano e uccidevano gli ebrei a migliaia, poi a centinaia, poi a decine; e infine, uno per volta.

La "caccia che non aveva uguali nella storia dell'umanità» fu tipica di tutte le operazioni dei tedeschi nei ghetti, come le "cacce all'ebreo» condotte sia nei ghetti sia nelle campagne dai tedeschi comuni di molti battaglioni di polizia, compreso il 101. L impressione indiscutibile che lasciarono nei testimoni delle operazioni non fu certo quella di uomini riluttanti a eseguire gli ordini: c'erano m loro tutta la passione, tutta la determinazione, tutta l’instancabilità, tutto l'entusiasmo dei fanatici religiosi impegnati in una sacra missione di redenzione.

Daniel Jonah Goldhagen in "I volonterosi carnefici di Hitler", Editore Mondadori 2004, pag. 410 - 411

La stessa ed identica azione, spinta dal medesimo fanatismo patologico di sterminare i Palestinesi, venne messa in atto dagli ebrei in nome del loro Dio. Hanno distrutto Gaza mattone per mattone e si resero beati per lo sterminio dei bambini di Gaza che chiamavano terroristi.

La distruzione di Gaza fu sistematica. Tutte le strutture di sopravvivenza della popolazione vennero distrutte. Tutti gli osservatori neutrali cacciati. I giornalisti uccisi affinché non raccontassero che cosa avevano visto. Le strutture dell'ONU distrutte, bombardate e allontanate per procedere indisturbati al genocidio.

Il dominio della ragione che, separata dalle emozioni degli uomini, non consente alle persone la percezione emotiva del mondo in cui vivono costringendoli ad abitare il loro delirio di onnipotenza che deve trionfare su chi ritengono più debole.

L'assolutismo della ragione produce il delirio di onnipotenza che ha nel Dio degli ebrei e dei cristiani il suo modello a cui gli uomini vengono costretti ad adeguarsi dopo aver distrutto la loro capacità di percepire le emozioni. Facile arrivare a pensare le persone come loglio da bruciare nei forni crematori.

L'educazione impone i modelli assolutistici di Dio; la ragione li veicola sotto forma di desiderio.

Nazisti ed ebrei hanno la comune radice nella volontà di genocidio che ha forgiato la loro ragione fin dalla primissima infanzia:

9 Questa è la storia di Noè. Noè era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio. 10 Noè generò tre figli: Sem, Cam, e Iafet. 11 Ma la terra era corrotta davanti a Dio e piena di violenza. 12 Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra. 13 Allora Dio disse a Noè: "è venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra. 14 Fatti un'arca di legno di cipresso; dividerai l'arca in scompartimenti e la spalmerai di bitume dentro e fuori. 15 Ecco come devi farla: l'arca avrà trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza e trenta di altezza. 16 Farai nell'arca un tetto e a un cubito più sopra la terminerai; da un lato metterai la porta dell'arca. La farai a piani: inferiore, medio e superiore. 17 Ecco io manderò il diluvio, cioè le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui è alito di vita; quanto è sulla terra perirà.

Genesi 6, 9 - 17

Come viene interpretata dai nazisti?:

9 Questa è la storia di Hitler. Hitler era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio. 10 Hitler generò tre figli: Schutzstaffel, Waffen-SS, Wehrmacht. 11 Ma la terra era corrotta davanti a Dio e piena di violenza. 12 Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni ebreo aveva pervertito la sua condotta sulla terra. 13 Allora Dio disse a Hitler: "E' venuta per me la fine di ogni ebreo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra. 14 Fatti un esercito di acciaio; lo dividerai in scompartimenti e la spalmerai di bitume tutta la terra. 15 Ecco come devi farla: gli aerei dovranno volare e bombardare, i carri armati dovranno falciare i nemici. 16 Farai la guerra a tutto il mondo sterminando ebrei e slavi. Da un lato metterai i tuoi collaboratori come Mussolini e il Giappone. 17 Ecco io manderò il diluvio di fuoco, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui è alito di vita; quanto è sulla terra perirà.

L'interpretazione nazista di Genesi 6, 9-17

Come viene interpretata dagli ebrei?:

9 Questa è la storia di Ben Gurion. Ben Gurion era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio. 10 Ben Gurion generò tre figli: Moshe Dayan, Golda Meir, e Netanyahu. 11 Ma la terra era corrotta davanti a Dio e piena di violenza. 12 Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra. 13 Allora Dio disse a Ben Gurion: "E' venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra. 14 Fatti un esercito e sterminali tutti "Poi Dio parò a Ben Gurion, e disse: "Fate guerra ai Palestinesi e massacrateli, perché sono essi che vi hanno attaccati per primi con le loro insidie, ordite contro di voi per mezzo di Fegor e di Cozbi, figlia del capo di Madian, loro sorella, uccisa nel giorno del flagello piombato su di voi per il fatto di Fegor"[Numeri 25] 15 Ecco come devi fare: ""Contro Moab, così parla il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: "Guai a Nebo, essa è devastata: Cariataim è presa, vergogna e terrore sulla cittadella; non è più la gloria di Moab! Ad Esebon contro di lei si medita la distruzione: "Andiamo, sopprimiamola dal numero delle nazioni". Anche tu, Madmen soccomberai, già la spada si è rivolta contro di te. Da Oronaim s'innalzano grida: "Devastazione! Grande strage!", Moab è distrutto, i suoi lamenti si odono fino a Segor. La salita di Luhit la fanno piangendo, alla discesa di Oronaimsi sentono le voci di lamento. Fuggite, salvatevi, siate come l'onagro nel deserto! Per la fiducia da te posta nella tua fortezza, sarai presa anche tu. Camos andrà in esilio e i suoi sacerdoti e principi partiranno con lui. Il saccheggiatore entrerà in ogni città, nessuna gli sfuggirà. La valle avrà il saccheggio e la pianura sarà devastata, come h detto il Signore. Date una tomba a Moab, perché è completamente rovinato. Le sue città sono ridotte a deserto, nessuno vi abita più. Maledetto colui che fa l'opera del Signore con negligenza! Maledetto chi rifiuta d'immergere la sua spada nel sangue!" [Geremia, 48, 1-10]17 Ecco io manderò il diluvio, cioè fuoco sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui è alito di vita; quanto è sulla terra perirà.

Interpretazione ebrea di Genesi 6, 9-17

Gaza è ridotta ad un cumulo di macerie per la gloria del Dio degli ebrei. Un Dio assassino alimentato da ogni assassino che in quel Dio trova la giustificazione per ogni sua azione.

 

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Claudio Simeoni

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Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
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