La forza d'animo e l'orgoglio è la forza di veicolare, attraverso la ragione, anche i più violenti moti dell'animo e tutte le passioni che emergono in noi. Questa forza, che noi chiamiamo autodominio, ha il suo posto nell'animo stesso ed è il motore dell'esistenza umana.
Marzo 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
03 marzo 2025
Le televisioni mondiali hanno assistito allo scontro, nello Studio Ovale della Casa Bianca, fra Zelens'kyj contro Trump e Vance.
La prima domanda che tutti si chiedono è: perché il dibattito è avvenuto in mondovisione?
Il dibattito aveva uno e un solo scopo: umiliare Zelens'kyj e poter giustificare gli USA nel rompere l'alleanza con l'Ucraina alla quale, secondo Trump, "uno stupido Presidente precedente aveva dato 350 miliardi di dollari".
E' indubbio che dal punto di vista comportamentale si possono evidenziare azioni, da parte degli attori, che hanno la loro radice nella malattia psichiatrica. Solo che non ci si deve dimenticare che anche i comportamenti riconducibili a forme di malattia psichiatrica sono ascrivibili a progetti logici espressi da progetti che nascondono gli intenti reali.
La Russia ha applaudito alla sconfitta subita da Zelens'kyj alla Casa Bianca. Il Presidente di un paese alleato cacciato così platealmente e brutalmente dal Presidente di un paese che fino a ieri lo ha incoraggiato a continuare la guerra.
L'insorgenza di questo comportamento, messo in atto da Trump e Vance, c'è quando si vuole aggredire un soggetto che, ai loro occhi, appare troppo forte per essere aggredito (o in grado di difendersi) e la rabbia si sposta su un soggetto che appare più debole, ma che diventa la chiave per colpire il soggetto più forte che non si è in grado di colpire.
Il giorno precedente Trump aveva incontrato Starmer. Non si sa che cosa si sono detti perché, questo incontro, a differenza di quello che seguirà con Zelens'kyj, non è avvenuto pubblicamente, ma a porte chiuse seguito, dopo, da una conferenza stampa.
Nella conferenza stampa tenuta da Trump e Starmer erano già presenti i semi di quanto sarebbe successo il giorno successivo.
Scrive il giornale on-line Linkiesta:
"Si scuserà con Zelensky per averlo definito un dittatore?", ha chiesto un giornalista a Donald Trump durante la conferenza stampa successiva all'incontro avvenuto ieri, giovedì 27 febbraio, con il primo ministro britannico Keir Starmer allo Studio Ovale. "Ho detto una cosa del genere? Non ci posso credere di averlo detto. Prossima domanda", ha risposto il presidente statunitense.
Ovviamente Trump aveva un obbiettivo su Zelensky: farsi cedere le "terre rare" dal momento che gli USA ne hanno un grande bisogno per la loro industria asfittica. Si tratta dell'applicazione della strategia cristiana del sovranismo: quando tu sei nell'indigenza, c'è sempre qualche cosa che io ti posso portare via e tu me la darai nella speranza di uscire dallo stato di indigenza che, però, proprio nel darmela, ti costringerà a vivere ancora di più nello stato di indigenza.
Scrive il giornale on-line Linkiesta:
Poco dopo, Trump ha aggiustato il tiro ("ho molto rispetto per Zelensky"), annunciando un "colloquio" a Washington con il presidente ucraino il giorno seguente (dunque oggi, venerdì 28 febbraio) alle 17 ora italiana. Potrebbe essere la volta buona per la firma dell'accordo economico sulle risorse minerarie ucraine, che secondo Trump sarà "una garanzia di sicurezza per Kyjiv", dunque non un mero risarcimento per gli aiuti militari ricevuti dall'Ucraina in questi tre anni di guerra. Stando alle bozze circolate, l'accordo prevede l'apertura di un fondo a cui Kyjiv contribuirà con il cinquanta per cento degli introiti dello sfruttamento delle risorse minerarie di proprietà dello Stato.
Trump aveva già lusingato Starmer facendogli credere che il Regno Unito potrebbe risultare esente dai dazi del 25 per cento che avrebbe applicato sulle merci provenienti dall'Europa.
Scrive il giornale on-line Linkiesta:
Passando oltre, Keir Starmer ha commentato con soddisfazione l'incontro con Trump alla Casa Bianca. "Il legame tra Regno Unito e Stati Uniti non potrebbe essere più forte. Grazie per la vostra ospitalità", ha scritto su X. Non a caso, il leader repubblicano ha lasciato intendere che il Regno Unito potrebbe essere esentato (del tutto o in parte) dai dazi del venticinque per cento destinati a colpire l'Unione europea. Dazi a cui Bruxelles, stando alle dichiarazioni rilasciate da Valdis Dombrovskis (commissario agli Affari economici dell'Ue) a Repubblica, vuole "reagire in modo fermo e proporzionato con dei contro-dazi quando sarà necessario".
Trump aveva ricevuto un colpo diplomatico da Starmer il quale, partendo dai presupposti dell'alleanza dell'Ucraina con gli USA, aveva prospettato a Trump delle soluzioni di compromesso fra il mantenimento dell'alleanza con l'Ucraina e la mediazione di Trump con Puttin che in questi giorni si stava profilando.
Psicologicamente per Trump il colpo era molto duro. Starmer non appariva prostrato a differenza di Georgia Meloni. Inoltre, il Regno Unito era fuori dall'Unione Europea e questo non gli dava modo di coinvolgere l'Europa nel suo insieme.
Scrive il giornale on-line Linkiesta:
Trump ha poi definito Starmer un "negoziatore molto duro", sostenendo la necessità di "fare un accordo di pace prima di inviare le forze di peacekeeping in Ucraina". Durante l'incontro, infatti, il primo ministro britannico ha spesso ribadito la volontà del Regno Unito di inviare truppe in Ucraina sotto forma di missione di peacekeeping, chiedendo – senza successo – un maggiore impegno militare da parte di Washington per proteggere l'Ucraina. In conferenza stampa, Starmer ha usato il termine "boots on the ground" per sottolineare la sua posizione sul dispiegamento di un esercito neutrale in Ucraina per prevenire la violazione degli accordi di pace.
Starmer ha chiesto a Trump un maggior impegno delle truppe USA, cosa che Trump non vuole assolutamente fare. Perché?
E il perché è chiaro!
Che l'Europa schieri le proprie truppe in Ucraina e scenda in guerra direttamente con la Russia.
Trump vuole prendere due piccioni con una fava. Alimentare nell'Europa la paura dell'invasione Russa, cosa che del resto la Russia non è in grado di fare nemmeno con dieci volte più forza militare anche contro un'Europa dieci volte militarmente meno forte di ciò che è ora. Far sì che Russia ed Europa entrino in guerra, si massacrino a vicenda e si indeboliscano a livello economico.
L'apparente appoggio che Trump sta dando alla Russia è un modo per spingere l'Europa alla guerra contro la Russia. La voglia di Starmer di inviare truppe in Ucraina è un modo per ampliare il confine del conflitto coinvolgendo la NATO. Starmer voleva impegnare in Ucraina anche le forze USA, "boots on the ground" (stivali sulla terra Ucraina) ma questo non è nei piani di Trump. Una NATO, dalla quale Trump si vuole ritirare lasciando l'Europa nelle rovine di una guerra da poter, in tempi successivi, spolpare.
Scrive Clausewitz in Pensieri sulla guerra:
Le difficoltà di una scelta [in campo militare]
Sembra che la scelta resti sempre indecisa e non si sappia neppure in base a quali motivi vada fatta, mentre la cosa in realtà è semplice. Abbiamo già detto altrove che il sapere è altra cosa del potere. Sono così diversi l'uno dall'altro che non li si dovrebbe tanto facilmente confondere. La capacità di fare non può stare riposta in nessun libro; e a titolo di un libro non dovrebbe mai stare la parola "arte". Ma poiché è invalsa l'abitudine di raccogliere sotto il nome di teoria dell'arte, o più semplicemente arte, le cognizioni richieste per la pratica d'un'arte (cognizioni che - prese a parte - possono costituire anche scienze perfette) si può con coerenza continuare secondo questo metodo di classificazione e chiamare: arte, tutto ciò che ha per scopo una capacità produttiva: scienza, tutto ciò che ha per scopo il puro sapere, come la matematica, l'astronomia. Che nella teoria di qualunque arte si possano presentare delle scienze complete in sé, ben si capisce e non può far sorgere confusioni. E' degno di nota inoltre, che anche non si dà nessuna scienza sprovvista del tutto di arte: nella matematica per esempio è arte il calcolare e l'uso dell'algebra: la causa è che per quanto grossolana e visibile sia la differenza tra la scienza e la capacità nei prodotti compositi della capacità umana, altrettanto difficile è invece rintracciarne nell'uomo stesso le due forme fino ad una completa distinzione.
Clausewitz, Pensieri sulla guerra, Editore Bir, 1995, pag. 71
L'arte della guerra non è una scienza. E' un continuo provarci sperando che il nemico cadi nella trappola che gli si è teso.
Quest'azione è il "capolavoro" di Trump e Vance. Il loro ruolo nella storia in atto e che sarà.
Solo che costoro non lavorano come Dio in un mondo muto. Indubbiamente hanno agito come l'onnipotenza del Dio della Bibbia da cui hanno attinto il modello comportamentale veicolandolo a modo loro, ma la scacchiera ha altri protagonisti.
Ora indubbiamente, per quanta solidarietà verbale abbia ricevuto, Zelensky si trova in evidente difficoltà. Non solo per quanto è avvenuto alla Casa Bianca, ma per le conseguenze con il blocco di aiuti dagli USA.
Starmer e Macron decideranno di andare con il loro esercito in Ucraina senza il coinvolgimento USA?
La Russia dove ha posto il limite della sua azione?
La Russia, costretta a subire sanzioni e dazi spropositati dall'Europa, sicuramente è attratta dalla prospettiva offerta da Trump di farla uscire dall'isolamento internazionale. Ma davvero Trump vuole farla uscire dall'isolamento, oppure vuole usarla come "servo sciocco" in una missione di distruzione dell'economia Europea?
I dazi di Trump stanno avvicinando l'Europa ad altre fonti economiche allontanando l'Europa dagli USA e questo, per gli USA, sarebbe un colpo mortale.
I dazi contro il Canada, il Messico e la Cina, imposti dagli USA, entreranno davvero in vigore il quattro marzo? In quel caso gli USA si troverebbero ad affrontare una guerra commerciale contro tutto il mondo e lo dovrebbero fare in prima persona. Se non riescono a distruggere in qualche modo l'economia Europea costringendola a costruire armi, anziché benessere sociale, gli USA si trovano spiazzati col rischio di dover affrontare la più grande crisi economica che MAI gli USA abbiano visto.
Il capolavoro militare di Trump consiste nel portare la guerra in Europa in modo che le bombe, cadendo in Europa, costringano l'Europa ad elemosinare l'aiuto USA. Un aiuto che gli USA venderanno a caro prezzo.
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
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Tel. 3277862784
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