La forza d'animo e l'orgoglio è la forza di veicolare, attraverso la ragione, anche i più violenti moti dell'animo e tutte le passioni che emergono in noi. Questa forza, che noi chiamiamo autodominio, ha il suo posto nell'animo stesso ed è il motore dell'esistenza umana.
Marzo 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

14 marzo 2025 cronache della religione pagana
Contraddizione e relazione a fondamento della vita

Claudio Simeoni

Cronache mese di marzo 2025

14 marzo 2025

Celebrazione Equinozio di Primavera
Inno ad Atena
Omero

La celebrazione dell'Equinozio di Primavera è la celebrazione della nascita, di ogni nascita in qualunque modo e in qualunque mondo si giunga alla sua luce.

La nascita è un punto d'arrivo e un punto di partenza per una serie di trasformazioni che il soggetto vive.

Ogni trasformazione soggettiva vissuta è una nuova nascita, un punto d'arrivo e un punto di partenza per nuove e diverse trasformazioni.

Questo è il senso religioso della celebrazione dell'Equinozio di Primavera.

In questa celebrazione, uno degli eventi che vogliamo ricordare, è la nascita di Pallade Atena dalla testa di Zeus e celebrare la sua determinazione attraverso la quale affronta il mondo in cui è nata.

Nell'Inno ad Atena c'è la nascita della Dea col giavellotto in mano che minaccia Zeus stesso: non solo l'essenza stessa dell'Olimpo, ma la ragione fondamentale della sua nascita. Una minaccia che non è finalizzata alla sopraffazione, ma alla riaffermazione di sé stessi: non è forse un'azione che dovremmo SEMPRE tener presente come Pagani?

L'Inno ad Atena
di Omero

Comincerò a cantare Pallade Atena, la gloriosa dea
dagli occhi splendenti, ingegnosa, dal cuore inflessibile,
vergine casta, intrepida signora dell'acropoli,>
Tritogenia; il saggio Zeus la generò da solo,
dal suo capo venerabile, rivestita già delle armi di guerra
dorate e lucenti. Tutti gli immortali si stupirono
a questa vista: essa balzò fuori rapidamente
dal capo immortale, agitando un giavellotto acuto
davanti a Zeus Egioco. Il vasto Olimpo sussultò
cupamente sotto l'urto della dea dagli occhi splendenti,
la terra emise un grido terribile, il mare si sconvolse,
gonfiandosi con flutti spumanti. Poi d'improvviso le onde
si fermarono, il luminoso figlio di Iperione arrestò
lungamente i veloci cavalli, fino a quando la vergine
Pallade Atena ebbe tolto dalle spalle immortali
le armi divine: né gioì il saggio Zeus.
Così ti saluto, figlia di Zeus Egioco:
io canterò te e anche un'altra canzone:
la canzone della mia vita!

 

[Inni Omerici a cura di Giuseppe Zanetto ed. Bur]

 

14 marzo 2025

Contraddizione e relazione a fondamento della vita

Tutto il sistema della vita, come sostiene la Religione Pagana, si modifica, si articola, diviene e si trasforma per "adattamento soggettivo alle variabili oggettive" che i singoli soggetti incontrano vivendo.

Padre Ares è la contraddizione che si risolve mediante l'interazione o la distruzione dei contendenti capace di produrre una soluzione per la quale i soggetti, che partecipano alla contraddizione, non sono più gli stessi soggetti che sono entrati in contatto prima del dispiegarsi della contraddizione. Padre Ares, e in questo caso ha lo stesso valore del Marte dei popoli italici, trasforma ogni soggetto che entra in relazione.

Ciò che sorge è il nuovo. Quando questo principio lo applichiamo alla vita, allora siamo davanti a quel processo di divenire della natura che chiamiamo: diversificazione delle specie.

Questo processo iniziò quando le condizioni del pianeta lo consentirono. Quando Padre Zeus vinse la sua Titanomachia con Padre Crono e distinse il mondo razionale ricavandolo dal mondo del tempo. Pur tuttavia, ogni vita nata nel mondo razionale, nella Natura, che costruisce sé stessa, non può prescindere dal tempo inteso come mutamento e trasformazione. Un mutamento e una trasformazione che vede nell'azione di Padre Ares l'interazione di forme di vita, apparentemente diverse, che formano delle nuove specie.

Anche se sappiamo che i batteri sono il fondamento di ogni vivente e i virus una potenza modificatrice dei viventi, tuttavia non finiamo mai di stupirci quando la scienza può ipotizzare o dimostrare gli effetti dell'incontro degli Dèi che manipolano il presente per costruire un futuro.

In questo caso è la trasformazione soggettiva di un vivente, un'alga, all'interno di una contraddizione che Padre Ares ha risolto fra un'alga e un cianobatterio. Un grande combattimento. Una vera e propria battaglia epica dalla quale sono emersi tutti gli alberi e ogni filo d'erba che noi vediamo ogni volta che ci guardiamo intorno.

Riporto la notizia:

Piante impararono da batteri fotosintesi
Studio su Science della Rutgers University

17 febbraio 2012

(ANSA) - MILANO, 17 FEB - La prima pianta comparsa sulla Terra quasi un miliardo di anni fa ha 'imparato' a fare la fotosintesi da un batterio. A ricostruire come uno studio della Rutgers University pubblicato su Science. Dalla ricerca emerge che le piante moderne discendono da un'unica antenata, un'alga che un miliardo di anni fa avrebbe vissuto in simbiosi con un batterio capace di fare fotosintesi, chiamato cianobatterio. Il 'coinquilino' le avrebbe donato l'organello cellulare fondamentale per la fotosintesi.

Tratto da: www.ansa.it 2012/02/17/

Nel mondo razionale, nel mondo della Natura di Zeus, la grandezza di una guerra, il cui termine corretto sarebbe "contraddizione", al di là delle armi usate per risolverla, è tanto più epica e grandiosa, quanto maggiori e più duraturi sono gli effetti da essa prodotti.

Il rapporto simbiotico o qualunque altro rapporto, anche quando viene definito dalla scienza "parassitario", è sempre una relazione dalla quale scaturisce un divenire. Non può scaturire nessun divenire senza una relazione. Padre Ares è una delle tre forze che Madre Natura, Madre Era, ha messo a fondamento di sé stessa per costruire un grande futuro: una grande Natura.

Questo ci dice che per costruire il futuro, ogni futuro, sia sociale che quello della specie o il nostro personale, è necessario costruire delle relazioni. Fra noi e gli altri, fra noi e il mondo, fra noi e la Natura, fra noi e la società in cui viviamo. Senza la costruzione delle relazioni, gli Dèi non possono manifestarsi e noi non possiamo modificare il nostro presente.

Ora noi guardiamo i Boschi Sacri, le foreste, l'erba del prato, le paludi e i boschi di montagna: tutto questo, secondo questa ricerca, è frutto di quella relazione fra un'alga e un cianobatterio.

Quando si costruisce una relazione, ciò che si manifesta durante la relazione è "un DIO". Quando si costruisce una relazione, la relazione stessa, il DIO che si manifesta, ha chiamato alla relazione le diverse parti e poi: nulla sarà più come prima.

 

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore
della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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