La forza d'animo e l'orgoglio è la forza di veicolare, attraverso la ragione, anche i più violenti moti dell'animo e tutte le passioni che emergono in noi. Questa forza, che noi chiamiamo autodominio, ha il suo posto nell'animo stesso ed è il motore dell'esistenza umana.
Marzo 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
17 marzo 2025
Sgomento è lo sguardo di Lao Tse quando si proietta su un infinito che immagina e che non è in grado di descrivere.
Come si può descrivere il venir in essere del presente mediante le infinte articolazioni delle contraddizioni che sono oggetto in sé stesse e non sono riferibili a materia o a forme che si muovono nel presente?
La contraddizione è un oggetto in sé, vuota di forme, di contenuti e dimensioni.
La contraddizione è una delle infinite contraddizioni che un soggetto isola per sé stesso, ma come il soggetto isola una contraddizione per sé stesso nella sa coscienza, il su corpo subisce l'azione di infinite contraddizioni anche se quelle contraddizioni sono escluse dalla sua coscienza.
La contraddizione si presenta sempre senza mai esaurirsi e quando un individuo ne supera una, almeno mille sono in agguato per coinvolgere ogni soggetto che abita il mondo.
Scrive Lao Tse:
Wu Yuan (senza origine)
il tao è voto e nell'azione inesausto
non si riempie se l'adopri
com'è profondo
sembra l'avo di tutte le cose
smussa le proprie asprezze
risolve i suoi grovigli
modera il suo splendore
s'adegua alla sua polvere
com'è fondo, eppur sembra onnipresente
non so di chi sia figlio
sembra anteriore a "Dio"
Tratto da: La regola celeste d Lao-Tse, Editore Sansoni, 1984, pag. 9
Di chi è figlia la contraddizione?
La contraddizione è figlia del presente, eppure, al medesimo tempo, è madre del presente.
In questa condizione è indistinguibile il suo inizio partendo dal presente e per quanto l'inizio si possa immaginare, sfugge ad ogni definizione che necessiti dell'onere della prova.
Impossibile sapere quando iniziò la catena delle contraddizioni; impossibile sapere l'insieme delle contraddizioni nelle quali stiamo vivendo.
La contraddizione definisce il mondo. Lo ha generato e trasformato. La contraddizione, alla coscienza razionale, appare priva di sostanza, vuota. Eppure, se vuoi abitare il mondo devi abitare la contraddizione; devi produrre contraddizioni; devi risolvere contraddizioni; devi essere una contraddizione nel mondo che abiti.
La contraddizione è onnipresente e non esaurisce mai la sua azione.
17 marzo 2025
Il mondo di Esopo non è il mondo dell'immaginazione che viene pensata dalla realtà e presentata come una "realtà" che sostituisce la realtà fattiva.
Oggi viviamo in un mondo in cui l'evidenza viene negata perché, la necessità dell'arrogante di imporre la propria supremazia sul mondo, impone al mondo di accettare le farneticazioni dell'arrogante come un oggetto reale.
Per chi osserva le cose, le cose appaiono evidenti. Per chi vive in un mondo virtuale, le cose non sono ciò che sono, ma sono ciò che lui vuole che queste siano.
E' la malattia psichiatrica che si è spostata dal letto dell'analista alla società diffondendosi come un cancro. Un cancro al quale le persone non hanno strumenti per opporsi. L'ammalato non vede l'evidenza e chi sfrutta la virtualità che proietta sull'evidenza ha interesse ad alimentare le farneticazioni dandole una patente di oggettività.
La libertà di parola era la libertà di dimostrare la realtà svelandone gli aspetti più occulti in modo che le opinioni delle persone fossero funzionali a costruire il loro futuro. Ma le persone erano educate a pensare alla realtà come un oggetto imposto da Dio e dal momento che pensavano a Dio come onnipotente, hanno finito per credere in ogni fantasia perché non volevano porre dei limiti all'onnipotenza di Dio. Hanno finito per distruggere la libertà di parola in nome della libertà di inganno e di menzogna.
"Salta agli occhi di tutti!" dice la capra.
Ma non tutti hanno gli occhi per vedere quanto cade sotto i propri occhi e preferiscono immaginare una capra dal corno magico invisibile, ma presente, piuttosto che chiedersi perché alla capra manchi un corno.
Scrive Esopo:
Un capraio richiamava le capre alla stalla. Ne rimase indietro una, che stava brucando qualcosa di buono; il pastore le tirò una pietra e, con un colpo da maestro, le spezzò un corno. Poi cominciò a scongiurarla di non dir niente al padrone. "Ma anche stando zitta", rispose la capra, "come farò a nasconderglielo? Che il mio corno sia rotto, salta agli occhi di tutti".
[Esopo: La capra e il capraio, Editore BUR, 1982, 15, pag. 53]
Mi ricordano certi propagandisti politici della destra fascista italiana che all'Istituzione dell'Euro, come moneta Europea, vennero meno ai loro doveri e fecero raddoppiare i prezzi delle merci nel passaggio fra Lira ed Euro e, anziché denunciare la loro attività criminale, perché di attività criminale berlusconiana si trattava, accusarono l'Euro di aver fatto lievitare i prezzi delle merci.
Le cose possono essere evidenti a chi osserva la realtà, ma coloro che hanno proclamato nel 2021 che "covid non esiste" della realtà non importava nulla. La realtà doveva essere quella che il loro delirio di onnipotenza desiderava che fosse.
A certe persone non resta che finanziare gli studi sulla "terra piatta". In fondo, i terrapiattisti hanno "sezioni di iscritti in tutto il globo".
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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