La forza d'animo e l'orgoglio è la forza di veicolare, attraverso la ragione, anche i più violenti moti dell'animo e tutte le passioni che emergono in noi. Questa forza, che noi chiamiamo autodominio, ha il suo posto nell'animo stesso ed è il motore dell'esistenza umana.
Marzo 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.

30 marzo 2025 cronache della religione pagana
Riflessione sul terremoto in Myanmar

Claudio Simeoni

Cronache mese di marzo 2025

30 marzo 2025

Riflessione sul terremoto in Myanmar

Il disastro è di proporzioni enormi.

Cosa emerge dallo sconosciuto in cui noi viviamo? Siamo sicuri che la situazione che abitiamo ora, permanga?

Se non sappiamo cosa emerge dallo sconosciuto, in cui il nostro presente è immerso, come ci possiamo attrezzare?

Se noi agiamo attrezzandoci per gli sconosciuti che potrebbero emergere; l'attrezzatura che abbiamo preparato per noi stessi, contiene, sicuramente, qualche strumento con cui far fronte all'apparire di forme sconosciute che possono travolgere il nostro presente.

Ma se noi non facciamo nulla, confidando nella provvidenza cristiana o buddista, o confidando nella fortuna; l'emergere delle condizioni conflittuali dallo sconosciuto ci trova assolutamente disarmati. Disarmati sia nelle condizioni della nostra esistenza, sia nelle condizioni psicologiche che ci permetterebbero di affrontare lo sconosciuto.

Il mondo cambia, cambia sempre, e noi dobbiamo imparare a cambiare continuamente per adattarci ai cambiamenti.

Scrive la cronaca dal Myanmar:

Il potente terremoto di magnitudo 7.7 che ha colpito il Myanmar potrebbe aver causato più di 10.000 morti, secondo funzionari Usa citati dalla Cnn: una stima in linea con quella degli esperti.

Al momento il bilancio è di oltre 1.000 morti nel Paese del sudest asiatico e altri 10 nella vicina Thailandia. Imprecisato il numero di dispersi. Oltre 2.400 i feriti.

A dare l'idea dell'immane catastrofe è stato l'inusuale appello all'aiuto internazionale lanciato dalla giunta militare birmana, isolata dal colpo di stato del 2021. Il premier e capo della giunta, Min Aung Hlaing, ha invitato "qualunque Paese, qualunque organizzazione" ad accorrere, assicurando di aver "aperto tutte le vie agli aiuti stranieri".

[Tratto da: ANSA on line]

Ora i Buoni Samaritani accorreranno cercando di rubare ai sopravvissuti del Myanmar quanto ancora si può rubare loro.

Arriveranno i soccorsi e con i soccorsi gli sciacalli internazionali. Non tutti sono sciacalli, ma io parlo per quanto vissuto nell'ideologia cristiana occidentale. Troppo povero è il governo del Myanmar per poter discriminare o rifiutare aiuti anche quando questi hanno lo scopo di destabilizzare la società civile in nome del Dio cristiano.

D'altro canto, fino ad ieri del Myanmar si parlava in questi termini a proposito della minoranza Rohingya che i buddisti stavano massacrando:

Quella dei Rohingya, in Birmania, è la storia di una delle popolazioni più perseguitate al mondo. Originari del Rakhine, territorio della Birmania occidentale al confine con il Bangladesh, sono di religione musulmana, e non sono riconosciuti da alcun Paese. Il casus belli che ha portato agli scontri del 2012 è stato lo stupro e l’uccisione di una giovane donna buddista; l’escalation di violenza che ne è derivata ha portato a morti e dispersi, oltre che al saccheggio e alla distruzione di interi villaggi. Dagli scontri del 2017 con l’esercito birmano è nata invece un’operazione di pulizia etnica, con una conseguente forte ondata migratoria che ha coinvolto tutti i Paesi limitrofi.

[Tratto dal sito: gariwo.net]

Nessun aiuto internazionale è stato mobilitato per i Rohingya. Nessuno ha fatto campagna contro l'odio razzista dei buddisti. E questo a differenza della campagna internazionale di odio contro la Cina costruita sulle menzogne della situazione degli uiguri.

Le persone sono educate ad identificarsi con "Dio onnipotente", al di là dei contenuti formali con cui descrivono quel Dio, e non si rendono conto di essere le vittime designate per trasformazioni economiche, sociali o territoriali di cui non hanno il controllo né la conoscenza.

 

30 marzo 2025

Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea
Articolo 11
Libertà di espressione e d'informazione!

La libertà di espressione e di informazione definita dalla Cara dei diritti Fondamentali dell'Unione Europea è nata con le migliori intenzioni. L'informazione è tale nella misura in cui le informazioni non sono solo veritiere, ma definiscono la realtà nella quale gli individui dell'Unione vivono.

E' ovvio che, in campo giuridico, i magistrati sanno il significato della "libertà di espressione" e non confondono il diritto di libertà di espressione con la libertà di menzogna, di inganno di diffusione di notizie false e tendenziose.

Qui il problema non è la condizione del magistrato onesto (poi, quelli di parte aiutano i truffatori), la condizione è nella relazione fra i cittadini e le Istituzioni che, occupate da altre persone con idee preconcette e spesso prive di cultura esistenziale, minacciano i cittadini usando il diritto di espressione con cui ricattare i cittadini e la loro visione della realtà.

Il politico dice delle falsità ai cittadini. Nessuno perseguita il politico. Quando il cittadino si avvede della menzogna afferma "Quel politico è un pezzo di merda", il politico denuncia il cittadino per offese, come l parole fossero rivolte alla sua persona e non alle sua azioni criminali. Spesso i magistrati si affiancano ai politici per vessare i cittadini che si sono permessi di offendersi per le menzogne che hanno ricevuto.

Queste tecniche le ho vissute io in prima persona con un membro dell'organizzazione criminale detta "Ordine dei giornalisti" che pretendeva che nessuno si indignasse per la sua posizione compiacente nei confronti delle suore inquisite perché picchiavano i bambini di un asilo dell'infanzia. Riteneva che picchiare i bambini di un asilo d'infanzia fosse una forma di "educazione" e non una squallida violenza.

Scrive l'Articolo 11 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea:

Articolo II-11: Libertà di espressione e d'informazione

1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.

2. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.

Libertà di comunicare implica libertà di giudizio che viene costruita educazionalmente. Se stupri la struttura emotiva dell'infanzia perché vuoi che il bambino interiorizzi la fede, di fatto hai bloccato la libertà di espressione e di informazione.

La galera ideologico-assolutista che hai costruito attorno al bambino lo porta sì ad esprimersi, ma a cogliere solo le informazioni in sintonia con la violenza subita, cancellando tutte le altre, e la sua espressione sarà conchiusa in quella violenza perché solo il delirio espresso attraverso i modelli imposti dalla violenza, nella sua percezione soggettiva, assumono il carattere di realtà.

In questo modo si spiegano le illusioni dell'esistenza della "terra piatta" o le aspettative immaginate prive di dati di realtà che alimentano decisioni e comunicazioni che, a volte, possono essere definite fra il folle e il delirante. E' la violenza educazionale che porta le persone a credere nella superiorità della razza e a comunicare questa superiorità di razza facendo violenza a chi ritengono essere una razza inferiore.

L'ingerenza avviene attraverso il sistema educazionale imposto con la violenza, sempre con la violenza, all'infanzia che avrebbe diritto di crescere fornita dei migliori strumenti per svolgere una critica della realtà e, al contrario, si trova ad essere frustrata e costretta all'obbedienza. Una volta privato l'infante di "libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera" in quanto oggetto di possesso dei "padroni deputati alla sua educazione" di fatto, la "libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera" è negata per tutta la sua esistenza per quanti sforzi possa fare per trovare un'oggettività che la sua soggettività manipolata lo costringe a negare.

I sovranisti fanno guerra al principio della libertà di espressione; i democratici dovrebbero fare un'azione per imporre nella società la giusta interpretazione, da parte delle Istituzioni, del diritto alla libertà di espressione dei cittadini. Ma, credo, sia inutile farsi delle illusioni.

 

30 marzo 2025

Il vitello grasso

[Da: Toronto Star]

E ti pareva che il Canada, come tutti gli ex amici degli USA, cercava di arruffianarsi il vicino per trarre un qualche tipo di vantaggio.

L'ho scritto ieri. Facile previsione vista la psicologia di individui che produce il liberalismo in antagonismo alla democrazia. Quanta dignità dovrà cedere il Canada per ottenere la benevolenza di Dio-Trump?

Sono talmente abbagliati da non comprendere che il "padre" uccide il vitello grasso per celebrare la sua vittoria sul figlio che, incapace di vivere per sé, è costretto a tornare sotto la tutela del "padrone".

 

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Claudio Simeoni

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