La forza d'animo e l'orgoglio è la forza di veicolare, attraverso la ragione, anche i più violenti moti dell'animo e tutte le passioni che emergono in noi. Questa forza, che noi chiamiamo autodominio, ha il suo posto nell'animo stesso ed è il motore dell'esistenza umana.
Marzo 2025: la filosofia metafisica della Religione Pagana.
31 marzo 2025
Biennale di Venezia, Arsenale
Progettare.
Sia che si voglia costruire, sia che si voglia distruggere, è necessario progettare.
Progettare non significa solo considerare tutte le azioni necessarie per raggiungere un obbiettivo. Significa considerare come il mondo si trasforma e si adatta una volta che l'obbiettivo prefissato è stato, o può essere, raggiunto.
Cosa voglio ottenere? E' la domanda che ci si deve fare.
Poi segue l'altra domanda: una volta ottenuto, cosa succede?
Troppo spesso, questo spazio di possibilità è riempito da illusioni e aspettative immaginate.
Come la capra di Esopo che immagina, una volta che l'asino si è tolto di mezzo, di poter mangiare di più e, invece, la soluzione adottata per recuperare l'asino è proprio la morte della capra.
Scrive Esopo:
Un tale teneva un asino e una capra. La capra, che era invidiosa dell’asino perché gli davano fin troppo da mangiare, andava dicendogli che lo maltrattavano senza tregua, ora facendogli girar la macina, ora caricandolo di pesi, e lo consigliava di fingersi epilettico e di lasciarsi cadere in un fosso, se voleva godere un po' di riposo. L’asino le diede retta: si buttò giù, e si fracassò le ossa. Allora il padrone chiamò il medico e gli chiese un rimedio. E il medico ordinò che gli facessero un’infusione di polmone di capra, che lo avrebbe risanato. Così, per curare l’asino, uccisero la capra.
[Esopo: La capra e l'asino, Editore BUR, 1982, 16, pag. 53-55]
Queste condizioni succedono spesso quando chi dovrebbe pensare alle conseguenze delle sue azioni preferisce alimentare l'illusione di risultati magnifici. E' un po' quello che sta avvenendo in campo mondiale dove chi impone dazi all'economia mondiale non ha previsto le conseguenze della sua azione a medio e lungo termine.
Le persone prudenti, di solito, non modificano radicalmente la realtà nella quale vivono, ma apportano modificazioni in funzione di obbiettivi limitati che possono essere raggiunti senza modificazioni tali da ingenerare reazioni imprevedibili.
L'azione, scelta da Trump, è quella di ammazzare l'asino, il sistema del commercio internazionale, immaginando che il sistema di commercio internazionale sia pronto a prostrarsi davanti a Trump. Trump non ha preso in considerazione che il commercio internazionale, per sopravvivere, può voler sacrificare proprio Trump.
31 marzo 2025
Siamo un po' travolti dalle vicende internazionali.
Chiunque è sensibile alle trasformazioni del mondo assiste a cambiamenti prossimi che si annunciano come tsunami sul genere umano.
Tutto cambia, tutto si modifica, ma diversa è la sensibilità con cui gli uomini abitano il cambiamento.
Il cambiamento è sempre drammatico per una parte degli uomini ed è auspicabile, e accolto, con favore da un'altra parte degli uomini.
Tutto dipende dalle loro scelte, dal loro vissuto.
Le persone non si chiedono: "Quella volta, cosa pensavo; cosa credevo; cosa speravo?" e nemmeno si interrogano su "Se io pensavo quello, che cosa si è realizzato e perché ciò che immaginavo non si è verificato?"
Le persone non si chiedono: "Quella volta che dissi quelle cose, perché le ho dette? Cosa intendevo? Le parole che pronunciai hanno realizzato i loro contenuti oppure quelle parole erano piena di illusioni?"
Le persone non si chiedono: "Le scelte che feci, in quelle condizioni, erano scelte opportune? Oppure mi hanno indotto a percorrere sentieri che mi hanno portato a presenti che avrei voluto evitare?"
Le persone non sono in grado di chiederselo perché nella loro psiche non esiste il concetto di passato che, trasformandosi, ha generato il loro presente. Spesso vivono di rimpianti, come sta avvenendo per molte persone negli USA: "Ma perché ho votato Trump?". Non sono in grado di darsi delle risposte perché nella loro testa la memoria delle illusioni che hanno vissuto è il primo aspetto che viene cancellato.
L'illusione, la mancanza di dati analitici, che impone delle scelte ha la caratteristica di non essere costruita su basi fisiche e pertanto, nella testa delle persone, tende a svanire lasciando il rimpianto a riempire il vuoto emotivo un tempo pieno di aspettative.
Mentre questo avviene: il tempo passa, le persone si trasformano, il mondo in cui vivono le persone si trasforma. Nulla permane. Nulla è più come prima. Nulla!
E alla fine, l'illusione ha alimentato il nulla di un'esistenza a cui non resta che spegnersi fra i rimpianti: avrei potuto, ma non l'ho fatto!
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
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