Prometeo vive in ognuno di noi.
Noi siamo i Prometeo che alimentano la libertà dentro alla società nella quale viviamo. Noi siamo i costruttori di futuro.
Noi siamo coloro che accorrono contro i creatori di sofferenza. Noi non siamo coloro che danno il pane all'affamato, noi siamo coloro che condannano chiunque costringa qualcuno a chiedere un pane perché ridotto alla fame.
La relazione fra Prometeo, il Titano, e Zeus, è la relazione fra gli uomini e gli Dèi. E' la relazione fra i Titani racchiusi nel Tartaro dentro di noi e gli Dèi Olimpi che determinano le condizioni razionali nelle quali viviamo.
Mediante l'insorgenza dei Titani dentro di noi, gli uomini rivendicano il loro posto nell'Olimpo.
E' la continua Titanomachia. Una Titanomachia che gli uomini sviluppano facendosi Prometeo che ruba il fuoco agli Dèi e che, con gli Dèi, stringe patti ed alleanze per trasformazioni comuni.
E' un Dio, Zeus, che imprigiona Prometeo. E' un uomo che libera Prometeo dalla prigionia, Ercole.
E quando gli uomini si fanno Prometeo?
Cosa rispondono gli Dèi al Prometeo che agisce nel mondo?
Cosa scopre Prometeo?
Scopre che gli Dèi hanno i suoi stessi bisogni, le sue stesse necessità, i suoi stessi desideri. Progetti di vita. Progetti di dilatazione di sé stessi in un mondo di condizioni.
La donna e l'uomo che si fa Prometeo ruba il fuoco agli Dèi per costruire la sua conoscenza e sviluppare la sua consapevolezza, ma non può agire contro gli Dèi perché non può agire contro sé stesso.
Rubare la conoscenza, come fa Prometeo col fuoco, è un concetto esatto. La conoscenza non può essere offerta. La necessità della conoscenza deve nascere dall'individuo. Dalle sue esigenze esistenziali.
Io ho bisogno di sapere come si fa una trappola perché devo catturare la mia preda. Se non c'è la necessità di catturare una preda con una trappola non c'è neanche la necessità di appropriarci della consocenza con cui costruire quella trappola.
Però, nel momento stesso in cui nasce in me quella necessità, nasce in me la necessità di appropriarmi della conoscenza. Nasce in me la necessità di rubare il fuoco perché solo rubando il fuoco posso raggiungere l'obbiettivo che mi sono prefissato.
In quel momento si risveglia il Prometeo dentro di noi. I suoi occhi sono gli occhi del Titano che, imprigionato nel Tartaro dentro di me, si presenta alla mia coscienza e inizia a dirigere le mie azioni.
Questo modo di pensare il mondo è proprio e solo della Religione Pagana.
Questa pagina presenta altre condizioni degli Dèi nella Religione Pagana:
1) Gli Dèi della religione pagana
2) Sono ovunque gli Dèi della religione pagana
4) Inno al serpente; inno alla vita
5) Zeus generatore di vita: cantare gli Dèi
6) Chiudete la porta, profani: Cosmogonia Orfica
7) Ecate
9) Zeus-Giove e l'uomo che si fa Prometeo
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
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La Religione Pagana è la religione che riconosce il mondo come un insieme di Dèi. Conduce uomini e società a vivere fra gli Dèi portandoli essi stessi a diventare Dèi.