Il soldato fascista non ha emozioni, non ha passioni, obbedisce agli ordini e nell'obbedire agli ordini si pensa assolto da ogni atrocità perché le atrocità le ha commesse per ordine dello Stato; per ordine di quella legge naturale che gli impone di agire senza emozionarsi e che il fascismo chiama "coraggio".
Febbraio 2021: la Religione Pagana fra filosofia metafisica, psicologia, problemi sociali nelle riflessioni proposte su Facebook.
Argomenti del sito Religione Pagana
NOTA: alcuni testi relativi a "Seguire il culto religioso romano" sono stati rimossi e al loro posto è stato messo il link che porta alla pagina web relativa.
01 febbraio 2021
Questa è la situazione della diffusione della pandemia nei maggiori paesi contagiati ad oggi 01 febbraio 2021 alle ore 19.30.
Come si può notare dal confronto con le immagini dei giorni precedenti, la pandemia continua ad avanzare, ma la sua velocità sembra diminuire. I lockdown messi in atto in tutto il mondo stanno rallentando la diffusione della pandemia. Non si può ancora parlare di effetto dei vaccini che se va tutto bene registreremo i loro effetti fra un mese e mezzo. Se i contagiati (compresi i guariti) sono 103111000 e i morti 2231000 preoccupa più che altro la fine dei vari lockdown. Troppi incoscienti stanno prendendo la faccenda alla leggera. Per questo dovremmo aspettare la fine di febbraio per sapere se ci potrà essere un allentamento delle restrizioni.
02 febbraio 2021
L'interpretatio accorda le diverse religioni. Il cristianesimo invoca la strage per sottomettere gli uomini al suo Dio.
[precisazione]
L'interpretatio è un istituto culturale di Roma Antica che aveva lo scopo di trovare le idee religiose comuni fra i diversi popolo e le diverse tradizioni religiose.
L'interpretatio diceva "Anche se chiamiamo gli Dèi con un diverso nome, le idee religiose che esprimiamo sono simili.".
Con il cristianesimo la situazione fu capovolta. I cristiani dicevano agli altri popoli: "Sottomettetevi al nostro Dio perché anche voi dovete credere in ciò che noi crediamo."
02 febbraio 2021
Il testo sui culti di Roma e sull'uso dei culti di Roma è piuttosto lungo, dovrò pubblicarlo a puntate, una al giorno.
Premessa della Religione di Roma Antica
02 febbraio 2021
Prendo spunto da una discussione che stanno tenendo alcuni amici e alcuni amici (li considero tutti amici nella misura in cui discutono) per passare la giornata a scrivere alcune riflessioni sulla religione che utilizza i culti di Roma Antica. Penso che sia utile, almeno per la Federazione Pagana, sottolineare alcuni punti ideali che riteniamo fondamentali in antitesi ad ideologie neoplatoniche, stoiche o quant'altro che alimentano molto l'ideologia fascista. E per fascista non intendo un qualche cosa di generico, ma l'ideologia coniata da Giovanni Gentile e Mussolini come esposta nell'Enciclopedia Italiana del 1932.
03 febbraio 2021
Mi serve ancora un po' per terminare "Seguire il culto religioso romano". Nella mia visione della Religione di Roma non esiste una cosa chiamata "iniziazione". Dopo il I secolo (in alcuni casi anche prima) a.c. arrivarono culti dalla Grecia, dalla Siria, dall'Egitto che imponevano un'iniziazione. Personalmente, pur trattandoli con passione e accondiscendenza, non li considero all'interno della Religione Romana, li considero altro. Questo non significa che non uso alcuni loro principi [o principi espressi da loro] nella costruzione della Religione Pagana. Lo stesso neoplatonismo di Plotino è estraneo alla Religione di Roma. Arriva a Roma nel 250 d.c. (circa) dopo aver studiato ad Alessandria d'Egitto e chi segue principi neoplatonici, anche se qualcuno li definisce Pagani, sono comunque principi estranei alla Religione di Roma.
Penso di finire il lavoro fra un paio di giorni.
03 febbraio 2021
Franco Santin Video Pagani e Radio Gamma 5, Magia Stregoneria e Paganesimo da archivio
Creazione in varie religioni 3: Creazioni greche e creazione del libro dell'Anticristo
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Creazione in varie religioni 3: Creazioni greche e creazione del libro dell'Anticristo
La creazione dal nulla è frutto della patologia psichiatrica, mentre le altre creazioni sono inserite nella vita dell’uomo. Descrizione della creazione...
03 febbraio 2021
Seconda parte
Alcune cose vanno sottolineate prima di continuare il nostro discorso. La Religione di Roma "arcaica" si poggiò su alcuni principi, alcune basi ideologiche, che la caratterizzano dalle quali noi non possiamo prescindere se vogliamo parlare del culto di Roma.
La prima base che caratterizza la Religione di Roma antica, è il concetto di "Contratto". Gli Dèi esistono, gli uomini li riconoscono, ma soprattutto gli uomini riconoscono che gli Dèi hanno dei bisogni e delle necessità. Questo concetto produce l'idea del "contratto". Gli uomini e gli Dèi, qualunque sia l'idea che gli uomini hanno degli Dèi, firmano un contratto di reciproco aiuto. Entrambe le parti che firmano il contratto sono sottoposte a doveri e a diritti nei confronti dell'altra parte. Questa idea, al di là di come la storia l'ha veicolata, è un'idea propria della Religione Romana Arcaica. Un modo di vivere la religiosità che non si troverà in nessun'altra religione. Sarà alla base del sistema giuridico mondiale.
Un'altra base che caratterizza la Religione di Roma Arcaica è il concetto di uguaglianza. Gli Dèi e gli uomini sono uguali. Hanno bisogni e desideri che esprimono nella loro vita e sono tali solo quando gli uomini si considerano uguali e compagni degli Dèi. Vale la pena di ricordare il discorso fra Numa e Giove scritto da Ovidio nei Fasti:
Giove assentì alla preghiera, ma celò il vero con oscura perifrasi, e atterrì Numa con ambigue parole.
"Taglia una testa", disse. "Obbedirò", fu la risposta.
"Dovrò tagliare una cipolla cavata dal mio orto."
Giove precisò: "Di uomo". "La cima dei capelli", rispose il re.
Ma Giove chiede una vita; e Numa dice: "Di pesce"
Giove sorrise, e soggiunse: "Con questi mezzi cerca di scongiurare i miei dardi, o uomo non indegno del colloquio con gli dei".
Ovidio, Fasti, BUR, 2006, Libro Terzo 335-345, pag. 233
L'idea di uguaglianza con gli Dèi è un'idea base dell'Antica Religione di Roma ed è un'idea opposta all'idea del Dio che domina l'uomo e che costringe l'uomo ad obbedire. Numa mai avrebbe accettato di sacrificare il figlio come fece Abramo.
Un'altra idea fondante la Religione Romana antica in comune con l'idea religiosa della Grecia è l'istituto dell' "Interpretatio". Questo istituto parte dal presupposto che dal momento che i romani pensavano la loro religione come oggettiva, anche gli altri popoli, come il loro, pensavano alla religione come oggettiva e si preoccupavano di capire le assonanze e le similitudini fra il loro modo di pensare il mondo e lo stesso modo che ne avevano altri popoli. Questa idea di Roma è contraria all'idea di chi dice "La mia religione è vera, la tua è falsa, dunque tu devi metterti in ginocchio davanti alla mia religione!".
Un'altra idea a fondamento della Religione di Roma Antica è la funzione del Collegio degli Auguri finché tale funzione non venne snaturata da Silla. In sostanza, il collegio controllava che le leggi che venivano fatte dallo Stato Romano fossero in armonia con gli Dèi e, per estensione, corrette per la società. In altre parole, il Collegio degli Auguri funzionava a Roma come una sorta di "Corte Costituzionale". Si può dire che venisse controllata l'azione dello Stato. Un concetto estraneo ad ogni religione che rifiuta il controllo sull'operato di Dio e, per estensione, dello Stato che diventa, in quel modo, uno Stato assolutista contro gli interessi dei cittadini.
Proprio per l'idea religiosa di uguaglianza, le leggi erano uguali per tutti anche se, la corruzione e lo sputtanamento non l'ha inventata Silvio Berlusconi. Questa idea religiosa è l'opposto dell'idea religiosa secondo cui le leggi si applicano agli uomini, ma non a Dio e per estensione allo Stato o ai membri dello Stato.
Un'altra idea religiosa propria di Roma Antica è il significato di Venere. Qui non si tratta di due tette e di un bel culo, anche se non sono estranei all'idea, si tratta del modo con cui gli uomini si relazionano con altri uomini. Il venerare è l'idea religiosa opposta allo stuprare, all'appropriarsi, al rubare, al saccheggiare. Venerare significa costruire delle relazioni con l'altro perché l'altro è importante. Questo non significa non combattere o non esercitare violenza, ma il combattere e la violenza sono finalizzate al raggiungimento di un obbiettivo e l'obbiettivo qualifica il combattere o la violenza esercitata. Nel venerare non esiste la violenza per la violenza. Infatti, Roma non fece mai una guerra per ragioni religiose. Fece guerre economiche, anche guerre di rapina, ma mai per impossessarsi del cuore o dell'animo degli uomini.
A Roma non c'era l'idea di superiorità di razza e non c'era nemmeno l'idea della discendenza di sangue. L'idea della discendenza di sangue è un'idea religiosa propria dell'ebraismo. A Roma le persone venivano normalmente adottate, anche in età adulta.
La Religione di Roma Antica non esercitava il controllo sulla sessualità. Non c'era una morale sessuale. Non si emarginavano gli uomini e le donne perché facevano sesso in questo o in quel modo. Non c'era la repressione degli omosessuali. Inoltre la Religione di Roma non legittimava la schiavitù. A Roma c'era la schiavitù come relazione economica, ma nessun Dio della religione antica esaltava la schiavitù come uno stato desiderabile. Gli Dèi spingevano per la liberazione dalla schiavitù e la liberazione degli schiavi (ci sono momenti nella storia in cui i Liberti sono una vera e propria classe sociale) avveniva nei templi come in quello di Ferronia o di Diana.
E, infine, voglio ricordare il concetto di Pietas proprio della Religione di Roma. Spesso lo vendono come "sottomissione emotiva che ricorda gli antenati", ma in realtà il concetto di Pietas è il concetto di attenzione ai bisogni del mondo, della società. Le persone non sono illuminate da Dio che chiedono sottomissione. Le persone devono essere attente a ciò che le circonda. Agli uomini, ai compagni, alle compagne, ai figli, alla società e alla vita pubblica in generale. A questo si aggiunge l'idea di attenzione gli antenati che hanno costruito il mondo in cui noi agiamo.
Ci sono sicuramente altre cose da considerare, come il Mos Maiorum, una sorta di "Carta Costituzionale", ma se noi non teniamo conto di questi fattori, non riusciamo a capire il senso della religione di Roma Antica prima dell'avvento della filosofia e dell'impero.
Principi sociali dell'Antica Religione di Roma
----Fine seconda parte-----continua-------
03 febbraio 2021
Cercare per un'ora un libro e dov'era? In terza fila fra i classici antichi.
04 febbraio 2021
Riporto dalla voce Stoici della Storia della filosofia di Abbagnano:
Fa parte integrante dell'etica stoica la negazione totale del valore dell'emozione (pathos). Essa infatti non ha alcuna funzione nell'economia generale del cosmo che ha provveduto in modo perfetto alla conservazione e al bene degli esseri viventi, dando agli animali l'istinto e all'uomo la ragione. Le emozioni invece non sono provocate da forze o situazioni naturali: sono opinioni o giudizi dettati da leggerezza, perciò fenomeni di stoltezza e di ignoranza consistenti nel «giudicare di sapere ciò che non si sa»
Tratto da: Nicola Abbagnano, Storia della filosofia, Gruppo editoriale l'Espresso, Vol 1, 2006?, pag. 337-338
Negare valore delle emozioni. Gli stoici lo fecero come lo fece Cicerone per trasformare i romani in schiavi.
Le emozioni sono la vita stessa che crea relazioni col mondo mentre l'apatia degli stoici è come il nirvana dei buddisti.
Negare le emozioni, condannarle, per trasformare gli uomini in schiavi.
04 febbraio 2021
Terza parte
Per "seguire l'antica religione romana" è necessario significare gli Dèi partendo dalle fonti che dell'Antica Religione Romana sono rimaste. Se alcune forme della religione antica possono essere descritte, ciò che non è descritto è il sentimento religioso, l'idea intima, che le persone associano alle forme religiose, ai singoli Dèi, di cui si parla.
Diventa complesso passare dalla "forma del Dio", come la letteratura o i ritrovamenti archeologici ce lo presentano, all'idea di quel Dio che abita il mondo e che viene percepito dal soggetto che intende rivitalizzare la Religione Romana. Non siamo davanti alla necessità del Dio di essere riconosciuto, ma siamo davanti alle necessità di uomini che per agire nel mondo richiamano quel Dio per significare l'aspetto divino delle azioni che fanno o che individuano nel mondo.
La religione è necessità dell'uomo che fissa le azioni nel mondo e per fissare le azioni del mondo costruisce il significato dell'immagine del Dio. Un significato dell'immagine del Dio che si accorda con i bisogni di oggi, ma noi dobbiamo chiederci: si accorda anche con la visione della Religione Antica di Roma?
Se io considero la divinità Marte, che significato gli do?
Posso dare questa interpretazione di Marte scritta da Benito Mussolini:
"Anzitutto il fascismo, per quanto riguarda, in generale, l'avvenire e lo sviluppo dell'umanità, e a parte ogni considerazione di politica attuale, non crede alla possibilità né all'utilità della pace perpetua. Respinge quindi il pacifismo che nasconde una rinuncia alla lotta e una viltà - di fronte al sacrificio. Solo la guerra porta al massimo di tensione tutte le energie umane e imprime un sigillo di nobiltà ai popoli che hanno la virtù di affrontarla. Tutte le altre prove sono dei sostituti, che non pongono mai l'uomo di fronte a se stesso, nell'alternativa della vita e della morte. Una dottrina, quindi, che parta dal postulato pregiudiziale della pace, è estranea al fascismo così come estranee allo spirito del fascismo, anche se accettate per quel tanto di utilità che possano avere in determinate situazioni politiche, sono tutte le costruzioni internazionalistiche e societarie, le quali, come la storia dimostra, si possono disperdere al vento quando elementi sentimentali, ideali e pratici muovono a tempesta il cuore dei popoli."
Tratto da: Benito Mussolini, La dottrina del fascismo, terzo paragrafo, 1932, Enciclopedia Italiana.
Marte il Dio della guerra. Come dicono i cristiani. Oppure, la guerra come Dio? Se la condizione della guerra è Marte, gli uomini possono "amare" o "odiare" Marte a seconda di come si pongono davanti alla guerra. Ma noi ci chiediamo: era la guerra la condizione esistenziale desiderata dagli Antichi?
Il fascismo spiega aspetti della sua ideologia riferendosi alla gloria dell'Antica Roma ha Marte fra gli Dèi fondatori della città.
Marte come ideologia della guerra. In questo modo, chi usa Marte, fissa la sua attenzione sull'attività di guerra di Roma, sulle sue conquiste militari ed è facile che, così facendo, sviluppi una sorta di superiorità rispetto ai popoli conquistati inserendo questa superiorità in un contesto di superiorità di razza che a Roma Antica non esisteva, ma che in epoca attuale diventa quasi conseguenziale. Per cui, Roma non conquista perché ha delle necessità, ma Roma conquista perché è "una razza superiore". E da qui prende il via una serie di considerazioni che poco hanno a che vedere con l'antica Roma e molto con l'attualità sociale e politica.
Se al contrario uso Marte nell'eccezione della contraddizione, senza sottolineare la qualità della contraddizione sociale, politica, lavorativa, esistenziale, ecc. Non dico che "Marte non è la guerra", ma la guerra stessa è una parte delle contraddizioni dell'esistenza. Se dico che la rivendicazione di migliori condizioni di lavoro è un conflitto che devo risolvere e quel conflitto è Marte, l'accento non è messo sull'uccidere (la guerra), ma sulla necessità di vivere un conflitto per risolverlo. Mentre nel caso di Mussolini viene sottolineata la guerra come essenziale, in questo caso l'essenziale è la vita, l'esistenza, la necessità di risolvere i singoli problemi che si manifestano. La guerra può essere parte dei problemi esistenziali, ma non è la condizione desiderabile. E' piuttosto l'ultima risorsa dei disperati. Infatti, nella "tradizione" romana Marte combatte gli insetti infestanti dei campi e Marte nasce, secondo alcune interpretazioni, come necessità di protezione dei raccolti nei campi.
Cos'è che ci porta, dal punto di vista religioso, ad assumere l'una o l'altra interpretazione di Marte?
Ciò che noi vogliamo, ciò che noi desideriamo, assume il significato di ciò che vogliamo che Marte sia. E questa è la vera tradizione che ci hanno lasciato gli Antichi: la capacità e la possibilità di interpretare il senso e il significato del Dio. Di tutti gli infiniti Dèi del mondo che ci circonda.
Come per l'esempio Marte, vale per ogni altro Dio della Religione di Roma. L'Antica Roma, gli Antichi popoli, avevano la tradizione di interpretare l'aspetto divino delle azioni nel mondo e divine erano le loro stesse necessità di agire nel mondo. La tradizione antica non consiste nella forma con cui gli antichi descrivevano gli Dèi che incontravano nelle azioni del mondo; la tradizione antica consiste nell'individuare l'aspetto divino delle azioni che gli uomini vivono nella loro quotidianità. Sia che quelle azioni vengano fatte, sia che quelle azioni vengano subite o vissute.
Questa tradizione di Roma è fondamentale per chiunque voglia praticare Religione Pagana. A Roma c'era l'istituto dell'Interpretatio che serviva a comprendere gli Dèi delle altre culture partendo dal significato che le altre culture attribuivano ai loro Dèi interpretando, a loro modo e rappresentandole o nominandole, le azioni e le condizioni del mondo che vivevano.
Non voglio dilungarmi molto in questi esempi, ma penso di aver chiarito come alle immagini degli Dèi di Roma Antica si possono dare interpretazioni diverse a seconda di ciò che vogliamo che gli Dèi siano. Si danno significati diversi a seconda dell'uso che degli Dèi se ne vuole fare perché sono gli uomini che interpretano la realtà che loro vivono ne mondo. E' il significato che noi attribuiamo agli Dèi che affermiamo ad essere discriminante nei confronti di chi dà significati diversi, non la forma del singolo Dio. Tutti possiamo guardare una statua di Venere o di Marte, ma su quell'immagine ognuno di noi proietta significati diversi. Sottolinea particolarità e idee e sono quelle particolarità e quelle idee che qualificano il nostro essere persone religiose.
Siamo ancora in Roma repubblicana, ma la situazione si complica quando dalla Grecia non arrivano più solo le immagini degli Dèi che i romani integrano attraverso l'Interpretatio, ma arrivano i filosofi platonici e stoici che iniziano ad operare attraverso il Circolo degli Scipioni.
Principi sociali dell'Antica Religione di Roma
-----fine terza parte-----continua----
05 febbraio 2021
L'evento è stato riproposto da Religione Pagana che ha voluto farlo come propria iniziativa.
05 febbraio 2021
Questa è la situazione della pandemia nei maggiori paesi contagiati nel mondo ad oggi, 05 febbrai 2021 alle ore 20.00.
La velocità di diffusione della pandemia è leggermente diminuita, ora si sviluppa ad una velocità di 500000 contagi a giorno e sta facendo 16000 morti al giorno.
Anche le campagne vaccinali sono iniziate, ma ancora non si vedono effetti significativi.
Attualmente, come si può notare dalla scheda, i contagiati da covid-19 sono oltre 105.000000 e i morti con covid-19 sono 2291000. Domani ce ne saranno altri. La situazione in Italia continua ad essere grave i contagiati di oggi sono 14200 e i morti 377.
05 febbraio 2021
Quarta parte
Roma non ha un'ideologia religiosa scritta alla maniera dei filosofi stoici o platonici. L'ideologia religiosa di Roma sta nelle sue feste e nelle sue celebrazioni. Per ricostruire l'ideologia di Roma sarebbe necessario significare ogni singola celebrazione religiosa, per quanto riguarda il culto pubblico e ufficiale, che si svolge nell'arco dell'anno. Questo contribuirebbe, sia pur a livello formale, a dare un'idea delle dinamiche religiose a Roma prima dell'avvento dell'impero. A noi sono pervenuti alcuni dati sulla descrizione delle festa o dei rito di celebrazione, ma tutto il significato, che a quei tempi era chiaro ai singoli cittadini, spesso non ci è pervenuto.
Questa è stata la debolezza della religione di Roma all'arrivo della filosofia religiosa stoica e platonica. Panezio di Rodi fu a Roma fra il 120 e il 130 a. c. e, attraverso il Circolo degli Scipioni, diffuse l'ideologia stoica della supremazia dell'uomo sull'uomo. Stoico fu anche Cicerone che apprese lo stoicismo in Grecia quando fu costretto all'esilio per aver assassinato i seguaci di Catilina. Stoico fu Seneca. E' indubbio che lo stoicismo giocò un ruolo ideologico importante nel passaggio dalla repubblica all'impero. Lo stoicismo, veicolato a Roma dall'antipopolare (nel senso di nemico del "popolo") Cicerone (aristocratico che combatteva i poveri, un Trump di allora) e da Seneca divenne una sorta di ideologia dell'impero a differenza dell'epicureismo che, al contrario dello stoicismo, era indifferente alla "gestione del potere". Il pensiero stoico, nelle varie interpretazioni, fu il pensiero religioso imperante a Roma sicuramente fino alla morte di Marco Aurelio.
Si può dire che il pensiero religioso stoico faccia parte della tradizione religiosa romana? Era stato introdotto alla stessa stregua dei culti di Iside ed egiziani solo che mentre i culti di Iside riguardavano le persone, agli Stoici interessava il potere e il dominio di Roma.
Ora a noi interessa questo: chi oggi come oggi afferma di seguire la tradizione di Roma applicando principi stoici; come li pensa e li considera?
Con un copia incolla riassumo l'ideologia stoica in poche parole:
"Destino, provvidenza e ragione si identificano tra di loro con Dio e tutto ciò è necessario per l'esistenza del bene, anche se gli stoici non negano l'esistenza del male. Su tale convinzione essi basano il loro finalismo che ha funzione antropocentrica, ossia che tutto è prodotto per il bene dell'uomo."
Come viene interpretato questo? Non si può negare che lo Stoicismo fu un'ideologia del dominio. Fu funzionale all'aristocratico Cicerone contro i "plebei" e fu funzionale a Seneca per controllare Nerone. Cicerone compre, mentre era in elisio in Grecia, la necessità di dotarsi di una filosofia religiosa capace di legittimare il possesso delle persone da parte degli aristocratici contro le pretese di giustizia sociale del "populares". Fino all'esilio in Grecia Cicerone non si era mai occupato di filosofia. Lui era l'aristocratico che dominava Roma e controllava i tribunali per condannare i suoi nemici politici (vedi Clodio). Poi si rese conto che la corruzione e il denaro non bastavano più per dominare le persone era necessaria una filosofia, una religione che legittimasse il suo potere perché la Religione di Roma Antica spingeva per l'uguaglianza fra gli uomini e non legittimava l'assolutismo.
Suonano stoiciste le affermazioni di Benito Mussolini quando dice:
13. Lo Stato fascista è una volontà di potenza e d'imperio. La tradizione romana è qui un'idea di forza. Nella dottrina del fascismo l'impero non è soltanto un'espressione territoriale o militare o mercantile, ma spirituale o morale. Si può pensare a un impero, cioè a una nazione che direttamente o indirettamente guida altre nazioni, senza bisogno di conquistare un solo chilometro quadrato di territorio. Per il fascismo la tendenza all'impero, cioè all'espansione delle nazioni, è una manifestazione di vitalità; il suo contrario, o il piede di casa, è un segno di decadenza: popoli che sorgono o risorgono sono imperialisti, popoli che muoiono sono rinunciatarii. Il fascismo è la dottrina più adeguata a rappresentare le tendenze, gli stati d'animo di un popolo come l'italiano che risorge dopo molti secoli di abbandono o di servitù straniera. Ma l'impero chiede disciplina, coordinazione degli sforzi, dovere e sacrificio; questo spiega molti aspetti dell'azione pratica del regime e l'indirizzo di molte forze dello Stato e la severità necessaria contro coloro che vorrebbero opporsi a questo moto spontaneo e fatale dell'Italia nel secolo XX, e opporsi agitando le ideologie superate del secolo XIX, ripudiate dovunque si siano osati grandi esperimenti di trasformazioni politiche e sociali: non mai come in questo momento i popoli hanno avuto sete di autorità, di direttive, di ordine. Se ogni secolo ha una sua dottrina, da mille indizi appare che quella del secolo attuale è il fascismo. Che sia una dottrina di vita, lo mostra il fatto che ha suscitato una fede: che la fede abbia conquistato le anime, lo dimostra il fatto che il fascismo ha avuto i suoi caduti e i suoi martiri. Il fascismo ha oramai nel mondo l'universalità di tutte le dottrine che, realizzandosi, rappresentano un momento nella storia dello spirito umano.
Tratto da: Benito Mussolini, La dottrina del fascismo, tredicesimo paragrafo, 1932, Enciclopedia Italiana.
Affermare di seguire la tradizione romana riproponendo idee proprie dello stoicismo implica una scelta ideologica precisa che lascia ben poco alla discussione. Un individuo non sceglie l'ideologia stoica perché l'ideologia stoica ha qualche cosa da dargli, ma la sceglie perché la può usare nei confronti di altre persone. In fondo, questa è l'idea chiave del sovranismo.
Il sovranismo, come il fascismo, si caratterizza per il pensiero Stoico come in queste citazioni.
Fa parte integrante dell'etica stoica la negazione totale del valore dell'emozione (pathos). Essa infatti non ha alcuna funzione nell'economia generale del cosmo che ha provveduto in modo perfetto alla conservazione e al bene degli esseri viventi, dando agli animali l'istinto e all'uomo la ragione. Le emozioni invece non sono provocate da forze o situazioni naturali: sono opinioni o giudizi dettati da leggerezza, perciò fenomeni di stoltezza e di ignoranza consistenti nel «giudicare di sapere ciò che non si sa»
E ancora:
L'ordine razionale del mondo, come dirige la vita di ogni singolo uomo, dirige quella della comunità umana. Ciò che si chiama giustizia è l'a- zione, in questa comunità, della stessa ragione divina. La legge che si ispira alla ragione divina è la legge naturale della comunità umana; una legge superiore a quelle riconosciute dai diversi popoli della terra, perfetta, quindi non suscettibile di correzioni o miglioramenti. Cicerone in una pagina famosa così esprimeva il concetto di questa legge: «Vi è certo una vera legge, la retta ragione conforme a natura, diffusa fra tutti, costante, eterna, che con il suo comando invita al dovere e con il suo divieto distoglie dalla frode ... Essa non sarà diversa a Roma o ad Atene o dall'oggi al domani, ma come unica, eterna, immutabile legge governerà tutti i popoli e in ogni tempo»
Tratto da: Nicola Abbagnano, Storia della filosofia, Gruppo editoriale l'Espresso, Vol 1, 2006?, pag. 337-338
L'ideale stoico è imporre all'uomo l'apatia. Il non coinvolgimento nelle emozioni del mondo perché "l'economia generale del cosmo" ha dato all'uomo la ragione e agli animali l'istinto. L'uomo, costretto a rinunciare alle proprie emozioni, alle proprie passioni, diventa un oggetto d'uso dello Stato in nome della legge divina. La legge superiore, riconosciuta dai vari popoli della terra impone all'uomo l'obbedienza, la sottomissione al dovere e all'obbedienza del più debole nei confronti del più forte. Questa richiesta di obbedienza è una condizione naturale che deve, secondo gli stoici, essere accolta come legge naturale. L'immutabile legge che governerà tutti i popoli.
Cicerone, costretto all'esilio per aver violato le leggi cerca qualche cosa che rendesse ingiusto il suo esilio. Cicerone, il padrone di Roma costretto all'esilio per aver violato la legge di Roma. Quella legge democratica che processa o può processare ogni cittadino. Ma se i suoi nemici fossero costretti all'apatia, e ad obbedire per dovere a lui da una legge "naturale", allora lui, Cicerone, fisserebbe il proprio potere. Lo stoicismo diventa uno strumento di potere che Cicerone svilupperà sviluppando un'ideologia in cui lo Stato impone ai doveri ai sudditi condannando le emozioni.
Il soldato fascista non ha emozioni, non ha passioni, obbedisce agli ordini e nell'obbedire agli ordini si pensa assolto da ogni atrocità perché le atrocità le ha commesse per ordine dello Stato; per ordine di quella legge naturale che gli impone di agire senza emozionarsi e che il fascismo chiama "coraggio".
Questa idea fascista di Roma Imperiale che conquista il mondo si inserisce nell'idea cristiana del "popolo eletto". Il popolo che in nome e per conto di Dio ha la missione di conquistare il mondo. Le figure esaltate sono quella di Giulio Cesare, Cesare Augusto, Marco Aurelio. Si sottolineano le conquiste di Roma e non i principi sociali di Roma in relazione ai popoli con cui Roma entrava in relazione.
----fine quarta parte---continua-----
06 febbraio 2021
Quinta parte
L'ultima tradizione culturale in voga a Roma prima del cristianesimo, fu il neoplatonismo. Il cristianesimo si scontrò con il neoplatonismo per il controllo dello Stato dal quale poter controllare i sudditi dell'Imperatore.
A Roma il neoplatonismo ebbe il suo massimo esponente in Plotino nel III sec. d. c.. Plotino arrivò a Roma dall'Egitto e fondò la scuola neoplatonica dove riproponeva gli insegnamenti di Ammonio Sacca in un misto sincretico fra stoicismo, platonismo, aristotelismo e cristianesimo con forti interferenze ebraiche (Filone d'Alessandria).
Il neoplatonismo ebbe un grande sviluppo, in particolare a Roma, in Egitto, in Siria, in Grecia (Proclo e Siriano) ecc. Neoplatonico fu l'imperatore Giuliano. Il conflitto che il neoplatonismo ebbe con il cristianesimo fu estremamente violento. I cristiani, dopo essersi appropriati di molte tesi religiose dei neoplatonici distrussero il neoplatonismo occidentale fino alla riscoperta ad opera di Ficino nel rinascimento grazie a Gemisto Pletone che era maturato in area bizantina.
Il neoplatonismo e il cristianesimo sono dottrine estremamente affini anche se divergono nella forma e nella rappresentazione tant'è che anche Origene (anche se una gran parte di storici afferma che questo Origene non va confuso con l'Origene cristiano. Questo è un problema di storici, noi ci limitiamo alle assonanze dei modelli religiosi presentati), uno dei padri della chiesa cattolica (anche se fu considerato un eretico), fu allievo di Ammonio Sacca assieme a Plotino. Al di là della verità cercata, ci dimostra l'ambiguo confine fra cristianesimo ed elaborazione neoplatonica fra il II e il III secolo d. c.
Il neoplatonismo è considerato spesso il "paganesimo di Roma". Viene considerato come parte della tradizione romana, ma nei suoi effetti sociali non è diverso dal cristianesimo.
Alcune idee neoplatoniche vengono riprese da Giovanni Gentile per formare l'ideologia fascista.
"Modo spiritualistico. Il mondo per il fascismo non è questo mondo materiale che appare alla superficie, in cui l'uomo è un individuo separato da tutti gli altri e per sé stante, ed è governato da una legge naturale, che istintivamente lo trae a vivere una vita di piacere egoistico e momentaneo. L'uomo del fascismo è individuo che è nazione e patria, legge morale che stringe insieme individui e generazioni in una tradizione e in una missione, che sopprime l'istinto della vita chiusa nel breve giro del piacere per instaurare nel dovere una vita superiore libera da limiti di tempo e di spazio: una vita in cui l'individuo, attraverso l'abnegazione di sé, il sacrifizio dei suoi interessi particolari, la stessa morte, realizza quell'esistenza tutta spirituale in cui è il suo valore di uomo."
Tratto da: Giovanni Gentile, La dottrina del fascismo, secondo paragrafo, 1932, Enciclopedia Italiana.
E' l'uomo che rinuncia alla propria individualità per farsi servo dello Stato con tutto il suo cuore e con tutta la sua anima. Lo Stato fascista è l'Uno dei neoplatonici che annulla in sé stesso l'uomo, il cittadino, trasformandolo in un oggetto d'uso. La libertà, nello Stato fascista, non è dell'uomo, ma dello Stato. Uno Stato che come l'Uno pensa sé stesso e deve essere libero di pensare sé stesso senza doversi preoccupare delle emanazioni, i suoi sudditi, che come le idee, per lo Stato agiscono e allo Stato ritornano.
L'idea spirituale di Giovanni Gentile è l'idea della negazione dell'individualità dell'uomo, dei suoi bisogni, dei suoi desideri perché il singolo uomo attraverso l'abnegazione e il sacrificio di sé stesso consente allo Stato di essere libero di vessare gli uomini. La libertà dello Stato è la negazione della libertà degli uomini come nell'Uno di Platone "Se l'Uno è, gli altri non sono; se gli altri sono, l'Uno non è" (Parmenide). Al contrario, l'Uno di Plotino è e gli altri tornano all'Uno perché l'Uno pensa solo sé stesso.
Ancora l'Uno dei neoplatonici diventa lo Stato fascista:
7. Antiindividualistica, la concezione fascista è per lo Stato; ed è per l'individuo in quanto esso coincide con lo Stato, coscienza e volontà universale dell'uomo nella sua esistenza storica. è contro il liberalismo classico, che sorse dal bisogno di reagire all'assolutismo e ha esaurito la sua funzione storica da quando lo Stato si è trasformato nella stessa coscienza e volontà popolare. Il liberalismo negava lo Stato nell'interesse dell'individuo particolare; il fascismo riafferma lo Stato come la realtà vera dell'individuo. E se la libertà dev'essere l'attributo dell'uomo reale, e non di quell'astratto fantoccio a cui pensava il liberalismo individualistico, il fascismo è per la libertà. E' per la sola libertà che possa essere una cosa seria, la libertà dello Stato e dell'individuo nello Stato. Giacché, per il fascista, tutto è nello Stato, e nulla di umano o spirituale esiste, e tanto meno ha valore, fuori dello Stato. In tal senso il fascismo è totalitario, e lo Stato fascista, sintesi e unità di ogni v alore, interpreta, sviluppa e potenzia tutta la vita del popolo.
Tratto da: Giovanni Gentile, La dottrina del fascismo, settimo paragrafo, 1932, Enciclopedia Italiana.
La concezione fascista è antiindividualistica in quanto l'individuo viene annullato come soggetto ed esiste solo in quanto Stato. L'individuo è libero solo in quanto Stato perché solo lo Stato è libero e nulla esiste fuori dallo Stato se non per essere annientato e fagocitato dallo Stato. Il fascismo è totalitario come l'Uno di Plotino che non ammette nulla al di fuori dell'Uno perché l'Uno è la realtà vera di ogni individuo.
Questa visione, che non differisce molto da quella del Dio padrone del cristianesimo, a cui gli uomini si devono sottomettere è una visione perfettamente funzionale a chi vuole possedere le persone in alternativa al cristianesimo. L'operazione di recupero del neoplatonismo in ambiente culturale dopo il medioevo fu fatta da Ficino, per conto di Cosimo de' Medici, e poi, una volta fallito l'utilizzo in funzione antipapista del neoplatonismo, è diventata l'ideologia fondamentale di tutto l'esoterismo e di chiunque formulasse l'idea assoluta dell'Uno, o Dio, che possiede gli uomini. Il modello religioso neoplatonico si ripete in ogni setta religiosa, in ogni convegno, sia religioso, sociale o criminale. Dalla Massoneria, alle sette cristiane, alla mafia.
Si può dire che il neoplatonismo appartenga alla Religione di Roma Antica?
Se per Roma Antica consideriamo la cultura filosofica del III sec. d. c. e consideriamo autoctono il neoplatonismo elaborato in Egitto ed importato a Roma da Plotino, allora dobbiamo dire che il neoplatonismo è caratteristico di Roma. Un imperatore romano, Giuliano, impose il neoplatonismo come "religione di Stato". Non si può dire che il neoplatonismo, con Plotino e Porfirio, non facciano parte della Religione a Roma. Ma non è sicuramente una religione, un complesso di idee religiose, che possono essere definite come "Antica Religione di Roma".
Chiamiamo questa religione con il suo nome: neoplatonismo!
Lo si vuole associare a Roma? Lo si faccia pure, ma almeno impariamo a separare la Roma Repubblicana dalla Roma Imperiale in cui le filosofie orientali, più o meno elaborate, la facevano da padrone scalzando l'ideologia della religione dell'Antica Roma che fu artefice della Repubblica e della Democrazia di Roma.
Neoplatonismo romano e il fascismo di Giovanni Gentile
----fine quinta parte---continua-----
06 febbraio 2021
Quando si affronta l'ambiente religioso nel quale si vive, diventa complesso perché non si ha a che fare con due o tre idee o con qualche rappresentazione religiosa, ma si ha a che fare con un sistema religioso che ha avuto millenni per fissarsi nella psiche e nelle emozioni delle persone e che richiede altrettanta pazienza e impegno per essere affrontato e messo in discussione. Il sistema religioso che si intende modificare, cerca di resistere, si adatta, presenta sempre nuove sfaccettature e nuovi aspetti contro i quali si deve continuare ad agire. Diventa un lavoro enorme, complesso che porta, chi combatte contro un sistema religioso, ad esaurire la sua energia spesso costringendosi a ripetere i medesimi concetti in un numero infiniti di contesti diversi.
Commenti
S. M.
E' il motivo per cui per ora ho lasciato psicologia... Energie mentali andate che ancora devo ricaricarmi. E son passati 10 anni.
06 febbraio 2021
Questo frammento filosofico è di Melisso di Samo (470 a. c. – 430 a. c.) che contestava il "divenire" delle cose. Se le sue conclusioni le applichiamo all'Essere Umano non sa quante ragioni ha quest'uomo. In ogni istante si muore e in ogni istante si rinasce diversi da prima. Ma forse lui non poteva capirlo.
Riporto la citazione da Mondolfo "La comprensione del soggetto umano nell'età classica" pag. 130 dell'edizione Bompiani del 2012.
"Se vi fossero molteplici cose, bisognerebbe che fossero cosi fatte, quale io dico che è l'Uno. Se infatti sono la terra e l'acqua e l'aria e il fuoco e il ferro e l'oro, e gli esseri viventi e i morti, e il nero e il bianco e le altre cose, quante dicono gli uomini essere veramente, se queste cose sono, e noi rettamente vediamo ed ascoltiamo, bisogna che ciascuna cosa sia tale, quale prima ci apparve; e non deve mutare né diventar diversa, ma sempre essere ciascuna qual'è. Ora noi diciamo che rettamente vediamo, e ascoltiamo e intendiamo. Ma a noi pare che il caldo diventi freddo e il freddo caldo e il duro molle e il molle duro, e il vivente muoia e nasca dal non vivente, e tutte queste cose si faccian diverse, e ciò che era e ciò che ora è non sia affatto uguale, ma il ferro, pur essendo duro, si consumi al contatto delle dita perdendosi in tal modo, e ugualmente l'oro e la pietra e ogni altra cosa che sembri esser forte e resistente, e che dall'acqua nascan la terra e la pietra; di modo che accade che non vediamo né conosciamo gli esseri. Queste cose dunque non concordano fra loro ....
E' chiaro dunque che non vediamo rettamente, né che rettamente ci sembrano esistere quelle molte cose. Perché non muterebbero se fossero veramente; ma ciascuna sarebbe tale quale apparve. Poiché nulla è migliore che ciò che è veramente. Se invece dovessero tramutarsi, dovrebbe perire quello che era e nascere ciò che non era".
07 febbraio 2021
Sesta parte
Il neoplatonismo riprende e rielabora l'idea religiosa della reincarnazione delle anime con l'idea delle idee che si staccano dall'Uno e ritornano nell'Uno dove l'Uno altro non è che una sorta di idea del tutto che garantisce l'eternità. Una eternità tanto desiderata da essere uno dei fondamenti dell'ideologia di Nietzsche sull'"Eterno ritorno" in cui tutto si ripeterebbe ineluttabilmente perché tutto è già avvenuto.
La libertà dell'Uno di usare l'uomo è la libertà dello Stato di usare l'uomo per fini diversi dai bisogni dell'uomo. Come l'Uno è indifferente alle condizioni dell'uomo, così lo Stato assolutista è indifferente alle condizioni sociali dell'uomo. Un uomo che deve, al contrario, essere attento alle condizioni dello Stato rinunciando ai propri bisogni e alle proprie peculiarità. Questa condizione neoplatonica è la condizione che Evola, un altro filosofo del fascismo, contrappone a quello che chiama "bolscevismo".
Scrive Julius Evola:
Il mondo classico e mediterraneo ha esaltato il senso della dignità individuale, della differenza, dell'aristocrazia e della gerarchia: ha posto al di sopra di ogni altro l'ideale della cultura, nel senso di realizzazione di sé, di creazione di "tipi", di viventi opere d'arte esprimenti persone compiute. E nell'autarchia, fiorente dal dominio superbo di coloro che posseggono sé stessi, del tipo dorico ed omerico la cui purità è forza e la cui forza è purità, ha riconosciuto la "virtus" che fa comunicare l'umano col non-umano. La tradizione nostra non ha mai saputo di pietre incatenate nel cemento inafferrabile del vincolo collettivo, della legge meccanica, del despotismo sociale - ma valli e vette, forze a lato di forze e forze contro forze, organizzantesi liberamente in rapporti diretti ed organici - guerrieri, eroici e sacrificali, in atti di assoluto comando o di assoluta dedizione: nuclei fortemente individuati e solari, culminanti là dove l'imperium fu sentito come la presenza di una forza dall'alto. Qui ndi organizzazione in senso vero e vivente, non amalgama, non composto. L'individuo qui non è parte impersonale, ma membro collegato direttamente al tutto e costituente una funzione e una modalità di vita distinta ed irreducibile, che non va cancellata o livellata, ma portata ad essere sempre più perfettamente ed intensamente sé stessa per la maggior ricchezza e determinatezza del gran corpo del tutto.
La nostra tradizione ha celebrato gli "eroi", ha celebrato i dominatori, ha celebrato gli uomini-iddii. E se, a differenza di certe concezioni semitiche ed asiatiche, non ha staccato lo spirituale da questo mondo terreno, in modo inequivocabile ha tuttavia affermato il diritto sovrano della qualità, dell'idea e della sapienza su tutto ciò che è pratico e condizionato che esse debbono dominare mediante l'atto di persone compiute nello stesso modo che il significato domina la parola e l'anima il corpo. E nella pax profunda propiziata dalla potenza romana diffuse attraverso tutto il bacino mediterraneo la luminosa civilizzazione dello ellenismo.
Nella sensazione dell'unità immanente essa destò altri occhi, altre orecchie, altre membra di potenza che non quelle conosciute dai nuovissimi barbari. Invece di materializzare e meccanizzare persino l'umano, essa sentì forze viventi ed immortali in atto dietro a ciò stesso che i moderni nomano materia e legge meccanica, e stabilì contatti reali con esse a mezzo del rito e del simbolo, onde destò in colui a cui essa dette nome di "dio in carne" (en sarki peripolòn theosy il senso di esser "tutto in tutto, composto di tutti i poteri" (Corp. Hermet.), libero come "un mondo nel mondo" (Plotino) pur nel suo non esser che sé stesso, nella gerarchia degli esseri. E l'impero - non la promiscuità bolscevica, non il federalismo e il democratismo delle moderne società - coronava logicamente questa concezione, e la sua gerarchia armoniosa acquistava il senso di riflesso e di simbolo della gerarchia del mondo intellettuale e divino.
E' tutta una diversa concezione del mondo delle cose, della vita, non come una escogitazione filosofica, ma come qualcosa di vivente nello stesso sangue, e trasponentesi come significato in seno a tutte le attività, variamente articolate ma organizzantesi tutte intorno ad un asse unico. La contingenza dei tempi l'ha gradatamente sepolta, e la grande ombra del1'"Ente senza forma" incombe per ultimo come la sua negazione definitiva.
Saprà oggi l'Italia rievocare tale tradizione? Farla rivivere sia pure in altre forme, in altri spiriti, in altre potenze? Il bolscevismo ha visto e l'ha dichiarato per bocca di uno dei suoi principali ideologi. "Il grande ostacolo che sta dinanzi all'uomo nuovo è il mondo romano-germanico ",
Se l'Italia, che oggi nell'Aquila e nel Fascio ha appunto ripreso il simbolo di tale mondo, saprà volere sino in fondo, con opera tenace, dura e profonda, tutto ciò che come tradizione mediterranea sta dietro a questo simbolo, essa si leverà al disopra della contingenza di una nazione particolare, ed assurgerà a segnacolo della difesa dell'Occidente dinanzi al pericolo bolscevico-americano.
Julius Evola, Americanismo e bolscevismo, Nuova Antologia, 1929. Saggio ripubblicato in "I saggi della nuova antologia", Edizioni di Ar, 1970, pag. 83 – 86
La visione neoplatonica di Plotino diventa, di fatto, la visione dello Stato, l'Uno, del fascismo e del nazismo dove l'individuo è eroe solo nella dimensione di uno Stato libero di agire arbitrariamente contro i cittadini, libero da ogni forma di controllo, al quale i cittadini si devono sottomettere e al quale devono obbedire.
Si tratta indubbiamente di una forma religiosa di Roma anche se è giunta dalla Grecia come ideologia propria di Platone che già delineava la forma dello Stato che determina i comportamenti di ogni singolo individuo in funzione dei propri interessi fino al controllo delle relazioni sessuali individuali.
Ogni setta o ogni gruppo sociale che fa propria l'ideologia di Plotino o del neoplatonismo deve, di fatto, separarsi dalla società per mantenere il controllo sui singoli individui, Come nella Massoneria, nei gruppi esoterici o magistici, o nei gruppi criminali, come la mafia o altro.
Il neoplatonismo a Roma tramonta con l'arrivo del cristianesimo.
Il cristianesimo è una forma di "Religione Tradizionale romana"?
Quando io, tenni la prima conferenza nel settembre del 1996 a Marghera, in uno dei punti della conferenza, affermai:
"... noi come Pagani Politeisti imputiamo all'imperatore romano quale uomo-dio la responsabilità di aver distrutto il Paganesimo come prologo all'arrivo di un altro uomo-dio. In altre parole il cristianesimo perfeziona ciò che Augusto aveva iniziato."
Il cristianesimo costruisce il sincretismo fra l'imperatore, che viene identificato con Dio, lo Stato padrone di uomini a cui gli uomini devono obbedienza e deferenza, Dio, l'imperatore e lo Stato sono la trinità voluta da Costantino al Concilio di Nicea dove Dio diventa il controllo religioso incarnato nel papa cattolico.
La naturale evoluzione dell'idea di Scipione nato dalla luce divina e di Augusto figlio e protetto da Zeus vengono divinizzati (o santificati) allo stesso modo che l'accademia procedette a divinizzare Platone. L'azione del successore di Platone all'Accademia, santificando Platone, si trasforma in un'idea astratta che, diventata normale nella mitologia che riguarda i figli di Dèi, rende del tutto normale l'idea del figlio di Dio, che diventa Dio esso stesso. L'idea cristiana dell'uomo figlio del Dio era un'idea presente nelle Antiche religioni. Il figlio del Dio, in quanto detentore di potere divino, aiuta gli uomini a risolvere i loro problemi. Il cristianesimo introduce una novità, apparentemente banale, ma capace di capovolgere l'idea religiosa, per la cultura di allora. L'uomo-Dio dei cristiani non aiuta gli uomini, ma distribuisce "favori", miracoli, in cambio di sottomissione. Tutti si devono sottomettere a Gesù e in cambio della loro sottomissione Gesù distribuirebbe favori. Questa condizione si adatta perfettamente anche all'ambiente neoplatonico dove non si capiva bene che cosa dava l'Uno agli uomini che, comunque, ritornavano all'Uno, dal momento che l'Uno è immodificabile.
In questa visione d'insieme si fissa l'idea dello Stato assolutista, imperiale, monarchico, dittatoriale, ecc. Un'idea che è arrivata fino ai giorni nostri dove Mussolini, pur usando l'idea dell'Uno come Stato assoluto a cui gli uomini si devono sottomettere, afferma:
12. Lo Stato fascista non rimane indifferente di fronte al fatto religioso in genere e a quella particolare religione positiva che è il cattolicismo italiano. Lo Stato non ha una teologia, ma ha una morale. Nello Stato fascista la religione viene considerata come una delle manifestazioni più profonde dello spirito; non viene, quindi, soltanto rispettata, ma difesa e protetta. Lo Stato fascista non crea un suo "Dio" così come volle fare a un certo momento, nei delirii estremi della Convenzione, Robespierre; né cerca vanamente di cancellarlo dagli animi come fa il bolscevismo; il fascismo rispetta il Dio degli asceti, dei santi, degli eroi e anche il Dio così come visto e pregato dal cuore ingenuo e primitivo del popolo.
Tratto da: Benito Mussolini, La dottrina del fascismo, dodicesimo paragrafo, 1932, Enciclopedia Italiana.
Il fascismo mussoliniano pretende di prendere su di sé la "gloria" dell'impero di Roma, nel farlo riafferma il diritto del cristianesimo di possedere gli uomini perché l'ideologia fascista consiste nel possedere gli uomini sostituendo lo Stato a Dio. Robespierre sentiva la necessità di combattere il Dio cristiano che era il vero nemico da combattere per liberare l'uomo dalla sottomissione; Mussolini non combatte il Dio dei cristiani, ma lo sostituisce con lo Stato che, come Dio, sottomette gli uomini alla sua volontà.
Il cattolicesimo è una religione della "Tradizione Romana"?
E' come dire: "la divinizzazione dell'imperatore Augusto o elevare a divinità Giulio Cesare, fa parte della tradizione romana?" Eppure, parliamo di chiesa di Roma, il cattolicesimo, che imita l'imperatore romano in una visione assolutista della realtà. Il Vaticano, ancor oggi, è una monarchia assoluta.
A Roma si sono espresse queste tradizioni religiose, ma se ne sono espresse altre delle quali non ho parlato. Ad esempio, la vicenda dei Baccanali condannata dal Senato romano. Oppure, l'arrivo a Roma dei culti misterici siriaci o Egiziani. Cibele, ad esempio, oppure i culti di Iside o i misteri di Eleusi. Tutti questi culti non arrivarono mai a controllare lo Stato, ma erano molto seguiti a Roma fra il I sec. a. c. e il V secolo d. c.
Neoplatonismo romano e il fascismo di Giovanni Gentile
----fine sesta parte---continua-----
08 febbraio 2021
Direi che è interessante, al di là dei contenuti, venire a conoscenza che Neopitagorici e Neoplatonici fabbricavano prove per far credere alle persone che le loro dottrine avevano dei contenuti tradizionali. Mi sembrano molto i moderni wicca o i seguaci dell'Impero Romano.
Parlando della filosofia presocratica, Nicola Abbagnano afferma:
La tesi prospettata da critici moderni (in contrapposizione polemica a quella di Zeller, del puro carattere naturalistico della filosofia presocratica) di una ispirazione mistica di tale filosofia, ispirazione dalla quale essa avrebbe tratto la sua tendenza a considerare antropomorficamente l'universo fisico, si fonda su ravvicinamenti arbitrari che non hanno base storica. Questa tesi trova d'altronde le sue origini nell'ultima fase della filosofia greca, che, per la sua ispirazione religiosa, volle fondarsi su una sapienza rivelata e garantita dalla tradizione; ed appunto da quella fase attinge le testimonianze su cui fonda quel tanto di verisimiglianza che possiede. Ma è noto che Neopitagorici, Neoplatonici, ecc., fabbricavano le testimonianze che dovevano servire a dimostrare il carattere religioso-tradizionale delle loro dottrine.
Ed è impossibile impostare l'intera trattazione della filosofia greca sui loro stessi presupposti: specialmente quando il merito maggiore dei primi filosofi della Grecia è stato quello di aver isolato un problema specifico e determinato, il problema del mondo, uscendo dalla confusione caotica di problemi e di esigenze che si intrecciavano nelle prime manifestazioni filosofiche dei poeti e dei profeti più antichi.
I filosofi presocratici hanno per la prima volta realizzato quella riduzione della natura all'oggettività, che è la prima condizione di ogni considerazione scientifica della natura; e questa riduzione è esattamente l'opposto della confusione tra la natura e l'uomo, che è propria del misticismo antico. Che la ricerca naturalistica implichi il senso della soggettività spirituale o contribuisca a formarlo, è poi (come si è detto) un fatto indubitabile; ma questo fatto non è dovuto a un influsso religioso sulla filosofia, bensì è un nesso che i problemi realizzano nella vita stessa dei filosofi che li dibattono.
Tratto da: N. Abbagnano, Storia della filosofia, Gruppo l'Espresso, pag. 21 – 22
La storia è piena di truffatori. C'è stato un tempo in cui si riteneva che tutto quello che gli Antichi scrivevano fosse vero, ora sappiamo che mentivano e i loro discorsi vanno presi con molta cautela.
09 febbraio 2021
prima dell'Ottava parte
Gli Dèi considerati maggiori da Agostino d'Ippona
La Religione di Roma Antica è una religione dell'azione. La Religione di Roma Antica non descrive la "verità degli Dèi", ma incontra gli Dèi nelle azioni ed è attraverso le azioni che la religione di Roma Antica riconosce la presenza degli Dèi nella quotidianità degli uomini.
Marco Terenzio Varrone (116 a.c. – 27 a.c.) scrive un libro in cui ricapitola la Religione di Roma. Si tratta del libro Antiquitates rerum humanarum et divinarum. Il libro è stato distrutto dai cristiani ed è andato perduto. Tuttavia, Varrone riceve gli insulti di Agostino d'Ippona (354 d. c. – 430 d. c.) che diffama la Religione Romana tentando di ridicolizzarne gli Dèi.
La necessità di Agostino d'Ippona di aggredire la Religione di Roma come descritta da Varrone dimostra come la Religione di Roma fosse ancora viva e presente se non altro nei racconti e nell'educazione anche ai tempi di Agostino d'Ippona nel V secolo d. c.
Quando Agostino d'Ippona scrive " De civitate Dei contra Paganos" o più comunemente "La città di Dio", fra il 413 e il 426 d. c. Pretestato è morto da 30 anni e l'imperatore era Onorio e Costanzo III. Imperatori cristiani che perseguivano con la tortura e la morte tutte le manifestazioni di religiosità diverse dal cristianesimo.
Agostino d'Ippona è estraneo alla Religione di Roma Antica, antica anche per lui, nato e vissuto in un ambiente cristiano, anche se eretico, è educato cristianamente, in particolare dalla madre, e tutta la sua vita è una continua ricerca del potere e del dominio dell'uomo sull'uomo. Per farlo deve diffamare ogni cosa che gli può ostacolare l'idea di dominio e, fra le altre cose, c'è la descrizione di questa Religione di Roma Antica che appare così strana e incomprensibile ai suoi occhi che vedono solo un mondo morto e silenzioso creato dal suo Dio padrone con cui egli si identifica.
La Religione di Roma Antica, dove il corpo degli Dèi è un corpo di azioni, gli appare estraneo e pericoloso per il cristianesimo. Agostino d'Ippona ha la necessità di diffamare l'antica religione di Roma come descritta da Varrone. Avrebbe potuto fare la stessa operazione con i Fasti di Ovidio, ma Agostino d'Ippona non aveva paura dei Fasti di Ovidio, ma degli Dèi di Varrone.
Non voglio fare una disamina del pensiero di Agostino d'Ippona, qui mi interessa mettere in luce il meccanismo di diffamazione, che è un meccanismo di guerra, messo in atto da Agostino d'Ippona contro l'Antica Religione di Roma in relazione agli Dèi e a come i cristiani hanno aggredito e diffamato ideologicamente gli Dèi dell'Antica Roma.
Le citazioni, anche se lunghe e articolate, mi servono per far comprendere che cosa deve affrontare una persona che chiama sé stessa Pagana e vuole riferirsi alla Religione dell'Antica Roma qualora volesse o intendesse riprendere gli antichi culti. Non si può fingere che Agostino d'Ippona non abbia detto nulla e non si può fingere che il cristianesimo non si sia costruito macellando le Antiche Religioni non solo per quanto riguarda gli uomini, ma anche e soprattutto ha macellato il loro modo di pensare e di vivere il mondo.
Io prendo in esame una piccola frazione del libro "La città di Dio" per gli scopi che ha questo scritto di riflessione sul significato del "Seguire il culto dell'Antica religione di Roma". La volontà diffamatoria di Agostino d'Ippona la troviamo citata più volte nel suo testo. La contrapposizione che fa Agostino d'Ippona è molto semplice: o ami gli uomini e la società oppure ami Dio. Ed è la scelta posta da Gesù: o ami Gesù o ami gli uomini (padre, madre, fratelli, ecc.). Se ami Dio devi essere disposto a macellare gli uomini, a diffamarli, a distruggerli per la gloria di Dio. Se ami gli uomini, devi essere ammazzato affinché Dio trionfi. E' il significato delle "due città" di cui Agostino d'Ippona parla alla fine del "Libro XIV".
Scrive Agostino d'Ippona:
Nel corso di un unico libro Varrone raccomanda questi dèi come eletti: Giano, Giove, Saturno, Genio, Mercurio, Apollo, Marte, Vulcano, Nettuno, Sole, Orco, padre Libero, Tellus, Cerere, Giunone, Luna, Diana, Minerva, Venere, Vesta; venti in tutto, dodici maschi e otto femmine. Questi numi sono detti eletti per incarichi più importanti che hanno nel mondo o perché sono più famosi presso i popoli e viene loro tributato un culto più importante?
Nel primo caso, non dovremmo incontrarli in mezzo a quella schiera di divinità quasi plebee che hanno incarichi insignificanti. Facciamo il caso di Giano: al momento del concepimento, da cui nascono quegli interventi ripartiti minutamente fra dèi minuti, è lui che apre all' accoglimento del seme. Per lo stesso motivo è presente Saturno; c'è Libero, che libera nel maschio l'espulsione del seme, e così Libera, che identificano con Venere e che offre un analogo aiuto alla femmina, anch'essa liberata dopo l'emissione del seme. Tutti questi sono chiamati dèi eletti. Ma vi è pure Mena, la quale presiede al flusso mestruale, ma che non è nobile pur essendo figlia di Giove; un compito analogo a questo, nel libro dedicato agli dèi eletti, Varrone lo assegna alla stessa Giunone, che è pure regina di questi dèi, ed anche a Lucina, associata a Mena, sua figliastra. Vi sono infine due dèi assolutamente sconosciuti, Vitumno e Sentino, che danno al concepito l'uno la vita, l'altro la sensibilità. E' incredibile che, pur nel la loro autentica umiltà, i loro doni superino di gran lunga quelli di tanti dèi aristocratici ed eletti. Senza la vita e la sensibilità, ciò che una donna porta in grembo sarebbe infatti qualcosa di assolutamente spregevole, da paragonare alla polvere e al fango.
Agostino d'Ippona, La città di Dio, Editore Bompiani, 2015, pag. 338 – 339
Iniziamo a considerare questa prima premessa. Noi viviamo in un immenso mondo; ciò è innegabile! L'immenso mondo in cui viviamo è fatto di azioni, azioni che facciamo e azioni che subiamo e che provocano una continua trasformazione di un presente mai uguale a sé stesso; ciò è innegabile! Noi, come Esseri della Natura e Esseri Umani in particolare, diciamo che un'azione modifica il presente e che un'azione è intelligente quando quell'azione modifica il presente per soddisfare le nostre necessità o i nostri bisogni; ciò è innegabile! Quando noi osserviamo un'azione presupponiamo che ci sia un soggetto che la compie. Spesso lo individuiamo tipo "il libro cade a terra perché lui lo ha spinto", ma le azioni sono due, una che il libro cade a terra e l'altra perché è stato spinto. Però io posso assistere all'azione che il libro è caduto a terra senza vedere che qualcuno lo ha spinto. Alla mia percezione un'azione appare come un oggetto in sé, solo la mia ragione cerca di trovare una causa e, quando non la trova, se la inventa, tipo "Dio ha fatto cadere il libro".
L'azione viene vissuta come un oggetto in sé e dall'insieme delle azioni si può dedurre un tipo di mondo, un tipo di realtà, sconosciuta ed estranea non solo al cristianesimo, ma anche a tutta la filosofia greca e in particolare al platonismo, allo stoicismo e al neoplatonismo. La filosofia greca non tratta il mondo dell'azione, tratta solo il mondo come forma e quantità.
Se dalle mie azioni si può dedurre la mia intelligenza e le mie intenzioni, nulla vieta che io non sia portato a dedurre che ogni azione, che si manifesta nel mondo in cui vivo, è espressione di intelligenza e di intenzioni. Dal momento che le azioni sono molte e molte sono le intenzioni, non posso far altro che pensare che equilibri e adattamenti si producano nell'immenso delle azioni e nell'immenso delle intenzioni che entrano in relazione.
L'azione è un mondo che appartiene alla dimensione tempo, come il mutamento, la trasformazione e il divenire, ma l'uomo vive nella dimensione tempo, bloccando in esso la sua coscienza, solo quando sospende la ragione nel corso dell'azione. Dopo di che, la ragione riprende il controllo della coscienza e descrive la qualità dell'azione, l'importanza dell'azione, la collocazione dell'azione nel mondo in cui quella ragione agisce. La ragione conferisce una forma ad una qualità alle azioni e le attribuisce ad un soggetto altro la cui presenza genererebbe quelle e solo quelle azioni.
Varrone e Agostino d'Ippona, gli Dèi considerati maggiori
----continua---discorso troppo lungo per caricarlo tutto insieme, è stato diviso in parti----
09 febbraio 2021
Ho terminato lo scritto "Seguire il Culto Religioso Romano". Finito stasera. Fra poco manderò un post e poi farò le pagine web.
09 febbraio 2021
Condiviso. Un gruppo brasiliano celebra la religione antica della Grecia.
10 febbraio 2021
Spero per stanotte di riuscire a finire la formattazione di tutte le pagine.
10 febbraio 2021
Ho iniziato ad impostare la sequenza delle pagine lavorando sulla formattazione della pagina iniziale. Non so ancora quanti errori ho fatto, ma questa formattazione va bene anche per gli smartphone.
Questa è solo la presentazione. i link verranno aggiornati a mano a mano che faccio tutte e undici le pagine.
Seguire la Religione di Roma Antica
E' il primo lavoro del 2021.
La religione dell'antica Roma
RELIGIONEPAGANA.IT
La religione dell'antica Roma
La religione dell'Antica Roma. Perché seguire la Religione di Roma Antica prima dell'Impero
10 febbraio 2021
Sto formattando queste 12 pagine sul "Seguire il culto di Roma Antica" da mettere sul sito di Religione Pagana. Dal momento che non uso sistemi automatici per fare le pagine, è un lavoro piuttosto lungo e un po' noioso, ma penso che per stasera dovrei riuscire a terminare.
11 febbraio 2021
Pagina d'ingresso al dominio "Religione Pagana"
Ho modificato la pagina d'accesso al sito Religione Pagana. Ci sono link per accedere a tutto il contenuto interno al sito.
La Religione Pagana - Pagan Religion
RELIGIONEPAGANA.IT
11 febbraio 2021
Tutto il discorso su "Seguire la Religione di Roma" verte su undici temi. Riflessioni legate anche al momento attuale che stiamo vivendo. Le riflessioni sono 11 pagine web:
Prima parte - Premessa della Religione di Roma Antica
Seconda parte - Principi sociali dell'Antica Religione di Roma
Terza parte - Interpretazione soggettiva degli Dèi
Quarta parte - Stoicismo e romanità fascista
Quinta parte - Neoplatonismo romano e il fascismo di Giovanni Gentile
Sesta parte - Fascismo e romanità in Julius Evola
Settima parte - Vettio Agorio Pretestato e i culti iniziatici del IV secolo
Ottava parte - Varrone e Agostino d'Ippona: gli Dèi considerati maggiori
Nona parte - Varrone e Agostino d'Ippona: gli Dèi e le relazioni gerarchiche fra gli Dèi
Decima parte - Trasferire la gerarchia cattolica per interpretare gli Dèi di Roma
Undicesima parte - La morale di Agostino d'Ippona e la morale della Religione di Roma
Troppe persone affermano di "seguire il culto di Giove", ma in realtà si tratta di quattro fascistelli disperati che cercano solo un modo per nascondere la propria ideologia dietro farneticazioni alla Nietzsche o ad Evola e usano deliri di stoici o neoplatonici.
La religione dell'antica Roma
RELIGIONEPAGANA.IT
La religione dell'antica Roma
La religione dell'Antica Roma. Perché seguire la Religione di Roma Antica prima dell'Impero
11 febbraio 2021
Seguire il Culto Religioso Romano – Ottava parte
(la religione di Roma, Varrone e Agostino d'Ippona – Prima parte)
---continua dal precedente----
Varrone e Agostino d'Ippona, gli Dèi considerati maggiori
12 febbraio 2021
Il nuovo governo in Italia, ha detto ai partiti politici di prendersi le loro responsabilità. Li ha "fottuti" tutti!
12 febbraio 2021
E ora un po' alla volta inizio a sistemare l'index e le pagine d'entrata di Federazione Pagana prima di riprendere i discorsi di filosofia.
https://www.federazionepagana.it/index.html
Pagina d'ingresso al dominio "Federazione Pagana"
Quest'immagine che vedete è stata tolta due visualizzazioni fa, ma è ancora nella memoria di Facebook. Domani forse alcune pagine saranno cambiate.
La Federazione Pagana (sito a cura di Claudio Simeoni)
FEDERAZIONEPAGANA.IT
La Federazione Pagana e le idee religiose della Religione Pagana.
12 febbraio 2021
Oggi ho lavorato per cambiare la formattazione delle prime pagine d'ingresso al sito della Stregoneria Pagana. Ora le pagine sono ottimizzate anche per gli smartphone.
Pagina d'ingresso al dominio "Federazione Pagana"
Stregoneria Pagana e l'arte sacra del vivere nella Religione Pagana (sito a cura di Claudio Simeoni)
STREGONERIAPAGANA.IT
La Stregoneria e l'arte di abitare il mondo nelle trasformazioni e nei mutamenti.
13 febbraio 2021
Non giratevi a guardare il passato. Voi stessi siete il passato realizzato: guardate al futuro da realizzare in questo presente!
13 febbraio 2021
Quest'anno niente carnevale. Dal momento che a carnevale ogni scherzo vale, il covid-19 vi ha fatto uno scherzo da ricordare.
13 febbraio 2021
I partiti politici perdono la faccia: lo scontro sociale è fra Democrazia, costituzionalmente determinata, e assolutismo sovranista
13 febbraio 2021
Capodanno cinese: è l'anno del bue o è l'anno del toro?
Il bufalo è maschio o femmina?
Buon anno a tutti i cinesi!
14 febbraio 2021
Wikipedia, l'enciclopedia di internet, di Alfred Whitehead afferma:
Nella visione di Whitehead l'universo è una realtà sia fisica che spirituale, che nella sua complessità, si sottrae alle rigide astrazioni della ragione e all'interno della quale si esplica l'azione creativa di un principio divino immanente.
Whitehead tratterà ripetutamente di Dio, definendolo in Process and Reality come un'entità del principio ed anche della fine, avente una natura non solo primordiale rispetto all'universo, ma anche consequenziale. La cosmologia viene presentata da Whitehead come il procedere del mondo verso un'unità immersa nella visione di Dio[
---fine citazione---
Whitehead nasce nel 1861 e muore nel 1947 afferma l'esistenza del Dio creatore e prosegue con l'idea del Dio dei filosofi che non è altro che il macellaio di Sodoma e Gomorra sottratto dalle responsabilità di omicidio e strage.
Per fare questo, anche Whitehead non si sottrae all'affermazione dell'ontologia come sistema di individuazione della realtà di Dio che intende affermare.
Analizzare l'illogicità dei presupposti ontologici e gli elementi ontologici affermati come "reali" da Whitehead significa dimostrare come tutto il pensiero metafisico di Whitehead si basi sulla menzogna e l'inganno.
14 febbraio 2021
Seguire il Culto Religioso Romano – Ottava parte
(la religione di Roma, Varrone e Agostino d'Ippona – Seconda parte)
---continua il discorso raggiungibile nella pagina indicata----
Varrone e Agostino d'Ippona, gli Dèi considerati maggiori
14 febbraio 2021
Riflessione sul discorso ontologico di Whitehead:
Scrive Whitehead:
" Questa entità finale è l'elemento divino nel mondo, per cui l'arida disgiunzione inefficiente delle potenzialità astratte ottiene primordialmente la congiunzione efficiente della realizzazione ideale. Questa realizzazione ideale delle potenzialità in un'entità attuale primordiale costituisce la stabilità metafisica in virtù della quale il processo attuale esemplifica i principi generali della metafisica e raggiunge gli obiettivi propri dei tipi specifici di ordine emergente."
Tratto da Alfred Whitehead, Processo e realtà, Bompiani, 2019, pag. 257-259
L'entità finale, o è un oggetto in sé, o è un oggetto in potenza. Attenzione che le possibilità sono in potenza, in quanto tali, ma sono realizzate come ideale nell'immaginazione desiderante. Se affermo che un obbiettivo o la manifestazione di un qualche cosa è "in potenza", ma nello stesso tempo metto in atto delle azioni per la realizzazione di quell' "in potenza", di fatto, ho realizzato l'oggetto che ho affermato essere "in potenza" rendendolo un "oggetto in essere" che ho posto come fondamento e finalità delle mie azioni affinché quell'"in potenza" si realizzasse. Dunque, nelle mie decisioni, l'oggetto che ho affermato essere "in potenza", era "in atto" in un modo così attivo da determinare le mie scelte.
Gli elementi della "metafisica" non sono "oggetti" in potenza da realizzare, ma sono oggetti affermati; oggetti in essere che costringono l'individuo ad organizzarsi partendo da loro. Una realizzazione che non avverrà mai nella realtà perché tutto inizia e si conchiude nella testa della persona. La persona modificherà scelte e corpo fisico in funzione degli oggetti metafisici idealizzati finendo per alienarsi dalla realtà quotidiana dove, al suo progettare, sostituisce il principio speranza in cui vaneggia di realtà oggettiva degli elementi metafisici idealizzati.
Pensare ad un "elemento divino" del mondo significa alienarsi dalla realtà ed organizzarsi in funzione di un "elemento divino" che è frutto solo dell'immaginazione, non desunta da fatti analizzati, o dai quali si desume l'esistenza di un possibile sconosciuto che può essere pensato come "elemento divino". L'ontologia non si basa sui fatti, ma sulla necessità dell'individuo di considerare realtà ciò che è frutto dei suoi deliri.
14 febbraio 2021
Hanno "fatto" un governo? Entro un paio di mesi inizieranno a prenderlo a sassate: troppi vogliono distruggere l'Italia.
15 febbraio 2021
Questa è la situazione della pandemia nei maggiori paesi contagiati di oggi, 15 febbraio 2021 alle ore 20.00. Il rallentamento della diffusione del contagio, a livello mondiale con l'eccezione di alcune realtà locali, appare piuttosto sostenuto. Anche se consideriamo la giornata festiva, il contagio continua alla velocità di 350000 contagi al giorno, ben lontano dai picchi di 800000 contagi.
I morti continuano ad essere sui 10000 al giorno con 2405000 morti dall'inizio della pandemia.
Intanto stanno uscendo alcune discrepanze sui morti e sui contagi. E' di oggi il caso di Cuomo nello Stato di New York accusato di aver diminuito il numero dei morti anche se non è chiaro per quale motivo lo avrebbe fatto. Gli USA con i loro 485700 morti, grazie al negazionismo e ai cristiani, sono in vetta a tutte le classifiche della mortalità. In Italia ci sono polemiche fra chi vuole il lockdown e chi lo vorrebbe più severo. Ogi si è contato la punta minima di contagi e di morti degli ultimi mesi (salvo riconteggi dopo weekend) ma la cifra di 7351 contagiati induce la Germania a chiudere per un altro mese (quasi). In Germania ieri si sono avuti 7153 casi di nuovi contagi.
15 febbraio 2021
Sembra che ultimamente qualcuno stia comperando qualche libro. Lo trovo strano dal momento che ho messo i libri gratuitamente a disposizione in internet.
[Ho messo i libri gratis in internet non solo per farli conoscere ai navigatori, ma anche per togliere la tentazione di acquistarli].
15 febbraio 2021
Il covid-19 non esiste? Provate a prendere un aereo e andate in United Kingdom e vedrete se il covid-19 non esiste.
15 febbraio 2021
Quando si leggono notizie come questa non si può non pensare come i personaggi che hanno messo in atto la strage di Bologna sono stati coperti e protetti per oltre 40 da magistrati e dal Ministero degli Interni. Per fare i processi hanno voluto aspettare che morissero in modo che tacessero e proteggessero altri al di là che questi altri possano essere ancora vivi o morti.
Queste notizie ci dicono che viviamo in uno Stato marcio dove molti funzionari usano il loro ruolo per trarre profitto per sé, lanciare allarmi senza fondamento e proteggere assassini e stupratori di bambini in nome del crocifisso.
E' il terrorismo che i cittadini vivono con le pistole della Polizia di Stato puntate alla testa grazie a negazionisti e complottisti che coprono azioni di terrorismo pur di danneggiare la società civile.
ANSA.IT
Strage di Bologna, Paolo Bellini a giudizio - Emilia -Romagna
15 febbraio 2021
La biografia di Galileo Galilei tradotta da Dante in lingua Portoghese.
A biografia de Galileu Galilei
RELIGIONEPAGANA.IT
A biografia de Galileu Galilei.
15 febbraio 2021
Ciò che le persone dimenticano è che io sono uno Stregone che ha viaggiato in mondi dove nemmeno gli "sciamani" sono arrivati. Il punto è che io so perfettamente che gli strumenti mentali che mi hanno consentito ciò sono gli stessi meccanismi che, manipolati dal sistema educazionale, producono varie forme di malattia mentale.
Solo che, a differenza di metodi del tipo "in verità, in verità vi dico", che ritengo un metodo da imbecille (da imbelle), preferisco usare le mie visioni, che costituiscono certezza soggettiva (mia personale) per affrontare condizioni ontologiche che, chiaramente, o sono truffaldine (perché qualcuno, quando va bene, si compra posti universitari e, quando va male alimenta l'odio nei confronti delle persone che non si sottomettono) o sono deliranti (frutto di malattia mentale).
Ricordate, inoltre, che io non ho iniziato a fare filosofia partendo da studi "universitari" di filosofia, ma ho iniziato partendo dall'analisi della situazione sociale immediata che vedevano nel Macellaio di Sodoma e Gomorra e nel pederasta in croce i nemici dell'umanità.
Poi ho esteso l'analisi al mondo e sono approdato alla filosofia che giustificava in maniera diversa il macellaio di Sodoma e Gomorra e il criminale in croce arrestato per pederastia.
Pertanto i filosofi farneticanti, ontologici, li considero i nemici dell'umanità. Per questo li analizzo e analizzo le giustificazioni che adottano per legittimare il meccanismo ontologico con cui giustificano il fondamento del loro pensiero.
15 febbraio 2021
La filosofia metafisica è la filosofia di malati mentali, alienati dalla realtà, che discutono sul reale della loro farneticazioni
15 febbraio 2021
Se rifiuti di discutere di filosofia metafisica considerandola da malati mentali, i malati mentali avranno potere sulla filosofia e, attraverso essa, controlleranno la società e la sua morale.
Commenti
D. L. F.
L'evoluzione non è la stessa per ogni essere umano, anche per gli intellettuali. Quindi, ci vuole comprensione.
16 febbraio 2021
Seguire il Culto Religioso Romano – Decima parte
(la religione di Roma, Varrone e Agostino d'Ippona – Terza parte)
---continua il discorso raggiungibile nella pagina indicata----
Varrone e Agostino, la gerarchia cattolica e la Religione di Roma Antica
16 febbraio 2021
Ci sono logiche filosofiche che hanno la capacità di lasciarmi esterrefatto. Del tipo: dal momento che io non vedo i fotoni, i fotoni non esistono. Diventa più corretto dire, dal momento che non vedo un oggetto (o non lo incontro con i vari sensi) l'oggetto non entra nel pensato della mia ragione. Perché è altrettanto vero che anche se io non penso alla gravità (prima della scoperta newtoniana) il mio corpo percepisce esattamente la gravità e alla gravità si è adattato in milioni di anni. Questo vale per tutti gli oggetti che scompaiono dall'orizzonte del pensiero, ma che si presentano come fenomeni percepiti dal corpo tenendo presente che il mondo in cui viviamo è continuamente manipolato da un infinito numero di soggetti. Ovviamente poi, interviene la capacità di "percezione" che non si limita a percepire e ad adattarsi, ma si mette in moto, in risposta a desideri, creando oggetti immaginari e da qui nasce l'ontologia: il bisogno di un padre onnipotente crea l'immagine di Dio.
Questa riflessione nasce per aver concluso l'analisi del discorso ontologico in Whitehead e aver sbocconcellato un discorso di Popper in "Logica della scoperta scientifica".
17 febbraio 2021
Questa è la situazione della pandemia nei maggiori paesi contagiati ad oggi 17 febbraio 2021 alle ore 20.00. Continua il calo della diffusione dei contagi, ora la diffusione è diminuita a poco più di 300000 contagi al giorno e i morti si stanno stabilizzando a 10000 morti al giorno. E' difficile pensare alle cause della diminuzione della diffusione della pandemia anche se è facile pensare che tutte le mutazioni di coronavirus sembra quasi che il virus si stia adattando a nuove situazioni. Per ora siamo a quasi 110000000 contagi e 2425000 morti in tutto il mondo. In Italia oggi sono 12000 nuovi contagi e 369 morti.
17 febbraio 2021
Fin dagli inizi della filosofia, lo scontro fra filosofi verteva sull'ontologia cioè fra il diritto dell'immaginario di imporsi sull'uomo, come voleva Platone, o il diritto dell'uomo di formulare idee attraverso l'analisi della realtà vissuta, come voleva Democrito. I filosofi ontologici, fin da allora, volevano solo bruciare i libri affinché la realtà virtuale e farneticata potesse trionfare nella vita dell'uomo e dominarlo.
Scrive Lauria riportando una citazione di Diogine Laerzio:
4. Platone e Democrito
Ci si chiede perché Platone, confutando per la prima volta quasi tutti i suoi predecessori, non abbia nemmeno menzionato Democrito.
Aristosseno, negli Appunti di storia, afferma che Platone voleva dare fuoco agli scritti democritei, almeno a tutti quelli che fosse stato in grado di raccogliere, ma gli fu impedito dai Pitagorici Amicla e Clinia, poiché non era un gesto di alcuna utilità, in quanto quei libri erano già diffusi tra molte persone, Ed è evidente che ciò è successo perché Platone, pur citando tutti gli antichi filosofi, non si ricorda mai di menzionare il solo Democrito, neanche quando dovrebbe controbattere le sue posizioni, ben sapendo che, in tal caso, "l'agone" sarebbe insorto con il migliore dei filosofi, che anche Timone lodava con queste parole:
«Prima di tutto, ho letto i versi del sapientissimo Democrito, pastore ingegnoso delle favole e creatore di cicalecci assai colti».
Salomon Luria, Democrito, editore Bompiani, 2007, pag. 73
Lo scontro è continuato con i cristiani che hanno sistematicamente diffamato Democrito ed Epicuro che solo nell'ultimo secolo sono stati riabilitati come i maggiori filosofi dell'antichità.
17 febbraio 2021
Sostentamento minimo per chi tratta filosofia.
17 febbraio 2021
Io non ho gli strumenti amministrativi, e dunque, il discorso che faccio è molto ipotetico. Ma se avessi nelle mani un ministero, qualunque, anche senza portafoglio o semplicemente un assessorato comunale o un sottosegretariato, io lo trasformerei in un motore di trasformazione sociale perché una funzione pubblica è uno strumento. Pensate solo alle politiche sociali, c'è un universo in cui mettere le mani e aprire il futuro alle persone. Sia cultura, economia, disabilità, infrastrutture, politiche per il sud, ecc. Ci sono universi da modificare senza opere faraoniche da dementi come il Ponte sullo Stretto o il Mose di Venezia che bloccano lo sviluppo perché assorbono risorse, tempo e aspettative. Non riesco a capirli questi politici quando hanno delle funzioni che potrebbero essere dei trampolini di lancio sia per loro stessi che per la società e, invece, si riducono ad essere oscuri funzionari che si pavoneggiano andando a tagliare il nastro inaugurando tante fiere delle vanità.
18 febbraio 2021
Come il covid-19 sta cambiando la società italiana. Il controllo religioso sulle persone si allontana sempre di più.
Meno matrimoni, meno unioni civili. Ma pure meno divorzi e meno separazioni. Nel primo semestre del 2020 nozze e allontanamenti sono crollati. Per non parlare del lockdown; causa restrizioni nel secondo trimestre dell'anno addio alle celebrazioni religiose e comunali: l'80% di coppie in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 ha deciso di sposarsi. Calo del 60% anche per unioni civili, separazioni e divorzi. Lo si legge nel report dell'Istat su "Matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi".
REPUBBLICA. IT
Covid, con la pandemia non ci si sposa più: -80% di matrimoni in lockdown
Commenti
M. C.
Facile credere che Dio sia buono quando tutto va bene. Il catechismo della chiesa cattolica parla per molti tediosi articoli dell'importanza della liturgia. se devo leggere qualcosa di cristiano preferisco trastullarmi con le loro favole
18 febbraio 2021
Da il Sole 24 ore:
Non solo. "Un Paese capace di attrarre investitori deve difendersi dai fenomeni corruttivi, lo deve fare comunque. Questi portano a effetti depressivi sul tessuto economico e sulla libera concorrenza". Tanto più che "la legalità e la sicurezza sono la base per attrarre investimenti". Così il premier Mario Draghi nella replica al dibattito sulla fiducia alla Camera.
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Tutti i partiti sono contro la corruzione, ma molti partiti ci marciano. Questa è la difficoltà di far passare una legge contro la corruzione.
18 febbraio 2021
In questo momento lo scontro non è fra operai e capitale, ma fra capitale e mafia, uno scontro che ha imposto il precariato.
18 febbraio 2021
Apollo commenta Hegel.
Partita mondiale di calcio della filosofia.
Azione n. 34 dialettici contro fondamentalisti
Scrive Hegel:
"La proposizione: l'essere e il niente sono lo stesso, sembra alla coscienza rappresentativa, o all'intelletto, così paradossale, che forse non la ritiene come detta sul serio. Ed infatti, è questa una delle parti più aspre del compito del pensiero, perché essere e niente sono l'antitesi in tutta la sua immediatezza, senza che nell'uno sia già posta una determinazione che contenga la sua relazione con l'altro. Essi però contengono questa determinazione, come è stato mostrato nel paragrafo precedente: la determinazione, che è appunto la medesima in entrambi. La deduzione della loro unità è quindi del tutto analitica: come il procedere della filosofia, essendo metodico cioè necessario, non è altro se non il porre esplicitamente ciò che è già contenuto in un concetto. - Ma non meno esatta dell'unità dell'essere e del niente è anche l'affermazione, che essi sono affatto diversi: - l'uno non è ciò che è l'altro. Se non che, non essendosi qui la differenza ancora determinata, - che essere e niente sono ancora l'imm ediato, - essa resta, quale è in essi, l'ineffabile, la semplice intenzione."
Hegel, Enciclopedia delle scienze filosofiche, Laterza, 1989, p. 104
"Quando io non ero" continua Apollo "io non ero. L'esistenza di una realtà era; solo che tale realtà non si presentava alla mia coscienza in quanto la mia coscienza non era e perciò non era in grado né di pensare me stesso in quanto coscienza né la relazione fra un inesistente me stesso e una realtà. Io e la realtà. La realtà che esiste senza di me, ma io non la posso pensare. Quando la mia coscienza emerge, anche la realtà, che vive in sé, si presenta alla mia coscienza. La realtà mi appare, per come io posso interpretarla e abitarla. Ciò che ci dimentichiamo è che quando noi nasciamo e veniamo in essere, noi germiniamo in quella realtà e in quella realtà appare la nostra coscienza che prima non era in quella realtà. E quella realtà percepisce la nostra coscienza e si adatta alla nostra presenza perché quella realtà subisce le azioni del nostro abitare il mondo costringendo quella realtà a modificarsi. Io che appaio in quella realtà, che nasco in essa, sono l'Essere che abita quella realtà e in quella realtà io mi modifico crescendo e dilatandomi finché non posso più crescere né posso più dilatarmi. Inevitabilmente, prima o poi, io, l'Essere, in quella realtà devo cessare di essere. Io vengo in essere per annullare il mio venir in essere dopo essermi trasformato e modificato in quella realtà. Nel momento stesso in cui vengo in essere pongo le basi per il non-essere, per il nulla della mia esistenza in quella realtà. La mia crescita, la mia trasformazione, inevitabilmente mi porterà al nulla dell'essere in quella realtà. C'è un momento in cui l'unica trasformazione possibile è la fine delle trasformazioni del corpo che manifesta la mia coscienza e, con la fine del corpo, la fine della coscienza stessa. L'Essere è il nulla perché il nulla è ciò a cui tende l'Essere perché noi pensiamo e il nostro pensiero è legato e conchiuso nella realtà nella quale mettiamo in atto i nostri mutamenti. Quando cessano i mutamenti dell'Essere nella sua realtà, l'Essere, per quella realtà, diventa il nulla e la realtà scompare all'orizzonte dell'Essere anche se la realtà continua nelle sue trasformazioni e nel suo divenire."
Apollo e i filosofi fondamentalisti contro dialettici fase n. 7, azione 34
18 febbraio 2021
Con Draghi ora i lockdown saranno molto più duri. Se qualcuno pensava che fuori Conte finivano gli isolamenti, si sbaglia.
19 febbraio 2021
Oggi giornata dedicata alla pizza.
Impasto per la lievitazione
Preparazione prima della cottura.
Cucinata per essere mangiata. Non sono né un pizzaiolo né un cuoco, ma l'ho cucinata e mangiata e l'ho trovata buona.
20 febbraio 2021
La situazione covid-19 in Italia sta andando male. Oggi 14931 contagi e 251 morti. Si diffonde fra i giovani per colpire i vecchi.
20 febbraio 2021
Tutti abbiamo un passato, c'è chi vive di nostalgia e chi è troppo teso a costruire il futuro per indugiarvi.
Commenti
D. A. R.
E' come abbiamo vissuto giorno dopo giorno "quel passato" che ha costruito "la mente" che per ANALOGIE riproduce quel tipo di IDEOLIGIE .
D. A. R.
Certo. Dipende anche per quale motivo si pensa al passato o cosa esattamente ci spinge a "pensare a quel passato". Per quale motivo si decide di pensare a quel passato? In funzione di cosa? Qual è la richesta? Una richiesta per ottenere cosa? Poi, "chi… Altro...
20 febbraio 2021
Non mi manca moltissimo per finire questo libro.
[in realtà mancava più di quanto immaginavo]
20 febbraio 2021
Vi ricordo che il 1° marzo, alle ore 09.00 presso il Tribunale di Venezia ci sarà l'udienza del procedimento penale contro un individuo che, travestito da cacciatore, mi ha aggredito sull'Altare Pagano. Il procedimento penale verte sul diritto di TUTTI i Pagani di poter fare i loro riti e seguire i loro dettami religiosi senza essere aggrediti dai cristiani.
Commenti: 9
M. L. L.
In bocca al lupo
20 febbraio 2021
Il mondo è in lockdown, non lasciatevi abbagliare. Infiniti poteri stanno affilando le loro armi e ognuno di noi è il suo nemico.
Commenti
Claudio Simeoni
La naturale conclusione della frase sarebbe stata: e voi [o noi] siete [o siamo] pronti? Abbiamo affilato quanto potevamo affilare o siamo vissuti nell'attesa?
20 febbraio 2021
In Veneto i contagi da covid-19 sono ancora abbastanza contenuti. Il Veneto rimane ancora in zona gialla e questo ci permette di celebrare Il Giorno Pagano Europeo della Memoria presso il Bosco Sacro di Jesolo. Questa probabilmente sarà la sola Celebrazione religiosa Pagana fatta in presenza almeno per questa parte dell'anno.
20 febbraio 2021
Apollo commenta Mao Tse Tung.
Partita mondiale di calcio della filosofia.
Azione n. 34 dialettici contro fondamentalisti
Scrive Mao Tse Tung:
"Il proseguire della pratica sociale porta a numerose ripetizioni delle cose che suscitano negli uomini percezioni e impressioni, e allora si produce nella mente umana un subitaneo cambiamento (un salto) nel processo della conoscenza e nasce il concetto. Il concetto non riflette più l'aspetto fenomenico, gli aspetti singoli e i nessi esterni delle cose, ma coglie l'essenza delle cose, il loro insieme e il loro nesso interno. La differenza fra concetto e percezione non è soltanto quantitativa ma anche qualitativa. Procedendo in questa direzione e servendosi dei metodi del giudizio e della deduzione, si può arrivare a conclusioni logiche. Quando, come in San Kuo Yen Yi, si dice: "Aggrotta le sopracciglia e ti verrà in mente uno stratagemma", o quando più comunemente si dice: "Lasciatemi riflettere", ci si riferisce al momento in cui l'uomo opera con la sua mente, servendosi dei concetti, per formare giudizi e trarre deduzioni.
Mao Tse Tung, Opere scelte, Vol. I, trattato sulla pratica, Casa editrice in lingue estere, Pechino, 1969, p. 316
"Abitare il mondo" continua Apollo "è la pratica sociale della Coscienza che abita il mondo permettendo alla coscienza di mettere in atto tutti i cambiamenti possibili, tutte le sue dilatazioni nel mondo. La materia diventa cosciente di sé stessa, separa sé stessa dal mondo e abita il mondo; mette in atto azioni, subisce fenomeni e si adatta ad essi. La coscienza riflette e alla sua volontà d'esistenza aggiunge la sua intelligenza, la sua capacità di discriminare fra i fenomeni, di valutare i fenomeni stessi, di scegliere e di mettere in atto le proprie strategie d'esistenza. I nessi fra le cose, le relazioni, le implicazioni, i significati delle cose vengono elencati da una ragione che domina la coscienza dell'uomo che nel suo crescere e nel suo trasformarsi ha selezionato i fenomeni del mondo discriminando continuamente in essi e adattandosi continuamente alle loro sollecitazioni. Un mondo è una realtà formata da un numero infinito di coscienze che dilatano sé stesse nella realtà in cui vivono e che continuano a trasformarsi in una folle corsa verso il loro nulla, verso la cessazione della coscienza nella realtà in cui stanno vivendo. Percezione dei fenomeni, analisi dei fenomeni, risposte adattative, strategie e azioni formano la vita del soggetto che dice "Io sono" in una realtà che riconosce "altra da sé" ma che è formata da u infinito numero di Esseri che riconoscono la realtà come "altra-da-sé" e che si trasformano verso il nulla della loro coscienza."
Apollo e i filosofi fondamentalisti contro dialettici fase n. 7, azione 34
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Apollo e i filosofi Fondamentalisti contro Dialettici n. 7 azione 34
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21 febbraio 2021
Seguire il Culto Religioso Romano – Decima parte
(la religione di Roma, Varrone e Agostino d'Ippona – terza parte)
Agostino d'Ippona vuole trasferire la gerarchia agli Dèi di Roma
---continua dal precedente----(questa è la terza parte della stessa pagina web-----
Dallo sconosciuto emergono fenomeni che possono favorire i progetti di un individuo o lo possono danneggiare. Questo presentarsi di condizioni si chiama Fortuna. L'uomo coraggioso ha passato a vita ad attrezzarsi affrontando i problemi quotidiani e per questo è pronto per affrontare gran parte dei fenomeni che emergono dallo sconosciuto che convive col proprio conosciuto.
Nessuno prega Fortuna. Fortuna si presenta nell'uomo attrezzato per affrontare i fenomeni del mondo perché l'uomo attrezzato non è vissuto ignorando né i problemi né la società in cui vive. L'uomo attrezzato ha lavorato, ha trasformato il suo presente mettendosi nella posizione più favorevole all'arrivo dello sconosciuto. E' caduta la frana, ma nel costruire la casa ho analizzato il terreno e la frana non me l'ha distrutta.
La Virtù viene celebrata, ma il concetto di Virtù non è quello cristiano. La Virtù degli uomini che vivono empaticamente le condizioni del loro mondo è celebrata. Non viene celebrato il senso della Virtù cristiana intesa come bigottismo ed esaltazione dell'astinenza sessuale. Non viene celebrata la Virtù in contrapposizione alla sessualità che Venere ispira fra gli uomini anche quando si vuole intendere Venere esclusivamente come un modello sessuale e non come "venerare" quel Dio che sorge nell'Essere Umano e che lo rende gentile, affabile, attento, affascinate e desiderabile nel mondo in cui vive.
Scrive Agostino d'Ippona:
Se invece si ritiene più meritevole di onore ciò che è ricercato dai più, così come Venere è richiesta più della Virtù, perché si celebra la dea Minerva e si dimentica la dea Pecunia? Eppure nel genere umano il possesso ha più seguaci della scienza, ed anche tra coloro che coltivano un'arte raramente puoi trovare qualcuno che non voglia ricavare un qualche guadagno da essa; ciò che conta per la maggioranza è lo scopo per cui si realizza qualcosa, più che il mezzo che permette di realizzarlo. Se dunque questa selezione di dèi è dipesa dal giudizio insensato di molti, perché la dea Pecunia non è stata anteposta a Minerva, visto che molti lavorano proprio per il denaro? Se invece questa distinzione dipende dalla sapienza di pochi, perché non s'è anteposta la Virtù a Venere, come sicuramente vorrebbe la ragione? Ma almeno la stessa Fortuna - la quale, come ho avuto modo di dire, per esplicito riconoscimento di chi ne riconosce tutto il potere, domina ovunque, innalzando o abbassando tutte quante le cose a capriccio piuttosto che secondo verità, che ha potuto tanto anche nei confronti degli dèi, innalzando o abbassando chi voleva secondo l'arbitrarietà dei suoi giudizi - avesse avuto un posto di riguardo tra gli dèi eletti, visto che anche su di loro il suo potere è così grande! Se così non è stato, dovremmo allora imputarlo solo al fatto che la stessa Fortuna ha avuto una fortuna avversa? In tal caso si è avversata da sola, nobilitando gli altri senza nobilitare se stessa!
Agostino d'Ippona, La città di Dio, Editore Bompiani, 2015, pag. 342
Tutta l'ideologia di Agostino d'Ippona si riduce al controllo dell'individuo. L'individuo ridotto a merce e il denaro elevato ad idolo ideale da Agostino d'Ippona. Pecunia e Argentinus erano la ricchezza prodotta dal lavoro che ha in Opi l'abbondanza e la sovrabbondanza dei beni che soddisfano i bisogni degli uomini. Agostino d'Ippona non vede in Pecunia un mezzo usato dagli uomini per soddisfare i loro bisogni, ma vede in Pecunia il potere del possesso attraverso il quale possedere gli uomini, le loro emozioni e i loro desideri.
Continua nella pagina indicata.
Varrone e Agostino, la gerarchia cattolica e la Religione di Roma Antica
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21 febbraio 2021
Questa è la situazione della pandemia nei maggiori paesi contagiati a stasera 21 febbraio 2021 alle ore 20.00 (scarse).
Come si può notare dai post precedenti, la pandemia continua a svilupparsi alla velocità di circa 350000 contagi al giorno e a fare sui 9/10000 morti al giorno migliaia più, migliaia meno.
Tutto il mondo è fermo, bloccato nell'attesa della fine della pandemia. Gli USA sono riusciti a fare quasi 500000 morti il che significa i morti che hanno avuto nella prima, nella seconda guerra mondiale e nella guerra del Vietnam. Nel contempo hanno fatto oltre 28000000 di contagiati e tutti grazie alla provvidenza di Dio al quale si è affidato Trump.
In Italia la situazione che sembrava migliorare, in questi giorni è peggiorata. Oggi, festivo, ci sono stati 13452 nuovi contagi e 232 morti. Purtroppo c'è un andamento del contagio molto strano, sembra quasi che il virus si stia replicando in età molto giovani per essere ritrasmesso agli adulti. Se fosse vero quello che immagino, nei prossimi giorni ci dovrebbero essere dei picchi in aumento dei contagi e dei ricoveri per covid-19. Intanto anche i suicidi continuano ad aumentare e con loro anche i femminicidi. Il covid-19 sta acutizzando tutti i problemi imposti dall'educazione cristiana che rende le persone smarrite in un mondo in cui si sentono abbandonate da "Dio".
Commenti
Carlo Scaringella
Speriamo che in primavera cali la cosa.
Ps. Ti ho inviato un messaggio su Messanger. Aspetto risposta.
21 febbraio 2021
Gli USA sono arrivati su Marte. Sapete che Marte è stato raggiunto anche dagli Emirati Arabi e dalla Cina in questi giorni?
22 febbraio 2021
La nostra Costituzione non è cristiana, anche se non fa guerra al cristianesimo. I cittadini uguali a Dio nella stessa legge.
22 febbraio 2021
Nazismo, fascismo, liberalismo sono tutte ideologie sociali proprie del cristianesimo: imitano Gesù e il Dio cristiano.
22 febbraio 2021
Chiunque si dichiari cristiano o "crede" in Gesù, è corresponsabile di genocidio, strage, razzismo e odio sociale.
22 febbraio 2021
Il cristianesimo è l'ideologia del razzismo, delle stragi, dei forni crematori e dell'odio contro chi non si mette in ginocchio.
Commenti
Duca Ale Robusti
Appena ho letto questo sono andato a cercare questo.... "Il riconoscimento delle proprie determinazioni e della propria capacità di agire nel mondo porta allo sviluppo nell'individuo della sua LUCIDITA'. L'individuo non è più smarrito nel mondo. Sa di … Altro...
La magia delle determinazioni
RELIGIONEPAGANA.IT
Il potere magico delle determinazioni
La magia delle determinazioni
Duca Ale Robusti
Sono sempre più convinto che è LA CARENZA DELLE DETERMINIZIONI a spingere le persone nella posizione da sottomissione.
22 febbraio 2021
Religione Pagana
Il Sentiero d'Oro - quarantacinquesima affermazione
Il quarantacinquesimo paragrafo de Il Sentiero d’Oro, la Devotio, recita:
45) Fato conduce l'Essere
E l'Essere è alla presenza di Vulcano
L'Essere impone la sua volontà a Vulcano
Vulcano insegna all'Essere come il fuoco dentro all'Essere può scatenare le Furie o le può fermare qualora si gettino contro l'Essere.
Quando Vulcano emerge dentro all'Essere Umano la sua coscienza si trasforma in un fuoco che tutto travolge perché diventa uno strumento della necessità in cui bisogno e desiderio si sono trasformati per consentire la sopravvivenza dell'individuo.
L'uomo desidera e attraverso il desiderio modifica sé stesso. L'uomo ha dei bisogni e attraverso la soddisfazione dei bisogni l'uomo modifica sé stesso.
Ma quando il modificare sé stessi non è più la priorità dell'esistenza dell'uomo perché la sopravvivenza stessa dell'uomo è messa in pericolo, allora bisogno e desiderio si ritraggono dalla coscienza umana. La stessa coscienza umana si ritrae dalla ragione e Necessità esplode nell'Essere Umano concentrando in sé stessa tutto il fuoco che l'Essere Umano ha alimentato in tutta la sua esistenza.
E' Vulcano che esplode dentro all'Essere Umano. Un Vulcano forgiatore di armi e di strumenti attraverso un fuoco che tutto consuma e tutto travolge senza chiedersi cosa succederà dopo. Perché quando Vulcano sorge dentro all'Essere Umano non c'è più un dopo, c'è un presente distruttivo al quale l'Essere Umano si deve sottrarre.
Dobbiamo tener presente l'immagine di Vulcano che batte il ferro e forgia le armi. Armi che potrebbero mai essere usate. Armi di potenza e di rabbia che una volta forgiate vengono immagazzinate dentro all'Essere Umano. Ci sono Esseri Umani che non useranno mai quelle armi e ci sono Esseri Umani che useranno quelle armi come ultimo gesto di disperazione prima che le condizioni esistenziali possano travolgerli.
Vulcano nella teologia della Religione Pagana
22 febbraio 2021
Nella crisi del 2008 fui cacciato dal lavoro, dopo aver fatto la visita per l'assunzione. Ora vedo imprenditori fallire...
22 febbraio 2021
In Italia la situazione covid-19 sta peggiorando grazie ai negazionisti che lo diffondono approfittando di ogni apertura.
23 febbraio 2021
Quando si legge la bibbia o quando si legge Platone o Gesù, è come quando si guarda questa foto: con chi ti identifichi?
Con l'uomo e la donna in piedi o con l'uomo umiliato. Leggere la bibbia, i vangeli o Platone si costringono le persone a scegliere un ruolo definito perché impediscono di comprendere che il modello presentato, l'immagine, è un modello criminale. Come lo è per i vangeli, per la bibbia o per Platone: impongono giochi che gli uomini non debbono giocare. Ma se ti fai travolgere allora assumi quei modelli comportamentali e vivi all'interno di quei comportamenti. Ti identifichi con Gesù e ammazzi chi non si mette in ginocchio. Ti identifichi con Dio e ammazzi chi adora un altro Dio. Ti identifichi con Platone e ti identifichi con i dittatori.
Perché non prendere l'intero modello e gettarlo nel cesso?
Buttare questo modello nel cesso è l'unica azione Pagana che può essere fatta nella società.
23 febbraio 2021
Domani sono a Jesolo per preparare l'Altare per il rito di commemorazione del Giorno Pagano Europeo della Memoria
Commenti
M. C.
Che Minerva, la grande Mens, possa essere al fianco dei partecipanti al rito.
23 febbraio 2021
Se qualcuno pensava che il Governo Draghi con la destra avesse fatto il "liberi tutti" ignorando la pandemia, non ha capito nulla!
24 febbraio 2021
Fra un'ora parto per Jesolo. Oggi invierò qualche foto del Bosco Sacro in inverno.
24 febbraio 2021
Claudio Simeoni ha condiviso un ricordo.
Fra poco pubblicherò il terzo volume, da Karl Marx a Sartre e i giorni nostri. Non si tratta di "biografie" in senso "classico", si tratta di una storia sulla formazione delle idee in filosofia, sul perché e sul percome quei filosofi avevano quelle idee e come hanno vissuto per produrre quelle idee. E' una storia della filosofia che ci dice come è avvenuto che il mondo sociale è come noi lo conosciamo e perché le società sviluppano queste idee.
Le biografie fanno parte della Partita Mondiale di Calcio della filosofia e hanno lo scopo di centrare condizioni esistenziali dei filosofi dalle quali emergono le loro idee sulla vita.
Sono arrivati i libri il 24 febbraio del 2020.
25 febbraio 2021
Questa è la situazione della pandemia nei maggiori paesi contagiati ad oggi, 25 febbraio 2021 alle ore 19.30. La pandemia continua ad avanzare a circa 400000 contagi al giorno e a circa 10000 morti al giorno. Le vaccinazioni sono ancora poche e non garantiscono immunità. Il Regno Unito ha fatto 18500000 di vaccini, poco meno di un terzo della popolazione e ha ancora 10000 contagi al giorno con 442 morti al giorno. Israele ha vaccinato 7700000 persone su circa 10000000 di abitanti e ha ancora 3600 contagi al giorno e 26 morti. Intanto gli USA hanno superato i 506500 morti e il Brasile 250000 morti. In Italia la situazione non è molto rosea. Nelle ultime 24 ore, 20000 nuovi contagi e 302 morti con un aumento dei contagi che preoccupa molto.
25 febbraio 2021
Intanto la catasta aumenta.
25 febbraio 2021
Il lavoro più pesante è stato fatto ora solo lavori di contorno
26 febbraio 2021
Al mattino e un altro mondo di bellezza.
26 febbraio 2021
Curare uno ad uno gli alberi del Bosco Sacro. Questa è una quercia.
26 febbraio 2021
Tornato da Jesolo. Ora per il rito del Giorno Pagano Europeo della Memoria è tutto pronto.
26 febbraio 2021
Secondo voi che cos'è?
[lastra di rame che ha inciso simboli che richiamano l'induismo o Krisna]
26 febbraio 2021
www. fanpage. it/.../ nella -sede -di -casapound. ../
L'assolutismo ha i suoi eroi e i suoi riti. Quando parliamo di sovranisti, di leghisti, di nazisti o fascisti, parliamo di gente che cerca un padrone assolutista anche quando dicono di essere "pagani", di fatto cercano un padrone assoluto da mettere sugli altari per poter mettere in ginocchio le persone. Si identificano con gli assassini, con Dio, e non si identificano mai con chi deve spalare e costruire una società.
FANPAGE.IT
Nella sede di CasaPound sgomberata a Maccarese un altarino dedicato ai nazisti Himmler e Priebke
27 febbraio 2021
Ha condiviso un ricordo.
Dialogare di filosofia dove la filosofia non è un semplice discutere, ma un atto di guerra con cui i filosofi hanno rubato la vita agli uomini legittimando, molto spesso, la violenza dell'uomo sull'uomo.
4 anni fa
27 febbraio 2021
Oggi celebrazione del rito del Giorno Pagano Europeo della Memoria. Dalle ore 15.00 Bosco Sacro di Jesolo.
27 febbraio 2021
Non so se potremmo fare il rito dell'Equinozio di Primavera. Oggi si registrano 18916 contagi e 280 morti e sembra in aumento.
28 febbraio 2021
Noi, nel Bosco Sacro, per celebrare il Giorno Pagano Europeo della Memoria, facciamo così.
27 febbraio 2021
Sono tornato da Jesolo dopo il rito della celebrazione del Giorno Pagano Europeo della Memoria. Sono riuscito a fare due piccole dirette sul mio profilo Facebook. Domani spero di aver tempo per fare il filmato del rito che comprenderà la lettura degli inni, il Fuoco Sacro e qualche passaggio fra i fuochi. Cercherò di fare il filmato anche se domani sono impegnato in altre cose che per me sono molto importanti.
27 febbraio 2021
Nella vita c'è chi scala una montagna e viene sminuito e chi salta una staccionata e applaudito per la grande impresa.
27 febbraio 2021
Questo covid-19 sta svelando il bello e il brutto delle persone. La domanda è: tu che cosa volevi? Che cosa vuoi?
Tu metti l'accento su provvedimenti, io metto l'accento sui morti e i malati che quei provvedimenti limitano. Qui non si tratta di "mente aperta", si tratta di assumere un punto di vista. I provvedimenti servono per limitare il contagio. Il post che hai fatto è ideologicamente nazista. Quando scrivi:
"Un mondo virtuale dove tanta gente non avrà più un lavoro e dipenderà dallo stato. Una nuova normalità basata sulla distruzione del concetto di famiglia naturale, perché la famiglia è protezione, è trasmissione dei valori, è passaggio di beni da una generazione all'altra. Stanno eliminando il termine madre e padre. Stanno abituando le nuove generazioni al distacco, al distanziamento. Mesi e mesi di manipolazione e c'è gente che crede davvero che tante attività non possano riaprire in sicurezza. Non capiscono che non c'è nessuna differenza fra mettere una mascherina e sedersi distanziati in una chiesa e mettere una mascherina e sedersi distanziati in un teatro. Non capiscono che ad essere attaccati sono stati settori come l'arte, la danza, i teatri, tutto ciò che fa esprimere un uomo, ma il concetto di uomo deve cambiare. C'è gente che crede nella tutela degli anziani e non si accorge che gli stessi vengono lasciati in piedi al freddo in fila per ore prima di accedere a certi luoghi o in macchina ad attendere il coniuge che fa una visita. Non gli è permesso entrare, una cosa pazzesca e lo stiamo accettando. "
Non solo fai guerra alle unioni di fatto, agli omosessuali ecc. Ma usi la guerra alle unioni di fatto come premessa per aggredire i provvedimenti governativi che hanno la funzione di protezione dei cittadini dal contagio PROPRIO PER POTERLI AMMAZZARE!
Io so comprendere la filosofia, e so distinguere un testo nazista da un testo coerente con la società civile!
Commenti
D. L. F.
BRAVO, CLAUDIO !
27 febbraio 2021
Con Wojtyla, Napolitano ha fatto guerra ai polacchi per rubare l'utero alle donne, impedire l'aborto trasformandole in bestie.
28 febbraio 2021
Entro una decina di giorni pubblicherò il terzo volume de "La filosofia e il pensiero filosofico nelle biografie dei suoi protagonisti" che più che una raccolta delle biografie dei filosofi è una biografia delle idee attraverso elementi bibliografici dei filosofi. Tratta il periodo da Marx ai giorni nostri. In questo periodo la filosofia metafisica attraversa il conflitto fra ontologia e prassi quotidiana dove il corpo fisico ha la sua "rivincita" rispetto all'ontologia. La rivincita del corpo e della psiche non passano attraverso la discussione all'interno della filosofia metafisica, ma si inventano discipline sociali diverse come la psicologia, la psicanalisi, la psichiatria, la sociologia che assorbendo visioni metafisiche della filosofia di fatto assolvono e relegano i filosofi metafisici in una non-cultura che appartiene all'ambito del virtuale e della fumettistica. In questo periodo storico il Dio dei cristiani viene, solo apparentemente, emarginato mentre l'uomo e i suoi bisogni salgono ad oggetto della discussione sociale. L'uomo diviene, si trasforma, ma queste trasformazioni non sono mai state oggetto della filosofia perché non si ottengono mediante un automatismo, che rientra nell'ambito del creazionismo, ma attraverso un abitare il mondo, cioè un vivere la relazione bisogno-soddisfazione-del-bisogno-bisogno-soddisfazione-del-bisogno. In altre parole, la filosofia metafisica di "Desiderio Bello" che accompagna Afrodite in contrapposizione alla filosofia metafisica del Dio dei cristiani che ordina "o fate quello che voglio io o io vi ammazzo".
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
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